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Kessie sul Barcellona:”Voglio conoscere allenatore e calciatori, ho grande voglia di cominciare. Dovrò lavorare molto per avere una carriera come quella del mio idolo, Yaya Touré, che è stato un calciatore molto completo. Ho parlato con Ibrahimovic, sì, e mi ha detto che mi troverò bene. La mia posizione in campo la deciderà l'allenatore, io penso solo a lavorare".
"Al Barcellona non si può dire di no. Quando un allenatore come Xavi ti chiama è perché stai facendo bene il tuo lavoro. Ho parlato con lui, mi ha fatto capire che sarei stato importante nel suo progetto. In che posizione? La posizione in campo non è importante, decide Xavi, io penso solo a lavorare. La titolarità si guadagna in campo, lavorando, non fuori. Devo conquistare la fiducia dei miei compagni di squadra e del mio allenatore".
"Al Milan mi chiamano il 'presidente' perché un giorno a Milanello parcheggiai nel posto riservato al presidente. Mi dissero di cambiare posto, io risposi che a partire da quel giorno sarei stato io il presidente. E il soprannome è rimasto".
"Al Barcellona non si può dire di no. Quando un allenatore come Xavi ti chiama è perché stai facendo bene il tuo lavoro. Ho parlato con lui, mi ha fatto capire che sarei stato importante nel suo progetto. In che posizione? La posizione in campo non è importante, decide Xavi, io penso solo a lavorare. La titolarità si guadagna in campo, lavorando, non fuori. Devo conquistare la fiducia dei miei compagni di squadra e del mio allenatore".
"Al Milan mi chiamano il 'presidente' perché un giorno a Milanello parcheggiai nel posto riservato al presidente. Mi dissero di cambiare posto, io risposi che a partire da quel giorno sarei stato io il presidente. E il soprannome è rimasto".
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