La cruda realtà: questo governo è una truffa (o uno spot elettorale)

juventino

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Io lo dicevo nel giorno della formazione, facendo notare i sorrisi di Cottarelli e Mattarella. Però diciamoci anche che non c'era alternativa, perchè il problema era Mattarella che non voleva Savona. L'unica azione veramente di rottura che si doveva fare, era mettere in stato d'accusa il PDR, ma Salvini non ha avuto le palle (Di Maio, che a me non fa impazzire, era pure d'accordo poi ha visto che non c'era l'ok della Lega ed ha dovuto fare dietrofront facendo la pace e non facendo una bella figura).

Mettere in stato d’accusa il PDR è un processo troppo lungo e complesso e noi non avevamo/abbiamo tempo da perdere (ovviamente non metto in discussione che Mattarella se lo strameritasse). Mattarella, i suoi tecnici e l’euro andavano umiliati alle urne in maniera definitiva, non avrebbero mai potuto fermare il voto degli italiani a quel punto palesemente contro l’euro e l’UE.
Certo, potresti giustamente obiettare dicendo che avrebbe trovato qualche inghippo (tanto ormai i limiti delle prerogative del PDR sono una barzelletta dopo quello che ha combinato Napolitano) per rifilarci Cottarelli lo stesso, ma, siamo seri, quanto sarebbe durato?
La Lega e i 5 Stelle avevano un rigore da calciare all’ultimo minuti di recupero e hanno scelto di mandarlo in curva.
 

MarcoG

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Ma non diciamo fesserie, per favore. L'italia contro l'europa è un'invenzione dei 5 stelle. Se volete uscire dall'Europa si fa un sondaggio e vediamo il risultato, non si può arrogare questo diritto un Di Maio o Salvini qualunque. Gli stessi che poi, come si vede, dopo aver compreso la gravità delle stupidate che dicevano, ora garantiscono che resteremo in Europa. Vi dico di più, rifate il sondaggio in Inghilterra e vedete che succede... la maggioranza degli inglesi non vuole uscire, sono stati solo colti di sorpresa da quanti sono andati a votare contro, in un paese che sta già ora pagando cara la sua separazione dal continente.

La messa in stato d'accusa di Mattarella, per quanto non mi piaccia come presidente, è una delle più grandi gastronerie della storia. Compito del presidente è proprio quello di scegliere i Ministri "su indicazione", che non vuol dire che i due geni ne possono indicare solo uno e pensare che il colle non ci sia. Il presidente rappresenta una funzione di garanzia che argina manovre affrettate di un esecutivo che sempre più spesso bypassa la legalità del parlamento abusando di decreti nati dalla mente di piccoli dittatori. Non è un problema di tempistiche, è un problema che qualcuno non conosce la costituzione, lo stesso qualcuno che andava in procura a denunciare una "manina", senza sapere che non esiste alcun tipo di reato di tal natura e che se fosse politico la magistratura non potrebbe fare nulla, per il principio di separazione dei poteri.

[MENTION=3146]fabri47[/MENTION]
art. 92 della Costituzione, in combinato disposto con l'art. 94 e la L. 400 del 1988.
Che lo potesse fare lo sa chiunque ha studiato costituzionale e chiunque abbia un attimo di raziocinio. Ed infatti, dopo i tanti proclami, si è finiti con la cosa più normale del mondo, indicarne un'altro. Tra l'altro era già successo in passato che il Presidente non accettasse un ministo (non con Mattarella), e senza che nessuno sparasse boiate.
 

fabri47

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[MENTION=3146]fabri47[/MENTION]
art. 92 della Costituzione, in combinato disposto con l'art. 94 e la L. 400 del 1988.
Che lo potesse fare lo sa chiunque ha studiato costituzionale e chiunque abbia un attimo di raziocinio. Ed infatti, dopo i tanti proclami, si è finiti con la cosa più normale del mondo, indicarne un'altro. Tra l'altro era già successo in passato che il Presidente non accettasse un ministo (non con Mattarella), e senza che nessuno sparasse boiate.
Ma perchè quelle di Mattarella erano motivazioni valide? Suvvia, almeno Napolitano quando mise il veto diede delle motivazioni giustificabili.
 

