Jovic: rinnovo vicino. Re dei gol dalla panchina, in A. Ibra lo blinda.

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Come riportato dalla GDS in edicola, Jovic è il re dei gol dalla panchina in Serie A. Il serbo ne ha segnati 4. Nessuno ha fatto meglio. In totale, sono 7 in 19 partite, alla media di un’esultanza ogni 103 minuti. Il Milan pensa al rinnovo di contratto. Il club ha la possibilità di rinnovare il suo contratto, in scadenza a fine giugno, per un altro anno... e lo stesso potrà fare alla fine delle stagioni 2024-25 e 2025-26. Il Milan e l’agente di Jovic parleranno di questo e altro. I contatti non sono ancora entrati nel vivo ma presto si aprirà un tavolo. Luka, gol dopo gol, potrebbe chiedere un ritocco dell’ingaggio e il Milan, consapevole di avere contribuito alla sua rinascita, potrebbe chiedergli un sacrificio. Soprattutto, insieme discuteranno se passare a un contratto più classico, senza quel rinnovo annuale inusuale. I prossimi mesi diranno: è improbabile che questa storia si trascini fino a fine giugno. Jovic ha qualcosa di Tomasson e Pazzini, per caratteristiche ricorda Borgonovo anche se il gol di Frosinone, con quella scivolata istintiva, ha riportato agli anni Novanta: Papin.

CorSera: Ibra vuole blindare Jovic, che è arrivato a quota 7 centri, uno ogni 103’. È il nuovo Massaro: entra dalla panchina e la butta dentro. Accolto l’ultimo giorno di mercato come oggetto misterioso, prematuramente bollato come flop, oggi è l’uomo in più dell’attacco. Si è preso la sua rivincita. Il suo contratto scade a giugno, ma il Milan, che vanta un’opzione fino al 2027, lo vuole blindare. Ibra, uno che di bomber se ne intende, stravede per lui.

Tuttosport: cinquantuno secondi per ribadire la trasformazione in eccellente “9” di scorta cominciata a dicembre. Da due mesi il Milan ha scoperto Luka Jovic. Un giocatore che fino a Milan-Fiorentina del 25 novembre aveva indossato i panni dell’Ufo, di attaccante preso all’ultimo giorno di mercato perché sfumate le principali alternative e destinato a una stagione da comprimario con finale già scritto: l’addio. Invece quel finale Jovic lo sta disegnando in maniera opposta. In fondo era quello su cui aveva scommesso il Milan ingaggiando a titolo gratuito e definitivo dalla Fiorentina, facendogli firmare un contratto di una sola stagione da 1.3 milioni con un’opzione unilaterale in proprio favore. Come a dire: se fai bene, ti prolunghiamo il contratto di altri due anni. Fino a novembre l’addio era scontato, anzi, si parlava di possibile addio a gennaio col Milan che avrebbe preso a inizio 2024 un nuovo attaccante. Poi Jovic però ha iniziato a segnare e, da subentrante, non si è più fermato. Il gol realizzato al primo pallone toccato a Frosinone sabato sera è stato il quarto entrando dalla panchina nel suo campionato, il quinto in Serie A nelle ultime sette partite, il settimo in stagione a farne il secondo bomber del Milan alla pari di Pulisic, dietro ai 12 di Giroud. Un rendimento in crescendo con reti mai banali e con una mira da cecchino: 8 tiri in campionato, 8 tiri nello specchio e 5 gol. Leao dovrebbe andare a ripetizione da lui. E se non fosse arrivata la gemma di tacco di Muriel a Bergamo, tutti le quattro reti di Jovic dalla panchina avrebbero fruttato punti: contro l’Atalanta aveva segnato il momentaneo 2-2 (poi arrivò il suddetto ko per “colpa” del colombiano); a Salerno aveva evitato la sconfitta realizzando il 2-2; quindi un altro 2-2 il 20 gennaio a Udine, prima del 3-2 vincente di Okafor; infine la zampata a Frosinone. E adesso le possibilità che il Milan attivi l’opzione per rinnovare il contratto di Jovic sono altissime.

