mistergao
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Dopo le parole di Marotta, tutti quotidiano sportivi in edicola oggi concordano: è partito l'assalto della Juve a Gigio Donnarumma.
La Gazzetta in edicola riporta che Marotta, in pubblico, nega l'interesse per il portiere rossonero ma la lungimiranza bianconera ha messo nel mirino Gigio, per raccogliere l'eredità di Buffon. I bianconeri potrebbero approfittare del momento di standby in cui si trova il club rossonero. Donnarumma diventerà maggiorenne a febbraio ed in quel periodo inizierà la battaglia per il rinnovo. La nuova proprietà punterà al rinnovo in tempi brevi, ma cosa ne pensa Gigio? Potrebbe decidere di attendere per vedere cosa accade nel Milan e altrove. E c'è un fatto molto curioso: i contratti di Donnarumma (col Milan) e di Buffon (con la Juve) scadono nelle stesso periodo: giugno 2018. Ma qual è il valore di Donnarumma? Intorno ai 60 milioni di euro.
E dietro a tutto, ovviamente, c'è lo zampino di Mino Raiola il quale è molto titubante in merito al rinnovo col club rossonero. Galliani lo sa e nei giorni scorsi, a precisa domanda, ha alzato le mani. Donnarumma è milanista e, per ora, ha solo gratitudine verso il club che l'ha lanciato. Tra Fassone e Raiola, in passato, ai tempi dell'Inter, ci sono stati degli attriti che potrebbero tornare d'attualità per il rinnovo di Donnarumma. Quindi Mino, che vorrebbe per il suo assistito un trattamento economico all'altezza, mette le mani avanti. E le titubanze del manager ingolosiscono la Juve. I cinesi vorrebbero chiudere la questione rinnovi il prima possibile ed in via Aldo Rossi prevale la fiducia, anche perchè Gigio ha giurato fedeltà al Milan escludendo un tradimento con altri club italiani.
Questo sarà il primo grosso banco di prova per la nuova dirigenza: normalmente nel mondo del calcio i contratti con i big si rinnovano 2-3 anni prima della scadenza, cosa che con Donnarumma, per ovvi motivi, non è successa.
La cosa migliore sarebbe se la nuova dirigenza si muovesse nella seguente maniera:
- rinnovo a Donnarumma il prima possibile
- tentativo di separare il ragazzo da Raiola, il quale sarebbe bene che non mettesse piede a Milanello.
Piccola considerazione finale: guardata che Raiola, nel panorama dei procuratori mondiali, non è assolutamente il più potente o uno dei più potenti. Ce ne sono molti altri (Casal, Mendes, Joorabchian) più pesanti di lui. Fare fuori uno così non dovrebbe poi essere molto difficile per una dirigenza seria.