MarcoG

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Ma perchè quelle di Mattarella erano motivazioni valide? Suvvia, almeno Napolitano quando mise il veto diede delle motivazioni giustificabili.

E' irrilevante, non deve motivare a nessuno, potrebbe non farlo proprio. L'art. 90 della Costituzione stabilisce che il Presidente non è responsabile per gli atti compiuti nell'esercizio delle proprie funzioni, tranne per i due soliti reati "alto tradimento e attentato alla Costituzione" di cui è inutile parlare.

E' proprio la sua funzione di garante e ti dico una cosa, personalmente capisco il suo ragionamento, Savona avrebbe di certo creato estrema confusione nei mercati, molta di più di quanta ce ne sia oggi, momento in cui abbiamo le banche in crisi di liquidità per lo spread, le borse sempre giù tranne qualche bolla speculativa e falso rimbalzo. Ma poi dico io, alla fine sono tutti prestanome, non vedo il problema nel mettere un ministro non palesemente schierato contro l'Europa e i suoi trattati che, salvo referendum, sono tutelati nella nostra Costituzione, in teoria protetta proprio dal presidente.
Tradotto? tanto rumore per nulla.
 

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Ma non diciamo fesserie, per favore. L'italia contro l'europa è un'invenzione dei 5 stelle. Se volete uscire dall'Europa si fa un sondaggio e vediamo il risultato, non si può arrogare questo diritto un Di Maio o Salvini qualunque. Gli stessi che poi, come si vede, dopo aver compreso la gravità delle stupidate che dicevano, ora garantiscono che resteremo in Europa. Vi dico di più, rifate il sondaggio in Inghilterra e vedete che succede... la maggioranza degli inglesi non vuole uscire, sono stati solo colti di sorpresa da quanti sono andati a votare contro, in un paese che sta già ora pagando cara la sua separazione dal continente.

Io non darei troppo peso ai sondaggi fatti nella Londra dei fighetti che si sono presi il sindaco pakistano. Hanno dipinto la Brexit come l'opera di inganno di Farage. La realtà è che il (purtroppo) imbattuto elettoralmente Cameron fu eletto proprio per fare la Brexit e dall'altra parte il capo dei laburisti è Corbyn che è euroscettico e contesta l'accordo piuttosto che l'uscita in sé. Gli europeisti rimasti sono i libdem scesi dal 26 all'8 (il responsabile di questo si è pure ritirato dalla politica, fa il responsabile immagine di Zuccocoso). Chi guiderebbe gli europeisti ora? Gli indipendentisti scozzesi? Si stanno creando autoillusioni come l'onda blu negli USA.

La realtà è che gli inglesi nella UE potevano imporre diecimila regole e dovevano rispettarne un paio. Le regole imposte le hanno imposte. Ci siamo sorbiti la loro mucca pazza, abbiamo distrutto il nostro latte pur di non fare concorrenza al loro, ci siamo sorbiti le interruzioni all'unità della politica estera europea OGNI volta (guerra in Iraq, guerra in Libia), varie carognate fiscali (Cayman sotto gli inglesi, persino Berlusconi con Mills che evadeva in Inghilterra MAI viceversa di inglesi che evadevano in Italia), forzatura dell'entrata di paesi dell'est Europa che hanno detto che volevano solo vantaggi. Ora sono circondati e sanno che se rimangono devono seguire quelle due regolette. Niente da fare. Sono un ex impero coloniale, non concederanno niente. Non è un caso che gli scozzesi siano a favore di rimanere e gli inglesi veri contrari.
Detto questo appunto bisogna approfittare ora che i criminali sadomasochisti piddini sono a terra e contemporaneamente il cancro inglese è estirpato per raddrizzare le cose. La lira cambierebbe solo le esportazioni, ma le esportazioni vanno già bene. Serve solo maggior peso politico, non serve per forza avere 100% di potere e moneta propria, gli altri ne fanno a meno e guarda caso nessuno ha cancri analoghi al PD.

Savona avrebbe di certo creato estrema confusione nei mercati.

Savona ha creato una ricetta alternativa, Tremonti che proponeva l'uscita dall'euro come unica via è stato confermato due volte e sarebbe diventato ministro per la terza perché i mercati vogliono ministri con le mani bucate.
 

