Iran-Israele: è guerra.

Milanoide

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In realtà, l’Impero Coloniale Italiano si estendeva anche in Tripolitania, Cirenaica, Fezzan (queste tre poi riunite sotto il nome di Libia), Dodecaneso, gran parte della Somalia e la concessione di Tientsin in Cina.
Oltretutto nasce ben prima del Fascismo, anzi prima persino dell’inizio del ‘900.

Detto ciò, il colonialismo italiano ha matrici ben diverse da quello britannico e francese.
Non sono neanche comparabili, per amministrazione e investimenti sul territorio.
Non si direbbe.
 
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Invero si, era una provincia dell'Impero. Il nome Italia (Aιθαλια) lo hanno creata i Greci e i romani poi lo hanno latinizzato in Italia.
A essere precisi, in età romana l’Italia non era una provincia: aveva lo ”status” giuridico di Ager Romanus, una sorta di estensione del territorio di Roma. Ça va sans dire, all’epoca l’Italia non contemplava Sicilia e Sardegna; la parificazione della nostra penisola al resto delle province avvenne solo ai tempi di Diocleziano.
Quanto all’etimo, piuttosto incerto, della parola “Italia”, io propendo invece per l’origine osca.
Ciò detto, poco cambia rispetto al contenuto del tuo intervento: un’Italia antica esisteva eccome!
 

Djici

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se l'Iran mandasse ogni giorno missili e droni, Israele durerebbe nel migliore dei casi qualche settimana da solo.
pare abbiano sperperato 1 miliardo quella notte per far esplodere quasi tutti senza che l'Iran usasse armi tecnologiche
fanno bene a dire di aver concluso e dirsi soddisfatti, perchè questa consapevolezza in diretta mondiale vale molto più di distruggere un'ambasciata

Hai sicuramente ragione ma stai facendo il ragionamento solo a metà.
Perche qui non si parla di un ucraina che ha paura di mandare missili su Mosca perché se si arrabbia Putin per davvero rischia di rimanere solo cenere di tutta l'Ucraina.

Pure Israele può mandare missili in Iran per pochi soldi... E penso che l'Iran non è che spenderebbe 1 mld per fermarli... Ma probabilmente la maggioranza dei missili cadrebbe proprio sul bersaglio.
 

Milanoide

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Su un disincantato sguardo su quello che è rimasto / nato da quegli investimenti.
Se abbiamo seminato, abbiamo seminato il deserto.
Per un paese unitosi da poco sarebbe stato più coerente investire su se stesso, sulla Magna Grecia, invece che cercare fortuna altrove.
Avrebbero potuto non disinvestire dal meridione di Italia, secondo la retorica meridionalista.
Quella retorica secondo cui il Mezzogiorno era avanzatissimo in tutto e fu penalizzato dalla piemontesizzazione forzata.
Lo stesso tipo di retorica, per ritornare in topic, che ho ritrovato in molti sostenitori dello Scià che ritengono che allora la Persia fosse la quarta, quinta potenza al mondo. Nientemeno.
 

Sam

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Su un disincantato sguardo su quello che è rimasto / nato da quegli investimenti.
Se abbiamo seminato, abbiamo seminato il deserto.
Per un paese unitosi da poco sarebbe stato più coerente investire su se stesso, sulla Magna Grecia, invece che cercare fortuna altrove.
Avrebbero potuto non disinvestire dal meridione di Italia, secondo la retorica meridionalista.
Quella retorica secondo cui il Mezzogiorno era avanzatissimo in tutto e fu penalizzato dalla piemontesizzazione forzata.
Lo stesso tipo di retorica, per ritornare in topic, che ho ritrovato in molti sostenitori dello Scià che ritengono che allora la Persia fosse la quarta, quinta potenza al mondo. Nientemeno.
Ci è passato di mezzo il dominio inglese post-bellico che ha depredato interi territori smontando persino le linee ferroviarie e intere guerre civili finanziate da USA e URSS, però.
L’Italia non ha solo seminato il deserto, anzi ha reso terre fertili zone che nemmeno si pensava potessero esserlo.
La Somalia era il paese col PIL più alto dell’Africa, alla fine dell’AFIS.
I somali rimpiangono il dominio italiano, che ha donato loro prosperità e ordine, per questo stanno riportando la lingua italiana nel Paese.
I popoli africani sotto il dominio italiano non vennero mai sfruttati o derubati. Anzi, lavoravano e ricevevano lo stipendio. Vennero liberati da schiavitù e logiche feudali.
Considera che Hailè Selassiè, l’Imperatore d’Etiopia spodestato, disse che gli italiani avevano fatto un lavoro incredibile e li ringraziò.
Idem Siad Barre che fece fare una figuraccia a Pertini, che chiedeva scusa per il dominio coloniale in Somalia, alla quale gli venne risposto che nel suo Paese c’era solo gratitudine.
La Libia italiana era un Paese completamente pacificato, con Tripoli una meravigliosa città mediterranea.
Asmara, città completamente edificata dall’Italia nonché capitale dell’Eritrea, è patrimonio UNESCO.
Le fonti storiografiche affermano senza ombra di dubbio che il colonialismo italiano fu un’opera civilizzatrice nel senso più puro del termine.
Considera che persino URSS e USA concordava sul restituire le colonie all’Italia, in quanto vedevano nel nostro controllo l’unica via per stabilizzare la regione. Fu il veto di Francia e Gran Bretagna, dettato dalla loro ingordigia, che portò la situazione come è adesso.
Naturalmente, non fu tutto rose e fiori. Ci furono violenze, ma quello va inquadrato in un’epoca completamente differente dalla nostra, e va visto con occhio critico.