In un certo senso, sarebbe sorprendente se il Milan non prolungasse l'accordo, perdendo l’attaccante a zero. Per questo è ormai scontato il rinnovo. In questo modo il club rossonero farebbe suo Jovic e potrebbe poi decidere cosa fare col suo cartellino. Già, perché il rinnovo potrebbe non significare in automatico una permanenza e non per forza una sua cessione sarebbe da leggere in maniera negativa. Come noto, il Milan in estate acquisterà una nuova punta: Zirkzee del Bologna e Sesko del Lipsia sono i due principali obiettivi, entrambi cari, ma assai graditi (fra le altre opzioni, Gimenez del Feyenoord a David del Lille). Quello che ancora non è sicuro, oltre al nome del futuro acquisto, è il futuro di Giroud, pure lui in scadenza. Il francese sta segnando tanto, ma a fine settembre compirà 38 anni. Se Giroud aprisse al rinnovo - l'alternativa è dire addio al calcio ad alti livelli e volare negli Stati Uniti -, il Milan difficilmente glielo negherebbe. A quel punto, col nuovo acquisto, ci sarebbero tre centravanti e Jovic, reduce da una buona seconda metà di annata, potrebbe diventare un uomo mercato, permettendo al Milan di iscrivere e bilancio pure una plusvalenza. Ma questi sono ragionamenti che verranno fatti più avanti, la (quasi) certezza di oggi è il probabilmente prolungamento di Jovic fino al 2026.


CorSport: Il contratto di Jovic prevede un rinnovo automatico, che il club può esercitare entro la fine di questa stagione, e ad oggi l’orientamento sarebbe proprio questo. Se inizialmente l’ex Fiorentina aveva suscitato tanto scetticismo, specialmente per la condizione fisica con cui si era presentato a Milanello, ora invece ha ribaltato gli scenari ed è diventato un giocatore fondamentale per le strategie dell’attacco di Stefano Pioli. La permanenza di Jovic potrebbe cambiare qualche scenario per il prossimo mercato rossonero che dovrà concentrarsi molto nel rinnovamento del reparto offensivo

--) Leao: estate bollente. C'è il PSG. L'offerta.

--) Giroud: il futuro lo deciderà lui.

—) Milan: tutte le news del 5 febbraio 2024. Riepilogo.
 

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Come riportato dalla GDS in edicola, Jovic è il re dei gol dalla panchina in Serie A. Il serbo ne ha segnati 4. Nessuno ha fatto meglio. In totale, sono 7 in 19 partite, alla media di un’esultanza ogni 103 minuti. Il Milan pensa al rinnovo di contratto. Il club ha la possibilità di rinnovare il suo contratto, in scadenza a fine giugno, per un altro anno... e lo stesso potrà fare alla fine delle stagioni 2024-25 e 2025-26. Il Milan e l’agente di Jovic parleranno di questo e altro. I contatti non sono ancora entrati nel vivo ma presto si aprirà un tavolo. Luka, gol dopo gol, potrebbe chiedere un ritocco dell’ingaggio e il Milan, consapevole di avere contribuito alla sua rinascita, potrebbe chiedergli un sacrificio. Soprattutto, insieme discuteranno se passare a un contratto più classico, senza quel rinnovo annuale inusuale. I prossimi mesi diranno: è improbabile che questa storia si trascini fino a fine giugno. Jovic ha qualcosa di Tomasson e Pazzini, per caratteristiche ricorda Borgonovo anche se il gol di Frosinone, con quella scivolata istintiva, ha riportato agli anni Novanta: Papin.

