- Registrato
- 6 Agosto 2012
- Messaggi
- 235,523
- Reaction score
- 41,562
Allegri era un allenatore semisconosciuto, ed era un fantoccio (e "penso" che fra un po' di tempo verrà fuori che lo sia anche alla Juve, soprattutto riguardo al continuare con la difesa a tre "suggerita" dai piani alti). Potevano prendere un altro Allegri, nessuno glielo vietava e non avrebbero fatto fatica a trovarlo.
Inzaghi sapeva a cosa andava incontro con Berlusconi, ma allo stesso modo Inzaghi gli ha espresso il suo modo di fare.
A uno come Inzaghi scoccia terribilmente fare figure di melma come quelle di ieri sera senza averne piene responsabilità. E non è disposto a ledere il suo orgoglio e la sua immagine per fare piaceri ad altri. Ci ha provato per diverse partite (soprattutto a partire dalla gara con la Fiorentina, ma già dopo il match con la Juve si era visto un primo cambio di stile), ma ora quasi sicuramente non ci proverà più (Inzaghi allude a questo, quando in conferenza si assume la piena responsabilità della sconfitta e delle ultime prestazioni).
L'esempio migliore del modo di giocare di Inzaghi è quello visto contro la Lazio, giocando sulle ripartenze e sfruttando al meglio le caratteristiche dei giocatori (e al tempo stesso dava un contentino al presidente giocando con un 4-3-3 che con Menez falso nueve diventava una sorta di 4-3-1-2).
Inzaghi non avrebbe problemi a impostare una formazione sul pressing e l'imposizione del gioco, se solo avesse i giocatori adatti per farlo, ma lui ha valutato che il contropiede è l'arma migliore per questi giocatori, come giusto che sia visto che la squadra è piena di contropiedisti (El Shaarawy, Menez, Honda ecc.) e perdipiù senza un regista in mezzo al campo (maggior ragione per sfruttare di più il contropiede e le fasce).
Soprattutto contro Fiorentina, Cagliari e Palermo, il contropiede non si è mai visto. Sempre a tentare di imporre il gioco, senza risultati.
Questo Milan non va da nessuna parte cercando di fare un gioco che non è nelle sue corde, ma Inzaghi ne è consapevole (il bagno di umiltà a cui si è riferito ieri è proprio questo. Non si può avere la presunzione di giocare col palleggio e fraseggio senza avere i mezzi per farlo).
Inzaghi farà capire con le buone a Berlusconi che il Milan non può giocare d'attacco e che deve sfruttare al meglio le caratteristiche dei giocatori. Dubito che Berlusconi arrivi a obbligare forzatamente Inzaghi a giocare in un certo modo, perchè Inzaghi mollerebbe sicuramente il timone. Inzaghi d'ora in avanti farà semplicemente come vorrà lui e a fine stagione decideranno se continuare o meno il rapporto di lavoro.
E quando mai avremmo giocato d'attacco? Anche ieri ce la siamo fatta sotto, aspettando il temibilissimo Palermo nella nostra metà campo.