La Maura: mozione contro. Stadio da 600 mln finanziato. CAA Icon.

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
235,479
Reaction score
41,546
GDS: Il motto dell'Università di Harvard, dove si è laureato Gerry Cardinale, è chiaro anche a chi non ha studiato latino: Veritas. E Cardinale due giorni fa ha detto la verità, tutta la verità, sulle sue intenzioni: vuole costruire lo stadio del Milan e costruirlo in fretta. RedBird è attivissima e accelera: vuole prendere una decisione entro aprile sulla zona prescelta e studia con decisione l’area di La Maura, l’unica emersa recentemente. Per le altre, da Sesto a San Donato, il dossier è già stato preparato nei mesi scorsi. E San Siro? Beh, San Siro resta in piedi solo come ipotesi di scuola, in sostanza tramontata. La Maura oggi è l’alternativa milanese alle soluzioni in provincia, non a un nuovo Meazza.

Il Milan ieri ha comunicato di aver stretto un accordo con CAA Icon, società di consulenza nel management dello sport, leader mondiale. Non è solo la società che ha preparato il sondaggio inviato nelle ultime ore agli abbonati rossoneri, è un colosso dello sport business che sta affiancando il Milan nelle analisi. CAA Icon è stata fondata da Tim Romani nel 2001 e da anni fa consulenza a proprietari che vogliono costruire o prendere decisioni importanti su un impianto. Il Milan e RedBird così pensano di poter prendere la decisione migliore e lanciare una sfida multimilionaria.

Il nuovo stadio rossonero è tutto da definire ma sarà progettato per 60-70mila spettatori, come nei disegni del nuovo San Siro. Il costo dello stadio è stimabile in 500-600 milioni, con oscillazioni che dipendono da capienza, materiali, scelte di progetto (pensare, ad esempio, al costo di un tetto retrattile). Il resto dell’investimento dipenderà dagli interventi sulla viabilità, dai lavori di bonifica, dalle opere accessorie. Insomma, dall’area scelta. Inevitabile che per un’operazione del genere sia previsto un finanziamento, probabilmente in 10-15 anni come accaduto per altri impianti moderni. A chi sarà affidato il progetto? Presto per dirlo perché, se e quando sarà battezzata l’area, saranno messi a confronto almeno 4-5 studi di primo livello. Logico però pensare che Populous, che aveva progettato la “Cattedrale” per il vecchio San Siro, sia in piena corsa, forse un passo avanti alla concorrenza.

La Maura Le ultime 48 ore, certo, non sono state incoraggianti. Poche ore dopo l’incontro di mercoledì tra Sala e Cardinale, con il sindaco di Milano impegnato per trattenere il club nei confini del Comune, tre consiglieri comunali della sua lista hanno firmato una mozione per tutelare il verde del Parco Agricolo Sud Milano, in cui dovrebbe sorgere lo stadio. «Inacettabile che i privati pensino di poter realizzare uno stadio da 70mila posti», ha detto Enrico Fedrighini, uno dei consiglieri. E Daniele Del Ben, presidente del Parco Sud, è più che contrario: «Ci sono regole che impediscono interventi in un’area tutelata come La Maura». Sala nel suo podcast mattutino ha precisato di volersi impegnare “fino in fondo perché si trovi una soluzione nel Comune di Milano”, in una velata polemica con chi mette in fila i no senza proporre idee alternative, ma è evidente che i problemi su La Maura, attesissimi, sono già cominciati. Resta da capire se burocrazia e dibattiti freneranno il progetto però una soluzione ci sarebbe: un accordo di programma che coinvolga Regione e Comune. Cardinale, di sicuro, non ha intenzione di aspettare.
.
 
Registrato
26 Giugno 2015
Messaggi
2,016
Reaction score
818
GDS: Il motto dell'Università di Harvard, dove si è laureato Gerry Cardinale, è chiaro anche a chi non ha studiato latino: Veritas. E Cardinale due giorni fa ha detto la verità, tutta la verità, sulle sue intenzioni: vuole costruire lo stadio del Milan e costruirlo in fretta. RedBird è attivissima e accelera: vuole prendere una decisione entro aprile sulla zona prescelta e studia con decisione l’area di La Maura, l’unica emersa recentemente. Per le altre, da Sesto a San Donato, il dossier è già stato preparato nei mesi scorsi. E San Siro? Beh, San Siro resta in piedi solo come ipotesi di scuola, in sostanza tramontata. La Maura oggi è l’alternativa milanese alle soluzioni in provincia, non a un nuovo Meazza.

