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Nonostante da oltre cinque mesi ci sia la legge con l'obbligo per medici e sanitari, tuttora sono al lavoro l'80% dei non vaccinati.
Su oltre un centinaio di ordini professionali infatti appena una ventina ha ratificato la sospensione per i lavoratori iscritti.
E' l'ipocrisia all'italiana, perchè da un lato sentiamo latrati quotidiani per la vaccinazione mentre nella realtà della vita medico-assistenziale non si può fare a meno di queste professionalità.
Del resto se fino a ieri queste persone aiutavano le persone, non diventano inutili solo perchè non si vaccinano perdendo improvvisamente le competenze maturate.
Tempo fa lo aveva detto il governatore del Veneto, ma tutta Italia è così.
Lo dice espressamente il presidente Anelli dei medici:
"La possibilità che ci siano medici e operatori sanitari non vaccinati che lavorano, con gli occhi 'bendati' delle Asl, c'è eccome
E non parliamo di una percentuale minima ma dell'80% di sanitari che stanno lavorando, nonostante non abbiano i requisiti di legge per farlo, ovvero la vaccinazione, perché la legge non è applicata
Ad oggi gli Ordini dei medici che hanno ricevuto elenchi parziali dei non immunizzati e hanno potuto assumere i provvedimenti di sospensione dal'Albo, secondo il monitoraggio Fnomceo, sono una ventina.
Ma abbiamo 106 Ordini in Italia!
Dunque oltre l'80% non ha ricevuto gli elenchi che permettono la sospensione
La legge, in pratica, non è applicata da 5 mesi
Andava messa in pratica dal giorno dopo la sua pubblicazione, del primo aprile di quest'anno.
La mancata applicazione sta determinando una non credibilità delle istituzione.
Le norme vanno applicate.
Se riteniamo che non siano applicabili vuol dire che sono sbagliate e quindi vanno cambiate.
Posso capire che ci siano problemi di tenuta del sistema se si escludono dal lavoro operatori necessari, ma la legge deve essere o applicata o cancellata, non c'è una terza via
Siamo in fibrillazione perché siamo custodi dell'Albo che consente ai cittadini di verificare se un professionista è abilitato a lavorare. Un medico che risulta iscritto all'Albo può esercitare, ma se non ha i requisiti previsti dalla legge e questo non ci viene segnalato dalle Asl c'è una difficoltà da parte nostra, ad oggi, a garantire delle liste chiare.
E' questione di poter garantire ciò che il nostro ruolo richiede e la possibilità dei cittadini di essere informati"
Adnkronos
Su oltre un centinaio di ordini professionali infatti appena una ventina ha ratificato la sospensione per i lavoratori iscritti.
E' l'ipocrisia all'italiana, perchè da un lato sentiamo latrati quotidiani per la vaccinazione mentre nella realtà della vita medico-assistenziale non si può fare a meno di queste professionalità.
Del resto se fino a ieri queste persone aiutavano le persone, non diventano inutili solo perchè non si vaccinano perdendo improvvisamente le competenze maturate.
Tempo fa lo aveva detto il governatore del Veneto, ma tutta Italia è così.
Lo dice espressamente il presidente Anelli dei medici:
"La possibilità che ci siano medici e operatori sanitari non vaccinati che lavorano, con gli occhi 'bendati' delle Asl, c'è eccome
E non parliamo di una percentuale minima ma dell'80% di sanitari che stanno lavorando, nonostante non abbiano i requisiti di legge per farlo, ovvero la vaccinazione, perché la legge non è applicata
Ad oggi gli Ordini dei medici che hanno ricevuto elenchi parziali dei non immunizzati e hanno potuto assumere i provvedimenti di sospensione dal'Albo, secondo il monitoraggio Fnomceo, sono una ventina.
Ma abbiamo 106 Ordini in Italia!
Dunque oltre l'80% non ha ricevuto gli elenchi che permettono la sospensione
La legge, in pratica, non è applicata da 5 mesi
Andava messa in pratica dal giorno dopo la sua pubblicazione, del primo aprile di quest'anno.
La mancata applicazione sta determinando una non credibilità delle istituzione.
Le norme vanno applicate.
Se riteniamo che non siano applicabili vuol dire che sono sbagliate e quindi vanno cambiate.
Posso capire che ci siano problemi di tenuta del sistema se si escludono dal lavoro operatori necessari, ma la legge deve essere o applicata o cancellata, non c'è una terza via
Siamo in fibrillazione perché siamo custodi dell'Albo che consente ai cittadini di verificare se un professionista è abilitato a lavorare. Un medico che risulta iscritto all'Albo può esercitare, ma se non ha i requisiti previsti dalla legge e questo non ci viene segnalato dalle Asl c'è una difficoltà da parte nostra, ad oggi, a garantire delle liste chiare.
E' questione di poter garantire ciò che il nostro ruolo richiede e la possibilità dei cittadini di essere informati"
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