MarcoG

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Moneta propria niente, la lira subirebbe ben presto un processo inflazionistico senza precedenti che porterebbe ognuno di noi ad avere meno della metà del proprio patrimonio e le esportazioni ed importazioni dipenderebbero dalla gestione politica degli accordi. Il tutto senza considerare che energia e gas le importiamo, come il petrolio, e i rincari dati dalla svalutazione oltre che da eventuali dazi manderebbe il paese in rovina in pochi mesi. Non si tratta qui di opinioni, ma è il quadro talmente ovvio che oramai anche i 5 stelle e la Lega hanno capito. E i soldi persi dagli italiani, indirettamente per ora, a causa dell'indebolimento del sistema bancario e del crollo delle borse, ne è la riprova, atteso come per ora nulla di tutto questo si sia realizzato ma sia stato solo ipotizzato.

Savona vive in un mondo tutto suo in cui si torna alla lira in 24 ore. In Europa non si doveva entrare, questo ci avrebbe dato potere, ora è un problema, si deve agire dall'interno per equilibrare l'Europa.

Sul discorso Inghilterra, se fai ora un referendum non ci sono molti dubbi sull'esito, e questo perché all'iniziale svalutazione della sterlina hai un sistema economico appeso ad un filo in relazione agli accordi che non si stanno trovando e che rischiano di mandare sul lastrico le imprese delle Gran Bretagna. Qui non si voterebbe per preferenza politica o di partito, ma per individuale interesse.

Tremonti operava in un contesto differente, dove tranne lui il resto era una certezza. Ora in italia, nonostante il governo abbia una maggioranza piena, i mercati e gli investitori stanno portando via i capitali (qualcosa come 200 miliardi in pochi mesi, roba mai vista) perché non sicuri del futuro. Se ora ci metti gli iniziali proclami dei 5 Stelle e della Lega, un ministro con una ricetta per uscire, hai lo spread alle stelle. Per ora siamo stati salvati da Draghi, come sa bene Salvini e invece ignora Di Maio, ma tra poco, quando alla Banca Centrale ci va un tedesco, la situazione peggiorerà parecchio per noi. Serve saper fare politica, saper entrare nei loro giochi, non fare un muro contro muro che la nostra economia non può sostenere.
 
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rivotto

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Moneta propria niente, la lira subirebbe ben presto un processo inflazionistico senza precedenti che porterebbe ognuno di noi ad avere meno della metà del proprio patrimonio e le esportazioni ed importazioni dipenderebbero dalla gestione politica degli accordi. Il tutto senza considerare che energia e gas le importiamo, come il petrolio, e i rincari dati dalla svalutazione oltre che da eventuali dazi manderebbe il paese in rovina in pochi mesi. Non si tratta qui di opinioni, ma è il quadro talmente ovvio che oramai anche i 5 stelle e la Lega hanno capito. E i soldi persi dagli italiani, indirettamente per ora, a causa dell'indebolimento del sistema bancario e del crollo delle borse, ne è la riprova, atteso come per ora nulla di tutto questo si sia realizzato ma sia stato solo ipotizzato.

Savona vive in un mondo tutto suo in cui si torna alla lira in 24 ore. In Europa non si doveva entrare, questo ci avrebbe dato potere, ora è un problema, si deve agire dall'interno per equilibrare l'Europa.

Sul discorso Inghilterra, se fai ora un referendum non ci sono molti dubbi sull'esito, e questo perché all'iniziale svalutazione della sterlina hai un sistema economico appeso ad un filo in relazione agli accordi che non si stanno trovando e che rischiano di mandare sul lastrico le imprese delle Gran Bretagna. Qui non si voterebbe per preferenza politica o di partito, ma per individuale interesse.

Tremonti operava in un contesto differente, dove tranne lui il resto era una certezza. Ora in italia, nonostante il governo abbia una maggioranza piena, i mercati e gli investitori stanno portando via i capitali (qualcosa come 200 miliardi in pochi mesi, roba mai vista) perché non sicuri del futuro. Se ora ci metti gli iniziali proclami dei 5 Stelle e della Lega, un ministro con una ricetta per uscire, hai lo spread alle stelle. Per ora siamo stati salvati da Draghi, come sa bene Salvini e invece ignora Di Maio, ma tra poco, quando alla Banca Centrale ci va un tedesco, la situazione peggiorerà parecchio per noi. Serve saper fare politica, saper entrare nei loro giochi, non fare un muro contro muro che la nostra economia non può sostenere.

