juventino
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Triste. Onestamente è questa la parola che trovo più adatta per definire il nostro movimento calcistico.
Triste come la nostra nazionale ormai prossima alla seconda eliminazione di fila ai gironi.
Triste come le stagioni europee delle nostre squadre.
Triste come la penuria di talenti sfornati dal nostro movimento.
Triste come il nostro ridicolo campionato.
Triste come il fatto che appena un giocatore si riveli un minimo forte subito faccia le valigie.
Il nostro calcio sta vivendo senza ombra di dubbio il periodo più nero della sua storia, di quella sua storia fatta di successi leggendari e momenti d'oro, di cui il ricordo non fa che renderci tutti ancora più tristi. Io ho sempre pensato che il calcio dovesse rappresentare gioia, divertimento e passione, che dovesse rendere ogni domenica speciale, ogni benedetta domenica da passare allo stadio o in tv a vedere la tua squadra e i tuoi campioni, solo tu e loro, magari a volte per dimenticare o mettere da parte le delusioni che hai avuto durante la settimana, oppure, specie in un periodo come questo per il nostro paese, per non pensare per 90 minuti ad una situazione generale da depressione totale. E invece non è così, perché la depressione, vedendo il calcio italiano, non può che aumentarti.
Da molti anni ormai noi tifosi italiani siamo diventati i più aziendalisti del mondo. Parole che una volta non avevano il minimo valore per un tifoso e che non DOVREBBERO MAI interessarlo sono diventate ormai fondamentali per fare qualunque cosa. Bilanci, ingaggi, fiscalità. Ma mi spiegate cosa cavolo dovrebbe fregare ad un tifoso del bilancio della sua squadra?!?! Io sono STUFO!
Sono stufo di presidenti che pretendono di fare campagne acquisti con 0 euro prendendoci in giro tutti con frasi del tipo "Ehhhh ma non ci sono i soldi, la fiscalità e bla bla bla". Di presidenti che hanno ridotto la propria squadra ad un mero allevamento di giocatori, dove appena qualcuno spicca subito zac, venduto al miglior offerente. Di presidenti che usano le squadre per il proprio tornaconto personale mettendo avanti a tutto solo quello, fregandosene completamente dei tifosi. Di presidenti che appena vedono che tocca investire cifre tutto sommato accettabili (non serve spendere i soldi del PSG e del City, siamo seri) per fare un altro step gli viene il maldistomaco.
E poi ci sono i giornalisti, patetici pennivendoli spesso pagati dai presidenti, che accettano passivamente questa situazione. Ma un giornalista non dovrebbe denunciare delle situazioni? Non dovrebbe fare domande scomode? Ah no è vero, siamo in Italia.
Io amo il calcio, è una delle mie passioni, ma mai come in questo momento sento il mio disinnamoramento. Perché ragazzi parliamoci chiaro, se uno non vede progressi, non si emoziona più per la propria squadra allora che senso ha seguirla? E soprattutto che senso ha seguire il calcio se nessuna squadra ti emoziona? Ormai siamo tutti tristi.
PS:so perfettamente che qualcuno potrà trovare assurdo il fatto che a scrivere il pezzo sul disinnamoramento sia un tifoso di una squadra che ha vinto li ultimi 3 campionati, ma fidatevi, vinto il primo, vinto il secondo le soddisfazioni non sono più le stesse. Io credo che nel calcio, nei cicli che una squadra può avere sia fondamentale vedere un'evoluzione, un migliorarsi. Tutto ciò nella Juventus non esiste.
Triste come la nostra nazionale ormai prossima alla seconda eliminazione di fila ai gironi.
Triste come le stagioni europee delle nostre squadre.
Triste come la penuria di talenti sfornati dal nostro movimento.
Triste come il nostro ridicolo campionato.
Triste come il fatto che appena un giocatore si riveli un minimo forte subito faccia le valigie.
Il nostro calcio sta vivendo senza ombra di dubbio il periodo più nero della sua storia, di quella sua storia fatta di successi leggendari e momenti d'oro, di cui il ricordo non fa che renderci tutti ancora più tristi. Io ho sempre pensato che il calcio dovesse rappresentare gioia, divertimento e passione, che dovesse rendere ogni domenica speciale, ogni benedetta domenica da passare allo stadio o in tv a vedere la tua squadra e i tuoi campioni, solo tu e loro, magari a volte per dimenticare o mettere da parte le delusioni che hai avuto durante la settimana, oppure, specie in un periodo come questo per il nostro paese, per non pensare per 90 minuti ad una situazione generale da depressione totale. E invece non è così, perché la depressione, vedendo il calcio italiano, non può che aumentarti.
Da molti anni ormai noi tifosi italiani siamo diventati i più aziendalisti del mondo. Parole che una volta non avevano il minimo valore per un tifoso e che non DOVREBBERO MAI interessarlo sono diventate ormai fondamentali per fare qualunque cosa. Bilanci, ingaggi, fiscalità. Ma mi spiegate cosa cavolo dovrebbe fregare ad un tifoso del bilancio della sua squadra?!?! Io sono STUFO!
Sono stufo di presidenti che pretendono di fare campagne acquisti con 0 euro prendendoci in giro tutti con frasi del tipo "Ehhhh ma non ci sono i soldi, la fiscalità e bla bla bla". Di presidenti che hanno ridotto la propria squadra ad un mero allevamento di giocatori, dove appena qualcuno spicca subito zac, venduto al miglior offerente. Di presidenti che usano le squadre per il proprio tornaconto personale mettendo avanti a tutto solo quello, fregandosene completamente dei tifosi. Di presidenti che appena vedono che tocca investire cifre tutto sommato accettabili (non serve spendere i soldi del PSG e del City, siamo seri) per fare un altro step gli viene il maldistomaco.
E poi ci sono i giornalisti, patetici pennivendoli spesso pagati dai presidenti, che accettano passivamente questa situazione. Ma un giornalista non dovrebbe denunciare delle situazioni? Non dovrebbe fare domande scomode? Ah no è vero, siamo in Italia.
Io amo il calcio, è una delle mie passioni, ma mai come in questo momento sento il mio disinnamoramento. Perché ragazzi parliamoci chiaro, se uno non vede progressi, non si emoziona più per la propria squadra allora che senso ha seguirla? E soprattutto che senso ha seguire il calcio se nessuna squadra ti emoziona? Ormai siamo tutti tristi.
PS:so perfettamente che qualcuno potrà trovare assurdo il fatto che a scrivere il pezzo sul disinnamoramento sia un tifoso di una squadra che ha vinto li ultimi 3 campionati, ma fidatevi, vinto il primo, vinto il secondo le soddisfazioni non sono più le stesse. Io credo che nel calcio, nei cicli che una squadra può avere sia fondamentale vedere un'evoluzione, un migliorarsi. Tutto ciò nella Juventus non esiste.