Un poco.
Però, molti oscillano fra il criticare gli iuesei per interventismo guerrafondaio e poi dileggiarli per come abbandonano il campo.
Israele ha una sua coerenza.
Ha occupato una terra sulla base di "diritti ancestrali", si è costituita in Stato, dopo questo si pensava fosse soddisfatta, chiedeva solo di essere riconosciuta e lasciata in pace.
Questa nuova ondata nazionalistica per estendersi ulteriormente lascia perplessi.
Ora lotta per la sopravvivenza e farà all in, perché millenni di storia dicono che nessuno li ama quando sono dispersi altrove.
Le pulizie etniche sono atroci, eseguite da loro sembrano un contrappasso del destino.
Ma se mi mettessi nei panni di ogni parte, di ogni contesa di ogni giorno, comprendo la situazione di ognuno.