La folle lettura tattica del mister

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Non è mia abitudine puntare il dito sul mister, meno che meno su Pioli che ha ridato senso a questo gruppo, ma ieri si è percepito chiaramente che la gestione della gara è stata sbagliata.

Riassumiamo le follie del mister .

Si parte col 4-2-3-1 che tante certezze ci ha donato e tante soddisfazioni ci ha regalato.
In fase di possesso la squadra scivola su un 3-4-2-1 con Calabria bloccato in linea coi due centrali e Theo allineato con Saele e i due centrocampisti.
Calha e Diaz a cercare lo spazio e la posizione buona tra le linee.
Il Cagliari gioca tutto sotto palla e facciamo fatica a trovare la giocata buona ma qualcosa, seppur poco, costruiamo.
Fin qua tutto logico e ineccepibile.

A un certo punto però il mister sbrocca.
Capisce che stiamo facendo fatica negli spazi angusti, nei duelli individuali e nell'occupare l'area e decide di riesumare dalla panchina Leao che, recentemente, dopo le ultime pessime prestazioni, assist a parte contro uno spento Toro, aveva perso spazio nelle gerarchie interne.
Esce Saele e Diaz viene dirottato in fascia.
Passano una manciata di minuti e il mister però si accorge che Diaz non ce la fa a ripiegare in mezzo al campo.
Ecco allora che si prepara un altro cambio : fuori Diaz e dentro Castillejo.
Morale della favola : a destra siamo passati in pochi munuti da Saele a Castillejo passando per Diaz e abbiamo rinunciato all'unico giocatore che , seppur pasticciando e forzando la giocata sempre, stava provando a saltare l'uomo e creare la superiorità numerica.
Alla squadra viene lanciato un messaggio di confusione e approssimazione, ai rivali un altro messaggio di insicurezza.
Tecnicamente non ci miglioriamo, anzi.
Praticamente ci giochiamo la mezz'ora più importante del nostro campionato puntando sui guizzi di Leao e Samu che sono stati tra i peggiori in assoluto recentemente.


Ma il mister non è soddisfatto e fa di peggio : fuori Bennacer e dentro Meitè.
Fuori il nostro piccoletto terribile e capace di mettere ordine nello stretto per dar spazio alla fisicità di Meitè.
Ma cosa si voleva ottenere esattamente con questo cambio?
Ma con un avversario con 11 uomini sotto la palla e mentre si faceva una fatica cane a giocare puliti e veloci cosa si voleva ottenere con questo cambio?
Perchè non Tonali, a questo punto, nei due mediani oppure anche Calha se proprio si voleva forzare le giocate?

Esce anche l'ammonito Calabria per dar spazio a Dalot, esce FINALMENTE la nullità Calha e si butta nella mischia Mandzukic per passare al 4-4-2 e buttare palla in mezzo.

In una domenica nerissima per noi rossoneri , con una serata che doveva essere da sogno ma è stata tramutato in incubo, il mister ci ha messo tanto del suo con una lettura della gara PESSIMA e le gestione dei cambi scriteriata.
 
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Eh ma Piollo deve essere confermato per forza.... Ha costruito una squadra....


MADDECHE'???? A me sembra che fino a che ha retto Ibra a giocare siamo stati uno schiacciasassi e primi in classifica. Da quando poi ha avuto problemi fisici crollo verticale!

Voglio poi ricordare a tutti gli "estimatori" di questo vero pippone in panchina che prima dell'arrivo di IBRA aveva una media punti inferiore all'altro glande maestro di calcio giampollo!

Mi spiace affermare che il Milan sia Ibra dipendente... ma questo è il fatto, semza lui e col solo Piollo saremmo a parlare di salvezza.

E' una squadra di smidollati che ha sempre bisogno del "pungolo" svedese (mi auguro che pensi a fare l'allenatore). Confidare sempre e comunque nella Turca è come voler giocare in 10. In 3 anni ha fatto una decina di partite decenti e un paio da 8 in pagella eppure chiede anche uno stipendio da top. Non so se avete mai fatto caso che non sa battere i corner o le punizioni di seconda... rallenta sempre il gioco e spreca un mucchio di possibili assist.

