Quali interessi? Il "proprio" territorio era in realtà il mandato britannico della Palestina, che era stato promesso allo stesso popolo palestinese, salvo ritrattare con la scusa dell'olocausto.
In quel periodo erano note le migrazioni di massa di ebrei che con la complicità degli anglo-americani avevano colonizzato abusivamente diverse aree, cominciando immediatamente politiche di de-arabizzazione (se così si può dire). Non hanno nemmeno tentato un minimo di convivenza civile con i popoli che già abitavano quella zona.
Nel dopoguerra si fece finta di tentare la mediazione, ma che di fatto era un modo per far digerire ai palestinesi un occupante che lì non ci sarebbe nemmeno dovuto essere. Morale della favola? Israele si è auto-proclamato stato sovrano e la Palestina avrebbe avuto un riconoscimento internazionale pressoché inesistente. E subito dopo essere stato definito "stato sovrano", Israele cominciò subito con la sua politica nazista. Il piano Dalet ti dice niente? Si tratta vera e propria pulizia etnica sistematica di territori occupati e non. Altro che difesa del territorio.
Fino ad arrivare alla guerra dei sei giorni, nella quale si sono aggiunte le occupazioni della striscia di Gaza, Sinai (restituita) e Cisgiordania, oltre che di Gerusalemme Est. Occupazioni per la quale c'è una sentenza di condanna all'Aja.
No, la difesa del territorio di Israele è un concetto che non sta in piedi. Non lo è mai stato, perché Israele non dovrebbe nemmeno esistere nelle cartine geografiche.
Brevemente perchè sto leggendo una marea di falsità (la storia non si inventa):
- Gli Ebrei hanno sempre vissuto in quell'area nonostante le numerose diaspore dovute alle occupazioni persiane, romane, arabe, turche, spesso perseguitati più da noi Cristiani che dai Mussulmani stessi (vedi Crociate).
Storia recente:
- Nel '47 l'Assemblea delle Nazioni Unite ha accolto ed approvato la nascita dello stato di Israele che avrebbe occupato poco più del 50% del territorio attuale.
- '48 Egitto, Siria e Libano attaccano Israele che resiste ed occupa alcuni territori palestinesi (questi ultimi sono sempre quelli che ci hanno smenato nella storia per "l'aiuto" dei fratelli mussulmani), l'Egitto occupa la striscia di Gaza, mentre la Cisgiordania fu annessa al nascente stato giordano. Entrambe le occupazioni non furono riconosciute dalla comunità internazionale.
- Negli anni '50, agli albori della Guerra Fredda, l'Egitto di Nasser (fascistone militare-populista appoggiato dall'URSS) vieta il passaggio nel canale di Suez alle navi Israeliane e si impossessa dello stesso nonostante sia stato costruito con soldi franco-inglesi.
Parte una guerra voluta da noi occidentali per limitare il potere dell'URSS nell'area e, dopo un armistizio concordato tra USA-URSS, Israele annette la strisia di Gaza.
-Guerra dei 6 giorni: Dopo il canale di Suez, l'Egitto (sempre lui) decide di bloccare l'accesso delle navi israeliane nello stretto di Tiran, mentre la Giordania (sempre lei) decide di deviare il corso del fiume Giordano (praticamente l'unica fonte idrica decente). Israele, col bene placido degli USA, attacca e Nasser le prende ancora. La comunità mondiale non riconosce come israeliani i territori occupati, ma anche in questo caso il casus belli è stata l'azione sconsiderata dei "fratelli mussulmani".
- Nel '67 l'ultimo attacco egiziano (ancora..) e della Siria. Dopo il respingimento israeliano, attraverso accordi internazionali, Israele restituisce il Sinai all'Egitto e quest'ultimo riconosce lo stato di Israele.
la storia recente credo si conosca bene, fino al consolidamento della pace col trattato di Oslo. Negli ultimi 20 anni purtroppo la situazione è nuovamente mutata, ma certamente non solo per gli interessi Israeliani.