GDS: Il motto dell'Università di Harvard, dove si è laureato Gerry Cardinale, è chiaro anche a chi non ha studiato latino: Veritas. E Cardinale due giorni fa ha detto la verità, tutta la verità, sulle sue intenzioni: vuole costruire lo stadio del Milan e costruirlo in fretta. RedBird è attivissima e accelera: vuole prendere una decisione entro aprile sulla zona prescelta e studia con decisione l’area di La Maura, l’unica emersa recentemente. Per le altre, da Sesto a San Donato, il dossier è già stato preparato nei mesi scorsi. E San Siro? Beh, San Siro resta in piedi solo come ipotesi di scuola, in sostanza tramontata. La Maura oggi è l’alternativa milanese alle soluzioni in provincia, non a un nuovo Meazza.
Il Milan ieri ha comunicato di aver stretto un accordo con CAA Icon, società di consulenza nel management dello sport, leader mondiale. Non è solo la società che ha preparato il sondaggio inviato nelle ultime ore agli abbonati rossoneri, è un colosso dello sport business che sta affiancando il Milan nelle analisi. CAA Icon è stata fondata da Tim Romani nel 2001 e da anni fa consulenza a proprietari che vogliono costruire o prendere decisioni importanti su un impianto. Il Milan e RedBird così pensano di poter prendere la decisione migliore e lanciare una sfida multimilionaria.
Il nuovo stadio rossonero è tutto da definire ma sarà progettato per 60-70mila spettatori, come nei disegni del nuovo San Siro. Il costo dello stadio è stimabile in 500-600 milioni, con oscillazioni che dipendono da capienza, materiali, scelte di progetto (pensare, ad esempio, al costo di un tetto retrattile). Il resto dell’investimento dipenderà dagli interventi sulla viabilità, dai lavori di bonifica, dalle opere accessorie. Insomma, dall’area scelta. Inevitabile che per un’operazione del genere sia previsto un finanziamento, probabilmente in 10-15 anni come accaduto per altri impianti moderni. A chi sarà affidato il progetto? Presto per dirlo perché, se e quando sarà battezzata l’area, saranno messi a confronto almeno 4-5 studi di primo livello. Logico però pensare che Populous, che aveva progettato la “Cattedrale” per il vecchio San Siro, sia in piena corsa, forse un passo avanti alla concorrenza.
La Maura Le ultime 48 ore, certo, non sono state incoraggianti. Poche ore dopo l’incontro di mercoledì tra Sala e Cardinale, con il sindaco di Milano impegnato per trattenere il club nei confini del Comune, tre consiglieri comunali della sua lista hanno firmato una mozione per tutelare il verde del Parco Agricolo Sud Milano, in cui dovrebbe sorgere lo stadio. «Inacettabile che i privati pensino di poter realizzare uno stadio da 70mila posti», ha detto Enrico Fedrighini, uno dei consiglieri. E Daniele Del Ben, presidente del Parco Sud, è più che contrario: «Ci sono regole che impediscono interventi in un’area tutelata come La Maura». Sala nel suo podcast mattutino ha precisato di volersi impegnare “fino in fondo perché si trovi una soluzione nel Comune di Milano”, in una velata polemica con chi mette in fila i no senza proporre idee alternative, ma è evidente che i problemi su La Maura, attesissimi, sono già cominciati. Resta da capire se burocrazia e dibattiti freneranno il progetto però una soluzione ci sarebbe: un accordo di programma che coinvolga Regione e Comune. Cardinale, di sicuro, non ha intenzione di aspettare.