Ieri il Piollo senza Ibra è tornato ad essere il Piollo della media punti peggiore di Giampollo... quest'anno a noi ci ha tenuto a galla Ibra ed i rigori che stranamente non ci hanno negato.

Poi per quale cavolo di motivo mettere Leao e non Hauge? Questo ragazzo non lo ha mai considerato, eppure qualche occasione se la sarebbe meritata, certamente più del fighetto portoghese!

Ci siamo giocata la CL, perderemo ad atalanta che ci asfalterà gaudente... spero solo che l'amicizia di Ibra con Sinisa faccia si che il Bologna giocherà quantomeno quanto il Cagliari contro di noi.
 
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diavoloINme;2338579 ha scritto:
Non è mia abitudine puntare il dito sul mister, meno che meno su Pioli che ha ridato senso a questo gruppo, ma ieri si è percepito chiaramente che la gestione della gara è stata sbagliata.

Riassumiamo le follie del mister .

Si parte col 4-2-3-1 che tante certezze ci ha donato e tante soddisfazioni ci ha regalato.
In fase di possesso la squadra scivola su un 3-4-2-1 con Calabria bloccato in linea coi due centrali e Theo allineato con Saele e i due centrocampisti.
Calha e Diaz a cercare lo spazio e la posizione buona tra le linee.
Il Cagliari gioca tutto sotto palla e facciamo fatica a trovare la giocata buona ma qualcosa, seppur poco, costruiamo.
Fin qua tutto logico e ineccepibile.

A un certo punto però il mister sbrocca.
Capisce che stiamo facendo fatica negli spazi angusti, nei duelli individuali e nell'occupare l'area e decide di riesumare dalla panchina Leao che, recentemente, dopo le ultime pessime prestazioni, assist a parte contro uno spento Toro, aveva perso spazio nelle gerarchie interne.
Esce Saele e Diaz viene dirottato in fascia.
Passano una manciata di minuti e il mister però si accorge che Diaz non ce la fa a ripiegare in mezzo al campo.
Ecco allora che si prepara un altro cambio : fuori Diaz e dentro Castillejo.
Morale della favola : a destra siamo passati in pochi munuti da Saele a Castillejo passando per Diaz e abbiamo rinunciato all'unico giocatore che , seppur pasticciando e forzando la giocata sempre, stava provando a saltare l'uomo e creare la superiorità numerica.
Alla squadra viene lanciato un messaggio di confusione e approssimazione, ai rivali un altro messaggio di insicurezza.
Tecnicamente non ci miglioriamo, anzi.
Praticamente ci giochiamo la mezz'ora più importante del nostro campionato puntando sui guizzi di Leao e Samu che sono stati tra i peggiori in assoluto recentemente.


Ma il mister non è soddisfatto e fa di peggio : fuori Bennacer e dentro Meitè.
Fuori il nostro piccoletto terribile e capace di mettere ordine nello stretto per dar spazio alla fisicità di Meitè.
Ma cosa si voleva ottenere esattamente con questo cambio?
Ma con un avversario con 11 uomini sotto la palla e mentre si faceva una fatica cane a giocare puliti e veloci cosa si voleva ottenere con questo cambio?
Perchè non Tonali, a questo punto, nei due mediani oppure anche Calha se proprio si voleva forzare le giocate?

Esce anche l'ammonito Calabria per dar spazio a Dalot, esce FINALMENTE la nullità Calha e si butta nella mischia Mandzukic per passare al 4-4-2 e buttare palla in mezzo.

In una domenica nerissima per noi rossoneri , con una serata che doveva essere da sogno ma è stata tramutato in incubo, il mister ci ha messo tanto del suo con una lettura della gara PESSIMA e le gestione dei cambi scriteriata.

