La risposta immunitaria dell'organismo è del tutto particolare ed a volte anche imprevedibile. Così come imprevedibili sono le mutazioni dei virus.
Chi ha contratto l'influenza suina ad esempio, è risultato immune ad alcuni ceppi influenzali che non c'entravano nulla con l'influenza suina.
Chi contrae l'influenza stagionale può, nello stesso anno, prendere l'influenza anche 3/4 volte, perché non circola solo un ceppo virale, ma anche sue varianti (ecco perché si deve rifare il vaccino ogni anno, che copre solo i più diffusi ceppi). La risposta immunitaria vale statisticamente solo per lo stesso identico virus, non la sua specie, o sue varianti... ma ovviamente ogni caso è a sé stante, è tutto un gioco sui grandi numeri, non una verità assoluta.
Non ho letto nulla sulla casistica del conav-19, quindi scrivo per ragionamento, non per conoscenza diretta, ma considerando la sua natura estremamente aggressiva e adattabile, la veloce propagazione, la tipologia a cui appartiene, è quantomeno probabile che abbia qualche variante che potrebbe sfuggire ad un sistema immunitario già interessato.