Tuttosport: cinquantuno secondi per ribadire la trasformazione in eccellente “9” di scorta cominciata a dicembre. Da due mesi il Milan ha scoperto Luka Jovic. Un giocatore che fino a Milan-Fiorentina del 25 novembre aveva indossato i panni dell’Ufo, di attaccante preso all’ultimo giorno di mercato perché sfumate le principali alternative e destinato a una stagione da comprimario con finale già scritto: l’addio. Invece quel finale Jovic lo sta disegnando in maniera opposta. In fondo era quello su cui aveva scommesso il Milan ingaggiando a titolo gratuito e definitivo dalla Fiorentina, facendogli firmare un contratto di una sola stagione da 1.3 milioni con un’opzione unilaterale in proprio favore. Come a dire: se fai bene, ti prolunghiamo il contratto di altri due anni. Fino a novembre l’addio era scontato, anzi, si parlava di possibile addio a gennaio col Milan che avrebbe preso a inizio 2024 un nuovo attaccante. Poi Jovic però ha iniziato a segnare e, da subentrante, non si è più fermato. Il gol realizzato al primo pallone toccato a Frosinone sabato sera è stato il quarto entrando dalla panchina nel suo campionato, il quinto in Serie A nelle ultime sette partite, il settimo in stagione a farne il secondo bomber del Milan alla pari di Pulisic, dietro ai 12 di Giroud. Un rendimento in crescendo con reti mai banali e con una mira da cecchino: 8 tiri in campionato, 8 tiri nello specchio e 5 gol. Leao dovrebbe andare a ripetizione da lui. E se non fosse arrivata la gemma di tacco di Muriel a Bergamo, tutti le quattro reti di Jovic dalla panchina avrebbero fruttato punti: contro l’Atalanta aveva segnato il momentaneo 2-2 (poi arrivò il suddetto ko per “colpa” del colombiano); a Salerno aveva evitato la sconfitta realizzando il 2-2; quindi un altro 2-2 il 20 gennaio a Udine, prima del 3-2 vincente di Okafor; infine la zampata a Frosinone. E adesso le possibilità che il Milan attivi l’opzione per rinnovare il contratto di Jovic sono altissime.

In un certo senso, sarebbe sorprendente se il Milan non prolungasse l'accordo, perdendo l’attaccante a zero. Per questo è ormai scontato il rinnovo. In questo modo il club rossonero farebbe suo Jovic e potrebbe poi decidere cosa fare col suo cartellino. Già, perché il rinnovo potrebbe non significare in automatico una permanenza e non per forza una sua cessione sarebbe da leggere in maniera negativa. Come noto, il Milan in estate acquisterà una nuova punta: Zirkzee del Bologna e Sesko del Lipsia sono i due principali obiettivi, entrambi cari, ma assai graditi (fra le altre opzioni, Gimenez del Feyenoord a David del Lille). Quello che ancora non è sicuro, oltre al nome del futuro acquisto, è il futuro di Giroud, pure lui in scadenza. Il francese sta segnando tanto, ma a fine settembre compirà 38 anni. Se Giroud aprisse al rinnovo - l'alternativa è dire addio al calcio ad alti livelli e volare negli Stati Uniti -, il Milan difficilmente glielo negherebbe. A quel punto, col nuovo acquisto, ci sarebbero tre centravanti e Jovic, reduce da una buona seconda metà di annata, potrebbe diventare un uomo mercato, permettendo al Milan di iscrivere e bilancio pure una plusvalenza. Ma questi sono ragionamenti che verranno fatti più avanti, la (quasi) certezza di oggi è il probabilmente prolungamento di Jovic fino al 2026.

 

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Tuttosport: cinquantuno secondi per ribadire la trasformazione in eccellente “9” di scorta cominciata a dicembre. Da due mesi il Milan ha scoperto Luka Jovic. Un giocatore che fino a Milan-Fiorentina del 25 novembre aveva indossato i panni dell’Ufo, di attaccante preso all’ultimo giorno di mercato perché sfumate le principali alternative e destinato a una stagione da comprimario con finale già scritto: l’addio. Invece quel finale Jovic lo sta disegnando in maniera opposta. In fondo era quello su cui aveva scommesso il Milan ingaggiando a titolo gratuito e definitivo dalla Fiorentina, facendogli firmare un contratto di una sola stagione da 1.3 milioni con un’opzione unilaterale in proprio favore. Come a dire: se fai bene, ti prolunghiamo il contratto di altri due anni. Fino a novembre l’addio era scontato, anzi, si parlava di possibile addio a gennaio col Milan che avrebbe preso a inizio 2024 un nuovo attaccante. Poi Jovic però ha iniziato a segnare e, da subentrante, non si è più fermato. Il gol realizzato al primo pallone toccato a Frosinone sabato sera è stato il quarto entrando dalla panchina nel suo campionato, il quinto in Serie A nelle ultime sette partite, il settimo in stagione a farne il secondo bomber del Milan alla pari di Pulisic, dietro ai 12 di Giroud. Un rendimento in crescendo con reti mai banali e con una mira da cecchino: 8 tiri in campionato, 8 tiri nello specchio e 5 gol. Leao dovrebbe andare a ripetizione da lui. E se non fosse arrivata la gemma di tacco di Muriel a Bergamo, tutti le quattro reti di Jovic dalla panchina avrebbero fruttato punti: contro l’Atalanta aveva segnato il momentaneo 2-2 (poi arrivò il suddetto ko per “colpa” del colombiano); a Salerno aveva evitato la sconfitta realizzando il 2-2; quindi un altro 2-2 il 20 gennaio a Udine, prima del 3-2 vincente di Okafor; infine la zampata a Frosinone. E adesso le possibilità che il Milan attivi l’opzione per rinnovare il contratto di Jovic sono altissime.