Condivido pienamente
Naturalmente avere puntato su due centravanti vecchi e logori purtroppo fa venire i nodi al pettine
Questa partita sarebbe stata probabilmente da iniziare con Mandzukic fin dal primo minuto, se fosse stato in salute
Mai nella vita avrei puntato su Leao e Castillejo contemporaneamente a inizio secondo tempo
Calhanoglu ha sbagliato qualsiasi cosa, era da togliere lui invece di Diaz. O se vuoi rischiare il tutto per tutto, come hai detto te retrocedere il turco a centrocampo.
E Hauge dopo averci salvato contro la Sampdoria è finito nel dimenticatoio, il tutto mentre Leao non segna un gol pesante da gennaio (ovvero da gennaio a oggi ha segnato solo al Parma nel contropiede al 94').

Comunque quel che è più grave è l'approccio a una partita che per noi era una finale.
 

Route66

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diavoloINme;2338579 ha scritto:
Non è mia abitudine puntare il dito sul mister, meno che meno su Pioli che ha ridato senso a questo gruppo, ma ieri si è percepito chiaramente che la gestione della gara è stata sbagliata.

Riassumiamo le follie del mister .

Si parte col 4-2-3-1 che tante certezze ci ha donato e tante soddisfazioni ci ha regalato.
In fase di possesso la squadra scivola su un 3-4-2-1 con Calabria bloccato in linea coi due centrali e Theo allineato con Saele e i due centrocampisti.
Calha e Diaz a cercare lo spazio e la posizione buona tra le linee.
Il Cagliari gioca tutto sotto palla e facciamo fatica a trovare la giocata buona ma qualcosa, seppur poco, costruiamo.
Fin qua tutto logico e ineccepibile.

A un certo punto però il mister sbrocca.
Capisce che stiamo facendo fatica negli spazi angusti, nei duelli individuali e nell'occupare l'area e decide di riesumare dalla panchina Leao che, recentemente, dopo le ultime pessime prestazioni, assist a parte contro uno spento Toro, aveva perso spazio nelle gerarchie interne.
Esce Saele e Diaz viene dirottato in fascia.
Passano una manciata di minuti e il mister però si accorge che Diaz non ce la fa a ripiegare in mezzo al campo.
Ecco allora che si prepara un altro cambio : fuori Diaz e dentro Castillejo.
Morale della favola : a destra siamo passati in pochi munuti da Saele a Castillejo passando per Diaz e abbiamo rinunciato all'unico giocatore che , seppur pasticciando e forzando la giocata sempre, stava provando a saltare l'uomo e creare la superiorità numerica.
Alla squadra viene lanciato un messaggio di confusione e approssimazione, ai rivali un altro messaggio di insicurezza.
Tecnicamente non ci miglioriamo, anzi.
Praticamente ci giochiamo la mezz'ora più importante del nostro campionato puntando sui guizzi di Leao e Samu che sono stati tra i peggiori in assoluto recentemente.


Ma il mister non è soddisfatto e fa di peggio : fuori Bennacer e dentro Meitè.
Fuori il nostro piccoletto terribile e capace di mettere ordine nello stretto per dar spazio alla fisicità di Meitè.
Ma cosa si voleva ottenere esattamente con questo cambio?
Ma con un avversario con 11 uomini sotto la palla e mentre si faceva una fatica cane a giocare puliti e veloci cosa si voleva ottenere con questo cambio?
Perchè non Tonali, a questo punto, nei due mediani oppure anche Calha se proprio si voleva forzare le giocate?

Esce anche l'ammonito Calabria per dar spazio a Dalot, esce FINALMENTE la nullità Calha e si butta nella mischia Mandzukic per passare al 4-4-2 e buttare palla in mezzo.

In una domenica nerissima per noi rossoneri , con una serata che doveva essere da sogno ma è stata tramutato in incubo, il mister ci ha messo tanto del suo con una lettura della gara PESSIMA e le gestione dei cambi scriteriata.