Tornando in topic: il paragone con la Persia dello scià non regge perché ai tempi il Paese era alla fame, con il dominio angloamericano nei pozzi petroliferi, ed alla mercé delle grandi compagnie di petrolio.
È proprio oggi, con la Rivoluzione islamica, che l’Iran vanta un livello di ingegneria considerevole, nonostante l’isolamento forzato che le è stato imposto.
 
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Ci è passato di mezzo il dominio inglese post-bellico che ha depredato interi territori smontando persino le linee ferroviarie e intere guerre civili finanziate da USA e URSS, però.
L’Italia non ha solo seminato il deserto, anzi ha reso terre fertili zone che nemmeno si pensava potessero esserlo.
La Somalia era il paese col PIL più alto dell’Africa, alla fine dell’AFIS.
I somali rimpiangono il dominio italiano, che ha donato loro prosperità e ordine, per questo stanno riportando la lingua italiana nel Paese.
I popoli africani sotto il dominio italiano non vennero mai sfruttati o derubati. Anzi, lavoravano e ricevevano lo stipendio. Vennero liberati da schiavitù e logiche feudali.
Considera che Hailè Selassiè, l’Imperatore d’Etiopia spodestato, disse che gli italiani avevano fatto un lavoro incredibile e li ringraziò.
Idem Siad Barre che fece fare una figuraccia a Pertini, che chiedeva scusa per il dominio coloniale in Somalia, alla quale gli venne risposto che nel suo Paese c’era solo gratitudine.
La Libia italiana era un Paese completamente pacificato, con Tripoli una meravigliosa città mediterranea.
Asmara, città completamente edificata dall’Italia nonché capitale dell’Eritrea, è patrimonio UNESCO.
Le fonti storiografiche affermano senza ombra di dubbio che il colonialismo italiano fu un’opera civilizzatrice nel senso più puro del termine.
Considera che persino URSS e USA concordava sul restituire le colonie all’Italia, in quanto vedevano nel nostro controllo l’unica via per stabilizzare la regione. Fu il veto di Francia e Gran Bretagna, dettato dalla loro ingordigia, che portò la situazione come è adesso.
Naturalmente, non fu tutto rose e fiori. Ci furono violenze, ma quello va inquadrato in un’epoca completamente differente dalla nostra, e va visto con occhio critico.

Tornando in topic: il paragone con la Persia dello scià non regge perché ai tempi il Paese era alla fame, con il dominio angloamericano nei pozzi petroliferi, ed alla mercé delle grandi compagnie di petrolio.
È proprio oggi, con la Rivoluzione islamica, che l’Iran vanta un livello di ingegneria considerevole, nonostante l’isolamento forzato che le è stato imposto.
sì ma non è che gli italiani erano buoni e gli inglesi e francesi cattivoni. Semplicemente l'Italia arrivò per ultima in Africa e colonizzò aree semidesertiche con zero o quasi risorse naturali. Non essendoci nulla da estrarre, l'unico modo era portare là la popolazione italiana e creare infrastrutture. Gli inglesi fecero la stessa cosa dove non c'era nulla, sfruttarono le Indie o l' Africa mentre "svilupparono" con la popolazione inglese le regioni dove non c'era nè manodpera nè risorse (USA, Australia..). Arrivarono per ultimi in America e negli Stati Uniti del '600 infatti arrivarono coloni inglesi con un colonialismo basato sul lavoro (West Indian Company) a differenza degli Spagnoli nel Sud America che si portavano a casa navi di oro schiavizzando i milioni di Indios locali. Gli effetti si vedono ancora oggi.
 
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