Il Milan ieri ha comunicato di aver stretto un accordo con CAA Icon, società di consulenza nel management dello sport, leader mondiale. Non è solo la società che ha preparato il sondaggio inviato nelle ultime ore agli abbonati rossoneri, è un colosso dello sport business che sta affiancando il Milan nelle analisi. CAA Icon è stata fondata da Tim Romani nel 2001 e da anni fa consulenza a proprietari che vogliono costruire o prendere decisioni importanti su un impianto. Il Milan e RedBird così pensano di poter prendere la decisione migliore e lanciare una sfida multimilionaria.

Il nuovo stadio rossonero è tutto da definire ma sarà progettato per 60-70mila spettatori, come nei disegni del nuovo San Siro. Il costo dello stadio è stimabile in 500-600 milioni, con oscillazioni che dipendono da capienza, materiali, scelte di progetto (pensare, ad esempio, al costo di un tetto retrattile). Il resto dell’investimento dipenderà dagli interventi sulla viabilità, dai lavori di bonifica, dalle opere accessorie. Insomma, dall’area scelta. Inevitabile che per un’operazione del genere sia previsto un finanziamento, probabilmente in 10-15 anni come accaduto per altri impianti moderni. A chi sarà affidato il progetto? Presto per dirlo perché, se e quando sarà battezzata l’area, saranno messi a confronto almeno 4-5 studi di primo livello. Logico però pensare che Populous, che aveva progettato la “Cattedrale” per il vecchio San Siro, sia in piena corsa, forse un passo avanti alla concorrenza.

La Maura Le ultime 48 ore, certo, non sono state incoraggianti. Poche ore dopo l’incontro di mercoledì tra Sala e Cardinale, con il sindaco di Milano impegnato per trattenere il club nei confini del Comune, tre consiglieri comunali della sua lista hanno firmato una mozione per tutelare il verde del Parco Agricolo Sud Milano, in cui dovrebbe sorgere lo stadio. «Inacettabile che i privati pensino di poter realizzare uno stadio da 70mila posti», ha detto Enrico Fedrighini, uno dei consiglieri. E Daniele Del Ben, presidente del Parco Sud, è più che contrario: «Ci sono regole che impediscono interventi in un’area tutelata come La Maura». Sala nel suo podcast mattutino ha precisato di volersi impegnare “fino in fondo perché si trovi una soluzione nel Comune di Milano”, in una velata polemica con chi mette in fila i no senza proporre idee alternative, ma è evidente che i problemi su La Maura, attesissimi, sono già cominciati. Resta da capire se burocrazia e dibattiti freneranno il progetto però una soluzione ci sarebbe: un accordo di programma che coinvolga Regione e Comune. Cardinale, di sicuro, non ha intenzione di aspettare.
Io sono più fiducioso rispetto al solito, il gioco ora si sta chiarendo da tutte le parti.
Il Milan vuole lo stadio e non sta bluffando.
Sala ha finalmente capito che non c’è più margine per il tira e molla su San Siro come ha fatto finora e che corre il serio rischio di rimanere con una cattedrale nel deserto e Milan con lo stadio fuori comune (e forse anche Inter).
Anche l’opinione pubblica sta spingendo per avere gli stadi nuovi e separati, è molto diverso il sentiment rispetto a un paio di anni fa quando c’era il mantra “San Siro non si tocca e si resta lì”.
C’è rimasto solo da mettere in riga i burocrati e i vari oppositori per partito preso, i consiglieri sfigati senza nome che cercano gloria, ma Sala ha già fatto capire che a sto giro rischiano grosso e che a San Siro le squadre non ci rimangono
 

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
235,479
Reaction score
41,546
GDS: Il motto dell'Università di Harvard, dove si è laureato Gerry Cardinale, è chiaro anche a chi non ha studiato latino: Veritas. E Cardinale due giorni fa ha detto la verità, tutta la verità, sulle sue intenzioni: vuole costruire lo stadio del Milan e costruirlo in fretta. RedBird è attivissima e accelera: vuole prendere una decisione entro aprile sulla zona prescelta e studia con decisione l’area di La Maura, l’unica emersa recentemente. Per le altre, da Sesto a San Donato, il dossier è già stato preparato nei mesi scorsi. E San Siro? Beh, San Siro resta in piedi solo come ipotesi di scuola, in sostanza tramontata. La Maura oggi è l’alternativa milanese alle soluzioni in provincia, non a un nuovo Meazza.