Amico ti posso dire con grande tranquillità grazie alle mie conoscenze di Manchester che se dovessero rifare il referendum ora rivincerebbe la Brexit con uno scarto ancora maggiore. Continuate ad ascoltare i sondaggisti di Londra e New York (gli stessi della Clinton al 90%)
 
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Ma non diciamo fesserie, per favore. L'italia contro l'europa è un'invenzione dei 5 stelle. Se volete uscire dall'Europa si fa un sondaggio e vediamo il risultato, non si può arrogare questo diritto un Di Maio o Salvini qualunque. Gli stessi che poi, come si vede, dopo aver compreso la gravità delle stupidate che dicevano, ora garantiscono che resteremo in Europa. Vi dico di più, rifate il sondaggio in Inghilterra e vedete che succede... la maggioranza degli inglesi non vuole uscire, sono stati solo colti di sorpresa da quanti sono andati a votare contro, in un paese che sta già ora pagando cara la sua separazione dal continente.

La messa in stato d'accusa di Mattarella, per quanto non mi piaccia come presidente, è una delle più grandi gastronerie della storia. Compito del presidente è proprio quello di scegliere i Ministri "su indicazione", che non vuol dire che i due geni ne possono indicare solo uno e pensare che il colle non ci sia. Il presidente rappresenta una funzione di garanzia che argina manovre affrettate di un esecutivo che sempre più spesso bypassa la legalità del parlamento abusando di decreti nati dalla mente di piccoli dittatori. Non è un problema di tempistiche, è un problema che qualcuno non conosce la costituzione, lo stesso qualcuno che andava in procura a denunciare una "manina", senza sapere che non esiste alcun tipo di reato di tal natura e che se fosse politico la magistratura non potrebbe fare nulla, per il principio di separazione dei poteri.

[MENTION=3146]fabri47[/MENTION]
art. 92 della Costituzione, in combinato disposto con l'art. 94 e la L. 400 del 1988.
Che lo potesse fare lo sa chiunque ha studiato costituzionale e chiunque abbia un attimo di raziocinio. Ed infatti, dopo i tanti proclami, si è finiti con la cosa più normale del mondo, indicarne un'altro. Tra l'altro era già successo in passato che il Presidente non accettasse un ministo (non con Mattarella), e senza che nessuno sparasse boiate.

Quoto tutto
 
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E' irrilevante, non deve motivare a nessuno, potrebbe non farlo proprio. L'art. 90 della Costituzione stabilisce che il Presidente non è responsabile per gli atti compiuti nell'esercizio delle proprie funzioni, tranne per i due soliti reati "alto tradimento e attentato alla Costituzione" di cui è inutile parlare.

E' proprio la sua funzione di garante e ti dico una cosa, personalmente capisco il suo ragionamento, Savona avrebbe di certo creato estrema confusione nei mercati, molta di più di quanta ce ne sia oggi, momento in cui abbiamo le banche in crisi di liquidità per lo spread, le borse sempre giù tranne qualche bolla speculativa e falso rimbalzo. Ma poi dico io, alla fine sono tutti prestanome, non vedo il problema nel mettere un ministro non palesemente schierato contro l'Europa e i suoi trattati che, salvo referendum, sono tutelati nella nostra Costituzione, in teoria protetta proprio dal presidente.
Tradotto? tanto rumore per nulla.

Ma che vuoi, nel mondo dei grillini non esistono regole, tutto è possibile. È il nuovo soviet che avanza: potere al popolo, perzone falze, lobby, kasta, poteri forti e chi più ne ha più ne metta. Un mondo socialmente uniti dove tutti possono fare quello che voglioni, vedi un po’ giggino di maio. Se domani vuoi accusare il presidente lo fai perché se ti va è giusto farlo. Chi se ne frega delle leggi e della costituzione no? Tanto te lo dice giggino
 

juventino

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Moneta propria niente, la lira subirebbe ben presto un processo inflazionistico senza precedenti che porterebbe ognuno di noi ad avere meno della metà del proprio patrimonio e le esportazioni ed importazioni dipenderebbero dalla gestione politica degli accordi. Il tutto senza considerare che energia e gas le importiamo, come il petrolio, e i rincari dati dalla svalutazione oltre che da eventuali dazi manderebbe il paese in rovina in pochi mesi. Non si tratta qui di opinioni, ma è il quadro talmente ovvio che oramai anche i 5 stelle e la Lega hanno capito. E i soldi persi dagli italiani, indirettamente per ora, a causa dell'indebolimento del sistema bancario e del crollo delle borse, ne è la riprova, atteso come per ora nulla di tutto questo si sia realizzato ma sia stato solo ipotizzato.