Codivido in toto la tua analisi...purtroppo il mister ieri sera ci ha capito veramente poco e purtroppo nell'ultimo mese non è nemmeno la prima volta.
Per contro se nella serata più importante e decisiva(questa volta veramente!!)della stagione i 4 davanti giocano con il pannolino pieno di m.... nei pantaloni e messi tutti assieme non arrivano al 6 c'è poco da fare, questi abbiamo e questi devono giocare...:angry:
 

Milanoide

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Credo abbia fatto scelte dettate da impazienza ed ansia da prestazione. Non voleva arrivare a quegli ultimi minuti con Mandzukic. Ha fatto una sequenza di correttivi graduali dandosi poco tempo per vederne i risultati.
La motivazione dei cambi era che i giocatori sostituiti non stavano girando secondo necessità.
Soprattutto, erano logorati dalle partite precedenti.
Brahim Diaz nelle partite precedenti non era arrivato in fondo. Siamo qui a elogiare le prestazioni precedenti, ma tutte le sue precedenti chances sono state piuttosto sterili come quella di ieri. Da sempre soffre la fisicità degli avversari, io ci penserei bene a costruire un futuro su di lui perché non è lontanamente un Insigne che può partire dalla fascia. Le partite dove non ha sofferto la fisicità che pure c'era, sono quelle contro squadre visibilmente scollate a centrocampo.
E su questo vado a riflettere sul nostro di centrocampo.
Ieri Kessie ha giocato in apnea da bollito. Le ha giocate tutte, non è una critica, solo una constatazione.
Diventa difficile disgiungere le prestazioni dei nostri due centrali dai due presunti trequartisti.
Spazi intasati e difficoltà per tutti e quattro.
Perché non è stato tolto Chalanoglu? Per le stesse ragioni. Limiti della rosa e limiti di molti giocatori nella fase difensiva (Hauge etc etc).
Perché non lo ha mai fatto nessuno, alla fine anche quando fa schifo il turco corre e lotta. ( Non sono un suo fan).
In conclusione, a questo punto della stagione si soffre tremendamente il triplo impegno settimanale.
Due dettagli che mi hanno colpito, non sono né tattica né strategia, solo limiti individuali da allenare:
Meitè è appena entrato, ha il controllo in un contrasto ma si addormenta o si sente troppo sicuro, la perde e deve far fallo.
Dalot scende per quel cross che Rebic gestisce fuori tempo. Dalot sente il dovere di aggiustarsi una palla facile. Calabria sarebbe andato di prima.
La svolta ci sarà quando questi rincalzi entreranno più sicuri e determinati.
Si voleva evitare questo confronto con i nostri spettri, ma alla fine Milan Skywalker dovrà entrare nell'antro ed affrontare il Darth Vader nerazzurro senza più soggezione.
Abbiamo sei giorni per allenare mentalmente questa cosa.
 

JoKeR

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Non lo difendo, ma su Bennacer ha ragione.
Lo cambia sempre perché l’algerino ha solo un’ora nelle gambe ed era diffidato.
A Bergamo lo terrá 90 minuti ma sarà troppo tardi..
 

evangel33

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diavoloINme;2338579 ha scritto:
Non è mia abitudine puntare il dito sul mister, meno che meno su Pioli che ha ridato senso a questo gruppo, ma ieri si è percepito chiaramente che la gestione della gara è stata sbagliata.

Riassumiamo le follie del mister .

Si parte col 4-2-3-1 che tante certezze ci ha donato e tante soddisfazioni ci ha regalato.
In fase di possesso la squadra scivola su un 3-4-2-1 con Calabria bloccato in linea coi due centrali e Theo allineato con Saele e i due centrocampisti.
Calha e Diaz a cercare lo spazio e la posizione buona tra le linee.
Il Cagliari gioca tutto sotto palla e facciamo fatica a trovare la giocata buona ma qualcosa, seppur poco, costruiamo.
Fin qua tutto logico e ineccepibile.