In un certo senso, sarebbe sorprendente se il Milan non prolungasse l'accordo, perdendo l’attaccante a zero. Per questo è ormai scontato il rinnovo. In questo modo il club rossonero farebbe suo Jovic e potrebbe poi decidere cosa fare col suo cartellino. Già, perché il rinnovo potrebbe non significare in automatico una permanenza e non per forza una sua cessione sarebbe da leggere in maniera negativa. Come noto, il Milan in estate acquisterà una nuova punta: Zirkzee del Bologna e Sesko del Lipsia sono i due principali obiettivi, entrambi cari, ma assai graditi (fra le altre opzioni, Gimenez del Feyenoord a David del Lille). Quello che ancora non è sicuro, oltre al nome del futuro acquisto, è il futuro di Giroud, pure lui in scadenza. Il francese sta segnando tanto, ma a fine settembre compirà 38 anni. Se Giroud aprisse al rinnovo - l'alternativa è dire addio al calcio ad alti livelli e volare negli Stati Uniti -, il Milan difficilmente glielo negherebbe. A quel punto, col nuovo acquisto, ci sarebbero tre centravanti e Jovic, reduce da una buona seconda metà di annata, potrebbe diventare un uomo mercato, permettendo al Milan di iscrivere e bilancio pure una plusvalenza. Ma questi sono ragionamenti che verranno fatti più avanti, la (quasi) certezza di oggi è il probabilmente prolungamento di Jovic fino al 2026.

CorSport: Il contratto di Jovic prevede un rinnovo automatico, che il club può esercitare entro la fine di questa stagione, e ad oggi l’orientamento sarebbe proprio questo. Se inizialmente l’ex Fiorentina aveva suscitato tanto scetticismo, specialmente per la condizione fisica con cui si era presentato a Milanello, ora invece ha ribaltato gli scenari ed è diventato un giocatore fondamentale per le strategie dell’attacco di Stefano Pioli. La permanenza di Jovic potrebbe cambiare qualche scenario per il prossimo mercato rossonero che dovrà concentrarsi molto nel rinnovamento del reparto offensivo

 

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Tuttosport: cinquantuno secondi per ribadire la trasformazione in eccellente “9” di scorta cominciata a dicembre. Da due mesi il Milan ha scoperto Luka Jovic. Un giocatore che fino a Milan-Fiorentina del 25 novembre aveva indossato i panni dell’Ufo, di attaccante preso all’ultimo giorno di mercato perché sfumate le principali alternative e destinato a una stagione da comprimario con finale già scritto: l’addio. Invece quel finale Jovic lo sta disegnando in maniera opposta. In fondo era quello su cui aveva scommesso il Milan ingaggiando a titolo gratuito e definitivo dalla Fiorentina, facendogli firmare un contratto di una sola stagione da 1.3 milioni con un’opzione unilaterale in proprio favore. Come a dire: se fai bene, ti prolunghiamo il contratto di altri due anni. Fino a novembre l’addio era scontato, anzi, si parlava di possibile addio a gennaio col Milan che avrebbe preso a inizio 2024 un nuovo attaccante. Poi Jovic però ha iniziato a segnare e, da subentrante, non si è più fermato. Il gol realizzato al primo pallone toccato a Frosinone sabato sera è stato il quarto entrando dalla panchina nel suo campionato, il quinto in Serie A nelle ultime sette partite, il settimo in stagione a farne il secondo bomber del Milan alla pari di Pulisic, dietro ai 12 di Giroud. Un rendimento in crescendo con reti mai banali e con una mira da cecchino: 8 tiri in campionato, 8 tiri nello specchio e 5 gol. Leao dovrebbe andare a ripetizione da lui. E se non fosse arrivata la gemma di tacco di Muriel a Bergamo, tutti le quattro reti di Jovic dalla panchina avrebbero fruttato punti: contro l’Atalanta aveva segnato il momentaneo 2-2 (poi arrivò il suddetto ko per “colpa” del colombiano); a Salerno aveva evitato la sconfitta realizzando il 2-2; quindi un altro 2-2 il 20 gennaio a Udine, prima del 3-2 vincente di Okafor; infine la zampata a Frosinone. E adesso le possibilità che il Milan attivi l’opzione per rinnovare il contratto di Jovic sono altissime.

