Kallstrom un grande uomo

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Il giocatore svedese dello Spartak Mosca è stato sorpreso mentre abbracciava un bambino malato di 8 anni prima di Svezia - Germania dello scorso 15 Ottobre.

Il bambino soffre della Sindrome di Williams, la malattia che fa soffrire le persone di ansia e ipersensibilità al rumore.

Appena le squadre sono scese in campo il bambino che teneva la mano a Kallstrom ha iniziato a stare poco bene e il giocatore anzichè attenersi al solito rituale di statua immobile durante l'inno nazionale si è abbassato e ha aiutato il bambino a calmarsi.

Il padre del bambino ha ringraziato il giocatore scrivendo:
"Ti scrivo perchè non so se ti sei reso conto di quanto tu ci abbia aiutato. La tua attenzioni verso mio figlio lo hanno aiutato a vivere questa emozionante esperienza esattamente come chiunque altro: con orgoglio e facendolo sentire speciale. La tua decisione di aiutarlo in un momento di paura, abbassandoti e consolandolo ci ha trasmesso degli splendidi messaggi e ha fatto la differenza per nostro figlio trasformando un possibile fallimento in un successo."

Kallstrom ha dichiarato: "Sono felice che questo genitore abbia apprezzato ciò che ho fatto quando sono entrato in campo, ma la cosa maggiormente gratificante è che, nonostante il bambino fosse un po' nervoso nel tunnel, assieme siamo riusciti a compiere un'esperienza positiva. In una situazione come questa mi comporto più come vicino e genitore che come calciatore."

Prima di tutto Kallstrom si è dimostrato un grande uomo.
 

Jaqen

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Bravo, stupisce che a volte ci si stupisca di questi piccoli gesti che a me, per lo meno, sembrano ovvi...
 

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Bravo, ma in quanti non l'avrebbero fatto?

Purtroppo i calciatori vivono in un altro pianeta e nonostante la cosa sembri ovvia non credo che sia così scontata in un campo da calcio. Solitamente i bambini accompagnati sono poco seguiti nonostante stiano vivendo una grande emozione e nel caso specifico, in cui erano tutti potenzialmente a rischio crisi, l'unico degli 11 che si è abbassato è stato Kallstrom.

Notoriamente i calciatori sono più attenti ai loro capelli che a quello che succede intorno a loro, basti vedere l'inno della Champions di Real Madrid - Juve dove non sono riusciti nemmeno a far passare un gagliardetto contro il razzismo senza incasinarsi come dei mentecatti...
 

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Purtroppo i calciatori vivono in un altro pianeta e nonostante la cosa sembri ovvia non credo che sia così scontata in un campo da calcio. Solitamente i bambini accompagnati sono poco seguiti nonostante stiano vivendo una grande emozione e nel caso specifico, in cui erano tutti potenzialmente a rischio crisi, l'unico degli 11 che si è abbassato è stato Kallstrom.

Notoriamente i calciatori sono più attenti ai loro capelli che a quello che succede intorno a loro, basti vedere l'inno della Champions di Real Madrid - Juve dove non sono riusciti nemmeno a far passare un gagliardetto contro il razzismo senza incasinarsi come dei mentecatti...

e chi altri vuoi che si abbassasse? quel bambino era "affidato" a lui, è riuscito a farlo sentire a proprio agio in maniera egregia, scommetto che, se anche altri calciatori si fossero interessati, avrebbero ottenuto solo l'effetto contrario, sarebbero solo stati una calca di uomini sconosciuti e quindi avrebbero generato una situazione ben più a rischio.
 
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