L'eventuale ritorno alla lira porterebbe un iniziale svalutazione, ma non all'inflazione catastrofica stile Weimar e Venezuela, quella ve la potete proprio scordare, anche perché le cause dietro questi due fatti furono e sono molteplici e non riconducibili alla sola moneta.
Le spese di importazione si stabilizzerebbero in pochi mesi, una volta stabilizzato il ritorno sui mercati della lira e quindi il suo valore (inutile dire che NON bisogna scambiare la lira a tassi fissi).
Bisogna poi considerare anche gli effetti che avrebbe sull'euro, che perderebbe notevolmente credibilità e sarebbe anche questo a rischio svalutazione.

Savona vive in un mondo tutto suo in cui si torna alla lira in 24 ore. In Europa non si doveva entrare, questo ci avrebbe dato potere, ora è un problema, si deve agire dall'interno per equilibrare l'Europa.

Il piano di Savona fa pena e su questo sono d'accordo.

Sul discorso Inghilterra, se fai ora un referendum non ci sono molti dubbi sull'esito, e questo perché all'iniziale svalutazione della sterlina hai un sistema economico appeso ad un filo in relazione agli accordi che non si stanno trovando e che rischiano di mandare sul lastrico le imprese delle Gran Bretagna. Qui non si voterebbe per preferenza politica o di partito, ma per individuale interesse.

La GB sta soffrendo perché guidata da un governo di incapaci e in malafede che sta vergognosamente leccando il **** all'UE, cercando di salvargli la faccia quando potrebbero tranquillamente fregarsene di Bruxelles, della Commissione e delle loro pagliacciate. Ma che caspio cerca un accordo con la UE di zombi un paese che ha il più grande polo finanziario del mondo, rapporti privilegiati con USA ed ex-colonie (già solo India e Nigeria sono un mercato da più di un miliardo di abitanti), aziende leader di settore e ricchissime, alcuni dei primi atenei al mondo ed è persino produttore di materie prime (certo non è l'Arabia Saudita, ma è comunque qualcosa)?
E questa cosa la pensano anche quelli che sono per la "hard-brexit" tipo Johnson, che si è dimesso dall'esecutivo proprio per l'inadeguatezza vergognosa della May.

Tremonti operava in un contesto differente, dove tranne lui il resto era una certezza. Ora in italia, nonostante il governo abbia una maggioranza piena, i mercati e gli investitori stanno portando via i capitali (qualcosa come 200 miliardi in pochi mesi, roba mai vista) perché non sicuri del futuro. Se ora ci metti gli iniziali proclami dei 5 Stelle e della Lega, un ministro con una ricetta per uscire, hai lo spread alle stelle. Per ora siamo stati salvati da Draghi, come sa bene Salvini e invece ignora Di Maio, ma tra poco, quando alla Banca Centrale ci va un tedesco, la situazione peggiorerà parecchio per noi. Serve saper fare politica, saper entrare nei loro giochi, non fare un muro contro muro che la nostra economia non può sostenere.

No, Tremonti operava anche lui in un sistema di strozzinaggio da parte dei mercati, ma all'epoca l'Italia non aveva ancora finito di vendersi le chiappe all'UE (la pietra tombale è stata Lisbona) e non era ancora esplosa la recessione dalla quale l'eurozona risulta essere ancora l'unica economia a non essere tornata a livelli pre-crisi.
Il QE di Draghi è una roba da vomito e da sputargli in faccia; se davvero avesse avuto interesse a salvare i paesi dell'eurozona avrebbe dovuto fare una sola cosa: rendere la BCE garante del debito dei paesi dell'eurozona, trasformandola in una vera banca centrale.
 
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