A un certo punto però il mister sbrocca.
Capisce che stiamo facendo fatica negli spazi angusti, nei duelli individuali e nell'occupare l'area e decide di riesumare dalla panchina Leao che, recentemente, dopo le ultime pessime prestazioni, assist a parte contro uno spento Toro, aveva perso spazio nelle gerarchie interne.
Esce Saele e Diaz viene dirottato in fascia.
Passano una manciata di minuti e il mister però si accorge che Diaz non ce la fa a ripiegare in mezzo al campo.
Ecco allora che si prepara un altro cambio : fuori Diaz e dentro Castillejo.
Morale della favola : a destra siamo passati in pochi munuti da Saele a Castillejo passando per Diaz e abbiamo rinunciato all'unico giocatore che , seppur pasticciando e forzando la giocata sempre, stava provando a saltare l'uomo e creare la superiorità numerica.
Alla squadra viene lanciato un messaggio di confusione e approssimazione, ai rivali un altro messaggio di insicurezza.
Tecnicamente non ci miglioriamo, anzi.
Praticamente ci giochiamo la mezz'ora più importante del nostro campionato puntando sui guizzi di Leao e Samu che sono stati tra i peggiori in assoluto recentemente.


Ma il mister non è soddisfatto e fa di peggio : fuori Bennacer e dentro Meitè.
Fuori il nostro piccoletto terribile e capace di mettere ordine nello stretto per dar spazio alla fisicità di Meitè.
Ma cosa si voleva ottenere esattamente con questo cambio?
Ma con un avversario con 11 uomini sotto la palla e mentre si faceva una fatica cane a giocare puliti e veloci cosa si voleva ottenere con questo cambio?
Perchè non Tonali, a questo punto, nei due mediani oppure anche Calha se proprio si voleva forzare le giocate?

Esce anche l'ammonito Calabria per dar spazio a Dalot, esce FINALMENTE la nullità Calha e si butta nella mischia Mandzukic per passare al 4-4-2 e buttare palla in mezzo.

In una domenica nerissima per noi rossoneri , con una serata che doveva essere da sogno ma è stata tramutato in incubo, il mister ci ha messo tanto del suo con una lettura della gara PESSIMA e le gestione dei cambi scriteriata.


Condivido. Il fatto è che non è la prima volta che Pioli non azzecca i cambi. Anzi, strano non abbia fatto entrare Krunic anche ieri.
Ragazzi qua c'è un mistero Hauge grosso come una casa. Ci sono giocatori che sanno segnare e giocatori che non lo sanno fare. Castillejo NON sa segnare. Non lo sa fare. Non ha i gol nelle gambe.
Hauge sa far gol. Vado a memoria ma questa partita contro il Cagliari è stata identica a molte altre giocate in casa dai nostri tra cui quella contro la Sampdoria: squadra bassa, spazi chiusi e zero chance. Hauge era entrato e io me la ricordo quella partita, aveva sbagliato molto, anche degli 1 vs 1 in maniera molto goffa, ma ha fatto gol. Ha fatto gol, **zzo!
Come è possibile che a questo ragazzo che ha 2 gol in 500 minuti di Serie A (5 gol col Milan contando l'EL) gli venga preferito Casti che ha 1 gol in Serie A in 1174 minuti?
RIPETO: al 57esimo di una partita bloccata nella quale ti giochi la vita, tu fai entrare uno che ha 1 gol segnato in oltre 1000 minuti?
Mistero. Mistero.


Bennacer - Meitè.
Lasciamo perdere come è entrato che si è fatto sdradicare il primo pallone da un Nainngolan che sudava Ichnusa. Non abbiamo piu costruito niente passando centralmente perchè avevamo un centrocampo scarso con i piedi. Kessie bollitissimo ieri.

Caso Mandzukic mi ha mandato fuori di testa.
Il Cagliari fa un cambio all'86.
Poi ne fa un altro all'87.
E poi noi facciamo entrare il nostro ariete all'88.
Spezzettiamo il gioco, abbassiamo i ritmi anche del nostro "pressing" se così lo vogliamo chiamare.

Ieri gara da fuori di testa.
 

Milanoide

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Aggiungo: facevamo fatica a ripartire in quei pochi spazi concessi.
Hernandez timoroso o svogliato. Rebic in altre faccende affaccendato (avanti).
Leao era la cosa giusta, nel posto giusto. Non gli ha chiesto di fare il centravanti. (Che poi Leao in area si nasconda è un altro discorso).

