Juve: rischio retrocessione. Procura al lavoro. Torna Marotta?

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CorSera: I controlli della Consob, l’inchiesta Prisma, la lente d’ingrandimento della procura federale, il contenzioso con la Uefa per la Superlega ma ora anche il rischio di esclusione dalle coppe per la violazione delle norme del fair play finanziario. Si salvi chi può. Non ha requie la Juventus dopo che l’inchiesta della procura di Torino ha già condotto alle dimissioni di Andrea Agnelli e alla richiesta di rinvio a giudizio per dodici indagati. In ultimo nella relazione finanziaria del club presentata martedì agli azionisti si paventa il rischio «di sanzioni, esclusione o limitazione all’accesso alle competizioni Uefa» facendo riferimento al contenzioso relativo alla Superlega.Non solo, però. Nella stessa relazione il club avverte che la Juve, addirittura, potrebbe «non essere in grado di partecipare alle competizioni nazionali e/o europee», qualora emergessero palesi violazioni del fair play finanziario.

Va ricordato infatti che la Juventus ha firmato con Nyon in agosto un settlement agreement sulla base di informazioni finanziarie presentate daibianconeri in relazione agli esercizi chiusi nel 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022. Grosso modo, lo stesso periodo su cui ha indagato la procura torinese. Va da sé che qualora la Uefa non riscontrasse corrispondenza fra i dati comunicati dalla Juve e quelli emersi nelcorso delle indagini il ventaglio di sanzioni sarebbe ampio, dall’ammenda all’esclusione dalle coppe.A livello italiano cosa rischia invece la Juventus? È bene ricordare che i bianconeri sono oggetto di inchiesta dal pool dei magistrati di Torino per aver truccato i bilanci con plusvalenze artificiali e per le due «manovre stipendi». Sul piano sportivo i torinesi sono già stati assolti in primo e secondo grado per le plusvalenze: il procuratore Chinè potrà ora riaprire l’inchiesta solo nel caso in cui emergano dalle intercettazioni fatti nuovi. Non è un caso perciò che in questi primigiorni la procura federale, nello studio delle diecimila pagine provenienti da Torino, stia concentrando l’attenzione proprio su questo tema: a Natale scadono infatti i termini per riaprire il processo (ha trenta giorni a disposizione dal momento della ricezione del fascicolo). Discorso diverso va affrontato per la manovra stipendi, ovvero la mossa secondo la quale il club avrebbe comunicato alla Borsa un taglio degli stipendi di 90 milioni quando il risparmio in realtà sarebbe stato di 22. La risposta va cercata nell’art 31 del codice di giustizia sportiva che prevede una gamma di sanzioni che va dalla semplice ammenda e inibizione dei dirigenti coinvolti alla penalizzazione di uno o più punti in classifica. Nel caso in cui il falso in bilancio sia stato determinante per l’iscrizione al campionato addirittura la retrocessione.

CorSport: adesso Elkann impone un repulisti. Salgono le quotazioni di Marotta, che potrebbe tornare. Si parla sempre di Del Piero e di un DS di nome. Al momento solo Allegri è blindato.
La cosa più sconvolgente è che questi disgraziati siano stati puniti solo qualche anno fa, ma sono ritornati più prepotenti di prima nel giro di meno di un decennio: che cosa si aspetta a estrometterli da tutto?
Bisogna fare come Eracle con l’Idra nella palude di Lerna: non basta tagliare le teste laterali, se non si decapita quella centrale; altrimenti, il problema viene solo procrastinato, ma mai risolto.
 

kipstar

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non lo so..... sono così assuefatto che non so che aspettarmi ormai.....ogni giorno viene dipinto uno scenario sempre più nero......ma questo mi fa solo pensare che può anche succedere che finisca tutto in una bolla di sapone.....
 

TheKombo

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non lo so..... sono così assuefatto che non so che aspettarmi ormai.....ogni giorno viene dipinto uno scenario sempre più nero......ma questo mi fa solo pensare che può anche succedere che finisca tutto in una bolla di sapone.....
Il rischio che si a una "bolla di sapone" a livello sportivo c'è perché i regolamenti fanno ridere, ma a livello penale la situazione è seria.
Io sottolineo solo una cosa per fare capire quanto il sistema sia malato e colluso, qui è palesata una vera e propria modalità da "associazione a delinquere", responsabilità sportive evidenti ed un sistema di rapporti/accordi loschi(eufemismo) tra società.....ma non ci sono leggi sportive chiare e pertinenti per colpire questi reati, di cosa ca.zo stiamo parlando?!
 
