Mi dispiace, ma i distinguo non valgono più, perché i fatti non ammettono più certe considerazioni o certi "se, forse, magari, però".
Ibra e Kjaer ci sono, il massimo della spesa quest'anno è stato 5 milioni (a parte l'operazione Tonali), il monte stipendi è crollato, le cessioni sono state capolavori, la squadra è prima. Non esistono realtà parallele.
La distinzione tra Galliani, Mirabelli e Leonardo interessa zero, ognuno si faccia la propria idea.
Il punto è che quegli acquisti sproporzionati, che ottusamente i tifosi danno per sottintesi come acquisti "da Milan", hanno accomunato le tre gestioni e ci hanno portato non solo ai danni che sappiamo nei conti, ma pure a risultati assenti in campo.
Pensare che l'unico modo per sbolognare Bonucci fosse prendersi quel contratto delirante di Higuain è un'aggravante, non certo qualcosa che fa passare Elliott come costretto a salvare i danni di chi c'era prima.
E far passare Paquetà e Piatek come una piccola parentesi all'interno della taccagneria globale è miope, perché 75 milioni di cartellino spesi in quel modo sono agghiaccianti persino se non si fossero rivelati due bidoni.
La cosa grave è un'altra caso mai: per virus e crisi globale, il nostro rinnovamento non può dirsi completo perché i conti piangono ancora più di prima, paradossalmente e nonostante tutto.
E questo vuol dire che bisogna auspicare che Elliott sia ancora più stringente nei parametri e che Paolo sia ancora più bravo nel trovare i giocatori, perché le disponibilità sono nulle come ovvio che sia.
Il tutto in attesa di questo presunto accordo con la Uefa, con la quale non so come usciremo.
E quindi il primo posto da un lato alimenta la voglia e la passione di rinforzare la squadra, ma dall'altro ci impone di volare ancora più bassi.
A me questo rende ancora più eccitante il primo posto e quello che stiamo facendo. Ad altri rende ancora più focosa la polemica ottusa contro Elliott e Gazidis.
Ad ognuno il proprio modo di fare il tifo![]()
Sei tu che hai detto che ti scoccia sentire parlare di Elliott tirchio ed hai accostato Gazidis a Maldini che invece non c'entra nulla. Quindi il primo a fare distinguo sei stato tu. Il Milan è primo solo perché Maldini ha fatto l'esatto opposto di quello che volevano Gazidis e Singer e perché è riuscito, grazie alla sua esperienza, a strappare ottimi giocatori a prezzi ridicoli, ed a vendere giocatori che son stati flop generando persino plusvalenze clamorose.
Che c'entra Gazidis in tutto ciò? Fosse per lui oggi ci sarebbe Rangnick e Maldini e Ibra sarebbero fuori. Magari sarebbe andata meglio, questo, per onestà intellettuale, non lo posso escludere. Ma di sicuro il Milan attuale non è quello che volevano Gazidis e Singer, quindi non capisco perché elogiare un AD che non ha nessun merito per il bel campionato che stiamo facendo. Le idee di Gazidis vanno perciò tenute ben separate dall'operato di Paolo e degli altri che lo affiancano, ma siamo ampiamente off topic, ne parleremo in qualche altra occasione..