Sul non arrivo di Keita concordo anche io da sempre, penso che ci servano di più persone di altro calibro.
Per correttezza però bisogna aggiungere che, nell'articolo a cui si fa riferimento pubblicato sul Corriere di oggi, non compare alcuna dichiarazione di questo tipo.
La considerazione sulla non competitività del Milan quale motivazione del rifiuto di Keita sono, letteralmente, due righe due, inserite nel mezzo di un articolo ben più ampio, dedicato esclusivamente a Keita e sembrano anche essere una considerazione di chi scrive, mentre le dichiarazioni di Calenda, stando sempre a quanto scritto sull'articolo, si limitano ad affermare che non c'è stato alcun problema di commissioni con Mirabelli.
Onestamente io non credo che, in questo caso, ci sia alcuna notizia e, dando a Cesare quel che è di Cesare, è più un nostro errore, più che del giornalista, andare a commentare due righe estrapolate dal contesto dell'articolo e trattarle come se fossero una "notizia" a se stante.
Credo che, se ci lamentiamo (e con ottime ragioni) della bassa qualità dell'informazione italiana, dovremmo poi anche cercare, per quanto ci è possibile ovviamente, di non incentivare eccessivamente la ricerca dello spunto polemico e/o della notizia/dichiarazione/evento che-cattura-i-clic perché , inevitabilmente, finiamo con l'andare a contribuire alla generazione di tutto quel "rumore" inutile in cui vanno a perdersi le discussioni e gli approfondimenti di qualità (e ce ne sono tanti).