Il Milan ieri ha comunicato di aver stretto un accordo con CAA Icon, società di consulenza nel management dello sport, leader mondiale. Non è solo la società che ha preparato il sondaggio inviato nelle ultime ore agli abbonati rossoneri, è un colosso dello sport business che sta affiancando il Milan nelle analisi. CAA Icon è stata fondata da Tim Romani nel 2001 e da anni fa consulenza a proprietari che vogliono costruire o prendere decisioni importanti su un impianto. Il Milan e RedBird così pensano di poter prendere la decisione migliore e lanciare una sfida multimilionaria.

Il nuovo stadio rossonero è tutto da definire ma sarà progettato per 60-70mila spettatori, come nei disegni del nuovo San Siro. Il costo dello stadio è stimabile in 500-600 milioni, con oscillazioni che dipendono da capienza, materiali, scelte di progetto (pensare, ad esempio, al costo di un tetto retrattile). Il resto dell’investimento dipenderà dagli interventi sulla viabilità, dai lavori di bonifica, dalle opere accessorie. Insomma, dall’area scelta. Inevitabile che per un’operazione del genere sia previsto un finanziamento, probabilmente in 10-15 anni come accaduto per altri impianti moderni. A chi sarà affidato il progetto? Presto per dirlo perché, se e quando sarà battezzata l’area, saranno messi a confronto almeno 4-5 studi di primo livello. Logico però pensare che Populous, che aveva progettato la “Cattedrale” per il vecchio San Siro, sia in piena corsa, forse un passo avanti alla concorrenza.

La Maura Le ultime 48 ore, certo, non sono state incoraggianti. Poche ore dopo l’incontro di mercoledì tra Sala e Cardinale, con il sindaco di Milano impegnato per trattenere il club nei confini del Comune, tre consiglieri comunali della sua lista hanno firmato una mozione per tutelare il verde del Parco Agricolo Sud Milano, in cui dovrebbe sorgere lo stadio. «Inacettabile che i privati pensino di poter realizzare uno stadio da 70mila posti», ha detto Enrico Fedrighini, uno dei consiglieri. E Daniele Del Ben, presidente del Parco Sud, è più che contrario: «Ci sono regole che impediscono interventi in un’area tutelata come La Maura». Sala nel suo podcast mattutino ha precisato di volersi impegnare “fino in fondo perché si trovi una soluzione nel Comune di Milano”, in una velata polemica con chi mette in fila i no senza proporre idee alternative, ma è evidente che i problemi su La Maura, attesissimi, sono già cominciati. Resta da capire se burocrazia e dibattiti freneranno il progetto però una soluzione ci sarebbe: un accordo di programma che coinvolga Regione e Comune. Cardinale, di sicuro, non ha intenzione di aspettare.
.
 

Marilson

Milano vende moda
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
8,842
Reaction score
4,454
Credo ci sia la forte convinzione di fare lo stadio. Non è come le altre volte. Sono abbastanza fiducioso.

il Tottenham ha aumentato il suo valore societario di 1,5 miliardi dopo aver costruito lo stadio, costato circa 1 miliardo. Quindi al netto un incremento di 500 milioni. Se Cardinale gioca bene le sue carte, fa lo stadio e poi vende e intasca bei soldini.
 

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
235,479
Reaction score
41,546
GDS: Il motto dell'Università di Harvard, dove si è laureato Gerry Cardinale, è chiaro anche a chi non ha studiato latino: Veritas. E Cardinale due giorni fa ha detto la verità, tutta la verità, sulle sue intenzioni: vuole costruire lo stadio del Milan e costruirlo in fretta. RedBird è attivissima e accelera: vuole prendere una decisione entro aprile sulla zona prescelta e studia con decisione l’area di La Maura, l’unica emersa recentemente. Per le altre, da Sesto a San Donato, il dossier è già stato preparato nei mesi scorsi. E San Siro? Beh, San Siro resta in piedi solo come ipotesi di scuola, in sostanza tramontata. La Maura oggi è l’alternativa milanese alle soluzioni in provincia, non a un nuovo Meazza.

Il Milan ieri ha comunicato di aver stretto un accordo con CAA Icon, società di consulenza nel management dello sport, leader mondiale. Non è solo la società che ha preparato il sondaggio inviato nelle ultime ore agli abbonati rossoneri, è un colosso dello sport business che sta affiancando il Milan nelle analisi. CAA Icon è stata fondata da Tim Romani nel 2001 e da anni fa consulenza a proprietari che vogliono costruire o prendere decisioni importanti su un impianto. Il Milan e RedBird così pensano di poter prendere la decisione migliore e lanciare una sfida multimilionaria.