Invece, tema generale trito e ritrito.
La nostra difficoltà contro squadre con questo modulo.
Ovvi limiti di rosa perché non hai un vice Ibra in piena efficienza.
Ma soprattutto, qualcosa che vi portiamo dietro da più di 10 anni. Il 4-4-2 classico sarà superato. Ma perché non usiamo le catene laterali fino in fondo e rimettiamo palla in area dal fondo?
È l'unico modo per far muovere le difese.
Se Saelemakers smette di convergere al centro e va sul fondo, il terzino deve uscire più profondo. Il centrale di difesa lo segue. Tutta la difesa avversaria scorre verso la palla.
Poi te le giochi con scambi stretti (ieri troppo timorosi a farlo) o con cambi campo (ieri zero).
Le cose sopra le prepari, ma se mentalmente chi è in campo ha paura, non le eseguirà mai.
Hai voglia a prendertela con l'allenatore!
A proposito, ai cantori di Allegri.
Ho visto troppe partite bloccate con Allegri che ad un certo punto toglieva tutti i centrocampisti in grado di lanciare e mandava tutti avanti a prendere palloni che ovviamente non potevano autolanciarsi.
Giusto per ricordare, eh!
 
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Milanoide;2338616 ha scritto:
Credo abbia fatto scelte dettate da impazienza ed ansia da prestazione. Non voleva arrivare a quegli ultimi minuti con Mandzukic. Ha fatto una sequenza di correttivi graduali dandosi poco tempo per vederne i risultati.
La motivazione dei cambi era che i giocatori sostituiti non stavano girando secondo necessità.
Soprattutto, erano logorati dalle partite precedenti.
Brahim Diaz nelle partite precedenti non era arrivato in fondo. Siamo qui a elogiare le prestazioni precedenti, ma tutte le sue precedenti chances sono state piuttosto sterili come quella di ieri. Da sempre soffre la fisicità degli avversari, io ci penserei bene a costruire un futuro su di lui perché non è lontanamente un Insigne che può partire dalla fascia. Le partite dove non ha sofferto la fisicità che pure c'era, sono quelle contro squadre visibilmente scollate a centrocampo.
E su questo vado a riflettere sul nostro di centrocampo.
Ieri Kessie ha giocato in apnea da bollito. Le ha giocate tutte, non è una critica, solo una constatazione.
Diventa difficile disgiungere le prestazioni dei nostri due centrali dai due presunti trequartisti.
Spazi intasati e difficoltà per tutti e quattro.
Perché non è stato tolto Chalanoglu? Per le stesse ragioni. Limiti della rosa e limiti di molti giocatori nella fase difensiva (Hauge etc etc).
Perché non lo ha mai fatto nessuno, alla fine anche quando fa schifo il turco corre e lotta. ( Non sono un suo fan).
In conclusione, a questo punto della stagione si soffre tremendamente il triplo impegno settimanale.
Due dettagli che mi hanno colpito, non sono né tattica né strategia, solo limiti individuali da allenare:
Meitè è appena entrato, ha il controllo in un contrasto ma si addormenta o si sente troppo sicuro, la perde e deve far fallo.
Dalot scende per quel cross che Rebic gestisce fuori tempo. Dalot sente il dovere di aggiustarsi una palla facile. Calabria sarebbe andato di prima.
La svolta ci sarà quando questi rincalzi entreranno più sicuri e determinati.
Si voleva evitare questo confronto con i nostri spettri, ma alla fine Milan Skywalker dovrà entrare nell'antro ed affrontare il Darth Vader nerazzurro senza più soggezione.
Abbiamo sei giorni per allenare mentalmente questa cosa.

Diaz sarà anche limitato ma contro una squadra chiusa a difesa dei propri 40 metri non puoi togliere dal campo gli unici con baricentro basso e capaci di giocare e saltare l'uomo.
 
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diavoloINme;2338579 ha scritto:
Non è mia abitudine puntare il dito sul mister, meno che meno su Pioli che ha ridato senso a questo gruppo, ma ieri si è percepito chiaramente che la gestione della gara è stata sbagliata.