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CorSera: I controlli della Consob, l’inchiesta Prisma, la lente d’ingrandimento della procura federale, il contenzioso con la Uefa per la Superlega ma ora anche il rischio di esclusione dalle coppe per la violazione delle norme del fair play finanziario. Si salvi chi può. Non ha requie la Juventus dopo che l’inchiesta della procura di Torino ha già condotto alle dimissioni di Andrea Agnelli e alla richiesta di rinvio a giudizio per dodici indagati. In ultimo nella relazione finanziaria del club presentata martedì agli azionisti si paventa il rischio «di sanzioni, esclusione o limitazione all’accesso alle competizioni Uefa» facendo riferimento al contenzioso relativo alla Superlega.Non solo, però. Nella stessa relazione il club avverte che la Juve, addirittura, potrebbe «non essere in grado di partecipare alle competizioni nazionali e/o europee», qualora emergessero palesi violazioni del fair play finanziario.

Va ricordato infatti che la Juventus ha firmato con Nyon in agosto un settlement agreement sulla base di informazioni finanziarie presentate daibianconeri in relazione agli esercizi chiusi nel 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022. Grosso modo, lo stesso periodo su cui ha indagato la procura torinese. Va da sé che qualora la Uefa non riscontrasse corrispondenza fra i dati comunicati dalla Juve e quelli emersi nelcorso delle indagini il ventaglio di sanzioni sarebbe ampio, dall’ammenda all’esclusione dalle coppe.A livello italiano cosa rischia invece la Juventus? È bene ricordare che i bianconeri sono oggetto di inchiesta dal pool dei magistrati di Torino per aver truccato i bilanci con plusvalenze artificiali e per le due «manovre stipendi». Sul piano sportivo i torinesi sono già stati assolti in primo e secondo grado per le plusvalenze: il procuratore Chinè potrà ora riaprire l’inchiesta solo nel caso in cui emergano dalle intercettazioni fatti nuovi. Non è un caso perciò che in questi primigiorni la procura federale, nello studio delle diecimila pagine provenienti da Torino, stia concentrando l’attenzione proprio su questo tema: a Natale scadono infatti i termini per riaprire il processo (ha trenta giorni a disposizione dal momento della ricezione del fascicolo). Discorso diverso va affrontato per la manovra stipendi, ovvero la mossa secondo la quale il club avrebbe comunicato alla Borsa un taglio degli stipendi di 90 milioni quando il risparmio in realtà sarebbe stato di 22. La risposta va cercata nell’art 31 del codice di giustizia sportiva che prevede una gamma di sanzioni che va dalla semplice ammenda e inibizione dei dirigenti coinvolti alla penalizzazione di uno o più punti in classifica. Nel caso in cui il falso in bilancio sia stato determinante per l’iscrizione al campionato addirittura la retrocessione.

CorSport: adesso Elkann impone un repulisti. Salgono le quotazioni di Marotta, che potrebbe tornare. Si parla sempre di Del Piero e di un DS di nome. Al momento solo Allegri è blindato.
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Lorenzo 89

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Piu articoli leggo e piu rafforzo la mia convizione che finirà tutto a tarallucci e vino.
Col falso in bilancio e occulti artifici finanziari con altri club subalterni questi hanno preso i vari Higuain a 90 sacchi, Ronaldo a 100, De Ligt a 75, Vlahovic a 80 e compagnia mentre noi faticavamo a strappare Messias al Crotone. Per me è peggio di calciopoli e se finisce in una bolla di sapone troverò qualche altro hobby da seguire la domenica.
 
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Non provo rancore tanto verso la juve e nemmeno per i dirigenti e la proprietà che hanno architettato questo sistema quanto verso giornalisti, addetti ai lavori, commentatori , ecc ecc che il sistema lo hanno prima accolto, poi cresciuto, poi allattato, poi protetto e difeso.

Sono loro i veri nemici del calcio e degli italiani, sono loro che anzichè raccontare la verità hanno narrato un mondo parallelo inesistente. Occhio che pure la nazionale si è prestata a giochini poco limpidi per offrire visibilità alle bambole del sistema.
Gatti preferito a gabbia è solo l'ultimo scandalo.

Gli stessi che oggi stanno coprendo l'inter.
Quelli che raccontano il mercato che bolle in pentola.


Ah, se la juve non è idonea a partecipare al campionato l'inter è messa molto molto peggio.
L'aggravante della Juve è che è pure quotata in borsa.
 
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Se fate un giro sul forum dei ladri, ovviamente sono tutti innocenti :lol:
Come "farsopoli" (così la chiamano)... per loro è tutto dovuto, delinquere (termine generico perchè delinquono su più fronti) non è reato.
 
