Kessie, intervistato da Premium, ha affermato che ieri contro l'Arsneal il Milan ha pagato la poca esperienza in Europa. Secondo l'ivoriano, non si è trattato di un problema di condizione fisica ma di esperienza in quanto i giocatori in rosa abituati a giocare certe partite sono poche. Kessie inoltre ha affermato che la squadra ha capito la lezione ed ora è pronta a giocarsi al qualificazione a Londra, è ancora tutto aperto.
Giocherei la partita, paradossalmente, come se fosse 0-0 dopo l'andata. Wenger ha sorpreso per l'umiltà e prudenza dimostrata l'altra sera: specchio sul 433 del Milan, uomo sui tre davanti e sulle due mezzali rossonere, pressione persino di Ozil e Mkhitaryan sui nostri esterni difensivi. Partita di aggressione difensiva, recupero alto del pallone, fraseggio corto, azioni brevi e ficcanti per aprire in lungo ed in largo le due linee di centrocampo e difesa del Milan, generalmente molto strette. Ottima scelta, esiti mortiferi per Gattuso. A Londra, i Cannonieri cambieranno: un po' per il risultato dell'andata, un po' per il pubblico amico, abituato ad un gioco più corale e compassato, di possesso, alzeranno il baricentro e se la giocheranno di più. Allora, il Milan aspetti come con la Roma, si difenda con ordine, ed esca dal bunker con palloni puliti per i nostri avanti, Kessie, Bonaventura, Calabria. Magari un gol nel primo tempo sarebbe ideale, e vedere poi l'effetto che fa: giocheremmo a quel punto di difesa e di rimessa, la nostra dimensione ideale. Possiamo cadere, è un rischio innegabile, ma può darsi anche di no. Come hanno detto Bonucci e Romagnoli, non avendo più nulla da perdere, buttiamoci. In my own way.