Riassumiamo le follie del mister .

Si parte col 4-2-3-1 che tante certezze ci ha donato e tante soddisfazioni ci ha regalato.
In fase di possesso la squadra scivola su un 3-4-2-1 con Calabria bloccato in linea coi due centrali e Theo allineato con Saele e i due centrocampisti.
Calha e Diaz a cercare lo spazio e la posizione buona tra le linee.
Il Cagliari gioca tutto sotto palla e facciamo fatica a trovare la giocata buona ma qualcosa, seppur poco, costruiamo.
Fin qua tutto logico e ineccepibile.

A un certo punto però il mister sbrocca.
Capisce che stiamo facendo fatica negli spazi angusti, nei duelli individuali e nell'occupare l'area e decide di riesumare dalla panchina Leao che, recentemente, dopo le ultime pessime prestazioni, assist a parte contro uno spento Toro, aveva perso spazio nelle gerarchie interne.
Esce Saele e Diaz viene dirottato in fascia.
Passano una manciata di minuti e il mister però si accorge che Diaz non ce la fa a ripiegare in mezzo al campo.
Ecco allora che si prepara un altro cambio : fuori Diaz e dentro Castillejo.
Morale della favola : a destra siamo passati in pochi munuti da Saele a Castillejo passando per Diaz e abbiamo rinunciato all'unico giocatore che , seppur pasticciando e forzando la giocata sempre, stava provando a saltare l'uomo e creare la superiorità numerica.
Alla squadra viene lanciato un messaggio di confusione e approssimazione, ai rivali un altro messaggio di insicurezza.
Tecnicamente non ci miglioriamo, anzi.
Praticamente ci giochiamo la mezz'ora più importante del nostro campionato puntando sui guizzi di Leao e Samu che sono stati tra i peggiori in assoluto recentemente.


Ma il mister non è soddisfatto e fa di peggio : fuori Bennacer e dentro Meitè.
Fuori il nostro piccoletto terribile e capace di mettere ordine nello stretto per dar spazio alla fisicità di Meitè.
Ma cosa si voleva ottenere esattamente con questo cambio?
Ma con un avversario con 11 uomini sotto la palla e mentre si faceva una fatica cane a giocare puliti e veloci cosa si voleva ottenere con questo cambio?
Perchè non Tonali, a questo punto, nei due mediani oppure anche Calha se proprio si voleva forzare le giocate?

Esce anche l'ammonito Calabria per dar spazio a Dalot, esce FINALMENTE la nullità Calha e si butta nella mischia Mandzukic per passare al 4-4-2 e buttare palla in mezzo.

In una domenica nerissima per noi rossoneri , con una serata che doveva essere da sogno ma è stata tramutato in incubo, il mister ci ha messo tanto del suo con una lettura della gara PESSIMA e le gestione dei cambi scriteriata.

le colpe vanno spartite equamente, se da un lato l'allenatore ha sbagliato cambi, dall'altro lato sono venuti meno quasi tutti i giocatori titolari e poi ci sarebbe anche il lato della rosa con una panchina misera.

Il turco stava giocando male e andava sostituito, pero sostituire il turco significa mettere un centrocampista che lega i reparti e in panchina l'unico con quelle caratteristiche è krunic :facepalm: , diaz non ha saltato un uomo , rebic impalpabile pero alla luce delle prestazioni straordinarie con juve e toro credo che pioli abbia deciso di tenerli entrambi in campo, ecco perche il sacrificato è stato saele, a quel punto accortosi che diaz sulla fascia non ci stava ha optato per casti che tra le altre cose è stato l'unico a fare qualche tiro pericoloso nel secondo tempo.
meite per benna credo lo abbia fatto per aumentare i cm in campo e sperare in qualche colpo di testa da calcio piazzato, mentre dalot per calabria credo sia per il giallo e per cercare di spingere un po di piu.

Pero se in una stessa partita ti vengono meno il turco, rebic , theo e diaz non salta manco mezzo uomo alla fine non è che puoi pretendere miracoli da meitè, casti e compagnia cantante
 
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