In un certo senso, sarebbe sorprendente se il Milan non prolungasse l'accordo, perdendo l’attaccante a zero. Per questo è ormai scontato il rinnovo. In questo modo il club rossonero farebbe suo Jovic e potrebbe poi decidere cosa fare col suo cartellino. Già, perché il rinnovo potrebbe non significare in automatico una permanenza e non per forza una sua cessione sarebbe da leggere in maniera negativa. Come noto, il Milan in estate acquisterà una nuova punta: Zirkzee del Bologna e Sesko del Lipsia sono i due principali obiettivi, entrambi cari, ma assai graditi (fra le altre opzioni, Gimenez del Feyenoord a David del Lille). Quello che ancora non è sicuro, oltre al nome del futuro acquisto, è il futuro di Giroud, pure lui in scadenza. Il francese sta segnando tanto, ma a fine settembre compirà 38 anni. Se Giroud aprisse al rinnovo - l'alternativa è dire addio al calcio ad alti livelli e volare negli Stati Uniti -, il Milan difficilmente glielo negherebbe. A quel punto, col nuovo acquisto, ci sarebbero tre centravanti e Jovic, reduce da una buona seconda metà di annata, potrebbe diventare un uomo mercato, permettendo al Milan di iscrivere e bilancio pure una plusvalenza. Ma questi sono ragionamenti che verranno fatti più avanti, la (quasi) certezza di oggi è il probabilmente prolungamento di Jovic fino al 2026.


CorSport: Il contratto di Jovic prevede un rinnovo automatico, che il club può esercitare entro la fine di questa stagione, e ad oggi l’orientamento sarebbe proprio questo. Se inizialmente l’ex Fiorentina aveva suscitato tanto scetticismo, specialmente per la condizione fisica con cui si era presentato a Milanello, ora invece ha ribaltato gli scenari ed è diventato un giocatore fondamentale per le strategie dell’attacco di Stefano Pioli. La permanenza di Jovic potrebbe cambiare qualche scenario per il prossimo mercato rossonero che dovrà concentrarsi molto nel rinnovamento del reparto offensivo

--) Leao: estate bollente. C'è il PSG. L'offerta.

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CorSera: Ibra vuole blindare Jovic, che è arrivato a quota 7 centri, uno ogni 103’. È il nuovo Massaro: entra dalla panchina e la butta dentro. Accolto l’ultimo giorno di mercato come oggetto misterioso, prematuramente bollato come flop, oggi è l’uomo in più dell’attacco. Si è preso la sua rivincita. Il suo contratto scade a giugno, ma il Milan, che vanta un’opzione fino al 2027, lo vuole blindare. Ibra, uno che di bomber se ne intende, stravede per lui.


 

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CorSera: Ibra vuole blindare Jovic, che è arrivato a quota 7 centri, uno ogni 103’. È il nuovo Massaro: entra dalla panchina e la butta dentro. Accolto l’ultimo giorno di mercato come oggetto misterioso, prematuramente bollato come flop, oggi è l’uomo in più dell’attacco. Si è preso la sua rivincita. Il suo contratto scade a giugno, ma il Milan, che vanta un’opzione fino al 2027, lo vuole blindare. Ibra, uno che di bomber se ne intende, stravede per lui.

