- Registrato
- 29 Agosto 2012
- Messaggi
- 8,821
- Reaction score
- 4,418
Capisco la critica, ma diciamo che tra sostenere che sia esistito un antico "regno di grande israele" (che è cio che sostengo gli etnonazionalisti estremisti che giustamente segnali), cosa ovviamente falsa, e che in passato sia esistita una qualche forma di civilizzazione ante "israelitica" e certamente semita passa parecchio.
Parliamo di israeliti ovviamente pregiudaici, di cui esistono come saprai attestazioni storiche anche prima del 1000 a.c.
L'archeologia derubrica a mito molti tratti della torah e dell'antico testamento, e questo è acclarato.
Ma che qualche civilizzazione israelitico-cananea sia attestata nella regione fin dal 1100-1200 a.c., di probabile provenienza levantina/mesopotamica, è acclarato.
Se però usiamo l'origine "estesa", secondo questa logica i giapponesi occuperebbero una terra non loro perchè l'archeologia ha acclarato che le antiche civiltà protonipponiche Jomon e ancor di più Yayoi siano in realtà di provenienza siberiana i primi, sinico/corena i secondi.
Direi che una storia di presenza su un territorio che risale con relativa certezza a circa 3000 anni fa, più o meno, sia sufficiente per parlare di ancestralità, almeno in una certa forma.
Spero di essermi spiegato, non sto facendo propaganda ad Israele, sto solo sottolineando che non è una coincidenza che il sionismo si sia concentrato su quelle terre.
Avessero scelto in base a calcoli "economici" (che sono il loro forte!) mai sarebbero andati li, c'era di parecchio meglio.
grazie per la precisazione, hai chiarito perfettamente. Naturalmente, nessuno nega la presenza delle tribu' isr43l1tiche perche' sarebbe solo una sorta di negazionismo antisemita che aiuterebbe solo ulteriormente a giustificare quello che stanno portando avanti. Sto solo dicendo che e' la "miticizzazione" che viene fatta non e' reale, in quanto viene solo usata dalla propaganda per ottenere gli scopi ultimi. In ogni caso, esiste un "prima" e un "dopo". Prima vi erano eb31, musulmani e cristiani che convivevano (quasi) pacificamente, ora non piu'. Si e' raggiunto probabilmente un punto di non ritorno dal quale non vedo un'uscita