Mi piace perché gioca con umiltà. Al contrario di un Diaz che vuole strafare perché deve dimostrare che è forte, lui sa di avere mezzi importanti, ma li mette a disposizione della squadra e non di se stesso come lo spagnolo.
Uno viene da una squadra che non ha neanche mai vinto uno scudetto in norvegia e l'altro dal City prima e poi Real. Hauge sapeva che lo seguivamo, aveva una sola occasione per convincerci e l'ha sfruttata al meglio, quella che poteva essere forse la sola grande occasione della sua carriera. Hauge sa che deve sacrificarsi e dare tutto, l'ha capito ancora prima di essere preso da noi. Diaz invece sa che già con qualche gol con la nostra maglia, male che vada qualche buona squadra la trova di sicuro, come tanti ex canterani di Real e Barça.