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In un certo senso, sarebbe sorprendente se il Milan non prolungasse l'accordo, perdendo l’attaccante a zero. Per questo è ormai scontato il rinnovo. In questo modo il club rossonero farebbe suo Jovic e potrebbe poi decidere cosa fare col suo cartellino. Già, perché il rinnovo potrebbe non significare in automatico una permanenza e non per forza una sua cessione sarebbe da leggere in maniera negativa. Come noto, il Milan in estate acquisterà una nuova punta: Zirkzee del Bologna e Sesko del Lipsia sono i due principali obiettivi, entrambi cari, ma assai graditi (fra le altre opzioni, Gimenez del Feyenoord a David del Lille). Quello che ancora non è sicuro, oltre al nome del futuro acquisto, è il futuro di Giroud, pure lui in scadenza. Il francese sta segnando tanto, ma a fine settembre compirà 38 anni. Se Giroud aprisse al rinnovo - l'alternativa è dire addio al calcio ad alti livelli e volare negli Stati Uniti -, il Milan difficilmente glielo negherebbe. A quel punto, col nuovo acquisto, ci sarebbero tre centravanti e Jovic, reduce da una buona seconda metà di annata, potrebbe diventare un uomo mercato, permettendo al Milan di iscrivere e bilancio pure una plusvalenza. Ma questi sono ragionamenti che verranno fatti più avanti, la (quasi) certezza di oggi è il probabilmente prolungamento di Jovic fino al 2026.


CorSport: Il contratto di Jovic prevede un rinnovo automatico, che il club può esercitare entro la fine di questa stagione, e ad oggi l’orientamento sarebbe proprio questo. Se inizialmente l’ex Fiorentina aveva suscitato tanto scetticismo, specialmente per la condizione fisica con cui si era presentato a Milanello, ora invece ha ribaltato gli scenari ed è diventato un giocatore fondamentale per le strategie dell’attacco di Stefano Pioli. La permanenza di Jovic potrebbe cambiare qualche scenario per il prossimo mercato rossonero che dovrà concentrarsi molto nel rinnovamento del reparto offensivo

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Se è vera la storia del rinnovo annuale a discrezione del Milan, lo farei serenamente. Al massimo si sprecano risorse per un anno
 

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CorSera: Ibra vuole blindare Jovic, che è arrivato a quota 7 centri, uno ogni 103’. È il nuovo Massaro: entra dalla panchina e la butta dentro. Accolto l’ultimo giorno di mercato come oggetto misterioso, prematuramente bollato come flop, oggi è l’uomo in più dell’attacco. Si è preso la sua rivincita. Il suo contratto scade a giugno, ma il Milan, che vanta un’opzione fino al 2027, lo vuole blindare. Ibra, uno che di bomber se ne intende, stravede per lui.

Tuttosport: cinquantuno secondi per ribadire la trasformazione in eccellente “9” di scorta cominciata a dicembre. Da due mesi il Milan ha scoperto Luka Jovic. Un giocatore che fino a Milan-Fiorentina del 25 novembre aveva indossato i panni dell’Ufo, di attaccante preso all’ultimo giorno di mercato perché sfumate le principali alternative e destinato a una stagione da comprimario con finale già scritto: l’addio. Invece quel finale Jovic lo sta disegnando in maniera opposta. In fondo era quello su cui aveva scommesso il Milan ingaggiando a titolo gratuito e definitivo dalla Fiorentina, facendogli firmare un contratto di una sola stagione da 1.3 milioni con un’opzione unilaterale in proprio favore. Come a dire: se fai bene, ti prolunghiamo il contratto di altri due anni. Fino a novembre l’addio era scontato, anzi, si parlava di possibile addio a gennaio col Milan che avrebbe preso a inizio 2024 un nuovo attaccante. Poi Jovic però ha iniziato a segnare e, da subentrante, non si è più fermato. Il gol realizzato al primo pallone toccato a Frosinone sabato sera è stato il quarto entrando dalla panchina nel suo campionato, il quinto in Serie A nelle ultime sette partite, il settimo in stagione a farne il secondo bomber del Milan alla pari di Pulisic, dietro ai 12 di Giroud. Un rendimento in crescendo con reti mai banali e con una mira da cecchino: 8 tiri in campionato, 8 tiri nello specchio e 5 gol. Leao dovrebbe andare a ripetizione da lui. E se non fosse arrivata la gemma di tacco di Muriel a Bergamo, tutti le quattro reti di Jovic dalla panchina avrebbero fruttato punti: contro l’Atalanta aveva segnato il momentaneo 2-2 (poi arrivò il suddetto ko per “colpa” del colombiano); a Salerno aveva evitato la sconfitta realizzando il 2-2; quindi un altro 2-2 il 20 gennaio a Udine, prima del 3-2 vincente di Okafor; infine la zampata a Frosinone. E adesso le possibilità che il Milan attivi l’opzione per rinnovare il contratto di Jovic sono altissime.