Il nuovo stadio rossonero è tutto da definire ma sarà progettato per 60-70mila spettatori, come nei disegni del nuovo San Siro. Il costo dello stadio è stimabile in 500-600 milioni, con oscillazioni che dipendono da capienza, materiali, scelte di progetto (pensare, ad esempio, al costo di un tetto retrattile). Il resto dell’investimento dipenderà dagli interventi sulla viabilità, dai lavori di bonifica, dalle opere accessorie. Insomma, dall’area scelta. Inevitabile che per un’operazione del genere sia previsto un finanziamento, probabilmente in 10-15 anni come accaduto per altri impianti moderni. A chi sarà affidato il progetto? Presto per dirlo perché, se e quando sarà battezzata l’area, saranno messi a confronto almeno 4-5 studi di primo livello. Logico però pensare che Populous, che aveva progettato la “Cattedrale” per il vecchio San Siro, sia in piena corsa, forse un passo avanti alla concorrenza.

La Maura Le ultime 48 ore, certo, non sono state incoraggianti. Poche ore dopo l’incontro di mercoledì tra Sala e Cardinale, con il sindaco di Milano impegnato per trattenere il club nei confini del Comune, tre consiglieri comunali della sua lista hanno firmato una mozione per tutelare il verde del Parco Agricolo Sud Milano, in cui dovrebbe sorgere lo stadio. «Inacettabile che i privati pensino di poter realizzare uno stadio da 70mila posti», ha detto Enrico Fedrighini, uno dei consiglieri. E Daniele Del Ben, presidente del Parco Sud, è più che contrario: «Ci sono regole che impediscono interventi in un’area tutelata come La Maura». Sala nel suo podcast mattutino ha precisato di volersi impegnare “fino in fondo perché si trovi una soluzione nel Comune di Milano”, in una velata polemica con chi mette in fila i no senza proporre idee alternative, ma è evidente che i problemi su La Maura, attesissimi, sono già cominciati. Resta da capire se burocrazia e dibattiti freneranno il progetto però una soluzione ci sarebbe: un accordo di programma che coinvolga Regione e Comune. Cardinale, di sicuro, non ha intenzione di aspettare.
.
 
Registrato
3 Marzo 2013
Messaggi
4,097
Reaction score
1,423
Credo ci sia la forte convinzione di fare lo stadio. Non è come le altre volte. Sono abbastanza fiducioso.
Io non so se lo stadio si farà o meno , ma Io credo che la forte convinzione di fare lo stadio ci sia sempre stata. Questa pseudo cessione di Elliot a Cardinale ne è ancora di più una prova.
ha fissato il prezzo attuale del club a €1.2mm. Una squadra che partecipa sempre alla champions, con un marchio globale e soprattutto con uno stadio di proprietà’ vale sicuramente il doppio.
il problema è che Elliot non aveva competenze e conoscenze per questo, e in più voleva annetterci una mega speculazione edilizia impensabile in Italia. Si sono affidati a ”esperti” come Scaroni e Antonello, mettiamoci la burocrazia italiana ed è facile capire il motivo di come è andata finora.
Gerry Cardinale non è qui per restare. Per quanto sia spennacchiato qui, e‘ un top investment banker, che negli anni ha maturato conoscenza di global branding e costruzione di impianti sportivi. Di mestiere lui fa investimenti per massimizzarli e poi rivendere con un lauto profitto. Dunque, se vuole fare il suo bel margine con il Milan, ha disperato bisogno dello stadio.
della competitività sportiva del Milan gli interessa fino a un certo punto. Spenderanno il minimo indispensabile per restare tra i primi quattro in campionato, che è quello che conta per lui. Una volta fatto lo stadio(se la burocrazia e la politica marcia italiana ce lo permetteranno) sia lui che Elliot toglieranno il disturbo per vendere al Todd Boehly di turno.
ma poi, perché Elliot o cardinale dovrebbero spendere milioni per progetti fasulli o di facciata? Per la scusa di non fare mercato? Come se a Elliot fosse mai interessato quello che dicevano i tifosi o gli servisse la scusa per non spendere.
se c’è una cosa che Cardinale vuole disperatamente è lo stadio. Il resto è in secondo piano.
 
Alto