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CorSera: I controlli della Consob, l’inchiesta Prisma, la lente d’ingrandimento della procura federale, il contenzioso con la Uefa per la Superlega ma ora anche il rischio di esclusione dalle coppe per la violazione delle norme del fair play finanziario. Si salvi chi può. Non ha requie la Juventus dopo che l’inchiesta della procura di Torino ha già condotto alle dimissioni di Andrea Agnelli e alla richiesta di rinvio a giudizio per dodici indagati. In ultimo nella relazione finanziaria del club presentata martedì agli azionisti si paventa il rischio «di sanzioni, esclusione o limitazione all’accesso alle competizioni Uefa» facendo riferimento al contenzioso relativo alla Superlega.Non solo, però. Nella stessa relazione il club avverte che la Juve, addirittura, potrebbe «non essere in grado di partecipare alle competizioni nazionali e/o europee», qualora emergessero palesi violazioni del fair play finanziario.

Va ricordato infatti che la Juventus ha firmato con Nyon in agosto un settlement agreement sulla base di informazioni finanziarie presentate daibianconeri in relazione agli esercizi chiusi nel 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022. Grosso modo, lo stesso periodo su cui ha indagato la procura torinese. Va da sé che qualora la Uefa non riscontrasse corrispondenza fra i dati comunicati dalla Juve e quelli emersi nelcorso delle indagini il ventaglio di sanzioni sarebbe ampio, dall’ammenda all’esclusione dalle coppe.A livello italiano cosa rischia invece la Juventus? È bene ricordare che i bianconeri sono oggetto di inchiesta dal pool dei magistrati di Torino per aver truccato i bilanci con plusvalenze artificiali e per le due «manovre stipendi». Sul piano sportivo i torinesi sono già stati assolti in primo e secondo grado per le plusvalenze: il procuratore Chinè potrà ora riaprire l’inchiesta solo nel caso in cui emergano dalle intercettazioni fatti nuovi. Non è un caso perciò che in questi primigiorni la procura federale, nello studio delle diecimila pagine provenienti da Torino, stia concentrando l’attenzione proprio su questo tema: a Natale scadono infatti i termini per riaprire il processo (ha trenta giorni a disposizione dal momento della ricezione del fascicolo). Discorso diverso va affrontato per la manovra stipendi, ovvero la mossa secondo la quale il club avrebbe comunicato alla Borsa un taglio degli stipendi di 90 milioni quando il risparmio in realtà sarebbe stato di 22. La risposta va cercata nell’art 31 del codice di giustizia sportiva che prevede una gamma di sanzioni che va dalla semplice ammenda e inibizione dei dirigenti coinvolti alla penalizzazione di uno o più punti in classifica. Nel caso in cui il falso in bilancio sia stato determinante per l’iscrizione al campionato addirittura la retrocessione.

CorSport: adesso Elkann impone un repulisti. Salgono le quotazioni di Marotta, che potrebbe tornare. Si parla sempre di Del Piero e di un DS di nome. Al momento solo Allegri è blindato.
Se si volesse fare veramente giustizia e piazza pulita una volta per tutte, bisognerebbe farli ripartire dalla serie D come fece con il Parma.
 
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Va ricordato infatti che la Juventus ha firmato con Nyon in agosto un settlement agreement sulla base di informazioni finanziarie presentate daibianconeri in relazione agli esercizi chiusi nel 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022. Grosso modo, lo stesso periodo su cui ha indagato la procura torinese. Va da sé che qualora la Uefa non riscontrasse corrispondenza fra i dati comunicati dalla Juve e quelli emersi nelcorso delle indagini il ventaglio di sanzioni sarebbe ampio, dall’ammenda all’esclusione dalle coppe.A livello italiano cosa rischia invece la Juventus? È bene ricordare che i bianconeri sono oggetto di inchiesta dal pool dei magistrati di Torino per aver truccato i bilanci con plusvalenze artificiali e per le due «manovre stipendi». Sul piano sportivo i torinesi sono già stati assolti in primo e secondo grado per le plusvalenze: il procuratore Chinè potrà ora riaprire l’inchiesta solo nel caso in cui emergano dalle intercettazioni fatti nuovi. Non è un caso perciò che in questi primigiorni la procura federale, nello studio delle diecimila pagine provenienti da Torino, stia concentrando l’attenzione proprio su questo tema: a Natale scadono infatti i termini per riaprire il processo (ha trenta giorni a disposizione dal momento della ricezione del fascicolo). Discorso diverso va affrontato per la manovra stipendi, ovvero la mossa secondo la quale il club avrebbe comunicato alla Borsa un taglio degli stipendi di 90 milioni quando il risparmio in realtà sarebbe stato di 22. La risposta va cercata nell’art 31 del codice di giustizia sportiva che prevede una gamma di sanzioni che va dalla semplice ammenda e inibizione dei dirigenti coinvolti alla penalizzazione di uno o più punti in classifica. Nel caso in cui il falso in bilancio sia stato determinante per l’iscrizione al campionato addirittura la retrocessione.

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