In un certo senso, sarebbe sorprendente se il Milan non prolungasse l'accordo, perdendo l’attaccante a zero. Per questo è ormai scontato il rinnovo. In questo modo il club rossonero farebbe suo Jovic e potrebbe poi decidere cosa fare col suo cartellino. Già, perché il rinnovo potrebbe non significare in automatico una permanenza e non per forza una sua cessione sarebbe da leggere in maniera negativa. Come noto, il Milan in estate acquisterà una nuova punta: Zirkzee del Bologna e Sesko del Lipsia sono i due principali obiettivi, entrambi cari, ma assai graditi (fra le altre opzioni, Gimenez del Feyenoord a David del Lille). Quello che ancora non è sicuro, oltre al nome del futuro acquisto, è il futuro di Giroud, pure lui in scadenza. Il francese sta segnando tanto, ma a fine settembre compirà 38 anni. Se Giroud aprisse al rinnovo - l'alternativa è dire addio al calcio ad alti livelli e volare negli Stati Uniti -, il Milan difficilmente glielo negherebbe. A quel punto, col nuovo acquisto, ci sarebbero tre centravanti e Jovic, reduce da una buona seconda metà di annata, potrebbe diventare un uomo mercato, permettendo al Milan di iscrivere e bilancio pure una plusvalenza. Ma questi sono ragionamenti che verranno fatti più avanti, la (quasi) certezza di oggi è il probabilmente prolungamento di Jovic fino al 2026.


CorSport: Il contratto di Jovic prevede un rinnovo automatico, che il club può esercitare entro la fine di questa stagione, e ad oggi l’orientamento sarebbe proprio questo. Se inizialmente l’ex Fiorentina aveva suscitato tanto scetticismo, specialmente per la condizione fisica con cui si era presentato a Milanello, ora invece ha ribaltato gli scenari ed è diventato un giocatore fondamentale per le strategie dell’attacco di Stefano Pioli. La permanenza di Jovic potrebbe cambiare qualche scenario per il prossimo mercato rossonero che dovrà concentrarsi molto nel rinnovamento del reparto offensivo

--) Leao: estate bollente. C'è il PSG. L'offerta.

--) Giroud: il futuro lo deciderà lui.

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Milan: tutte le news del 5 febbraio 2024. Riepilogo.
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Se è vera la storia del rinnovo annuale a discrezione del Milan, lo farei serenamente. Al massimo si sprecano risorse per un anno
Addirittura fino al 2027.
Siamo stati bravi qui dai, praticamente a costo 0.
Jovic non è mai stato un brocco, non ha semplicemente trovato l'ambiente giusto.
 

Gunnar67

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Anche a me Jovic ha impressionato, ma in negativo, la sera di Milan-Atalanta di coppa Italia. Troppo comodo entrare in corsa, con avversari stanchi, magari da seconda punta accanto a Giroud, in un clima da far west, e piazzare qualche zampata vincente. Altro conto invece partire titolare, contro centrali che ti conoscono, da punta unica come da piolesca religione. In questi casi non é all'altezza. Allora, a meno che non vogliano avere 3 centravanti in rosa, mi sembra logico pensare che il prossimo anno dovremmo avere uno nuovo (molto forte) titolare e Giroud pronto a subentrare. Poi se vogliamo metterci anche Jovic... A meno che non abbiano giá deciso di siringare Giroud, tutto é possibile con questa banda di dilettanti.
 
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