Nella giornata di oggi, Paolo Maldini ha parlato ad una trasmissione radiofonica francese (il programma è presentato da Dugarry). Ecco le sue parole:
Al momento sono un po' fuori dal mondo del calcio. Ma così posso occuparmi della mia personale, degli affari in USA e della mia famiglia. Più volte in passato sono stato vicino al Milan da dirigente, sia con Berlusconi che con questa nuova proprietà. ma quando ho parlato con loro, non è scoccata la scintilla. I loro progetti non mi hanno convinto. Ma per me il Milan rimane una famiglia, ci ha giocato mio padre e ci giocano i miei figli. Non credo la cosa possa cambiare in futuro, i loro programmi non mi hanno convinto e sono dubbioso, per il momento. Ho avuto anche contatti col PSG, ho parlato con Nasser ma per adesso è stata solo una chiacchierata. Non potrei lavorare per un'altra squadra italiana, però.
Sul calcio italiano, abbiamo sofferto molto la crisi di investimenti e la caduta del Milan e dell'Inter, che hanno anche cambiato molto. Dovrebbero prendere esempio dalla Juve. Purtroppo i rossoneri hanno aspettato troppo prima di rafforzare la squadra. Adesso serviranno molti investimenti. Così si può tornare al livello di 10 anni fa. Come talenti itali, ci sono Donnarumma e Belotti. Due come loro nascono ogni 10 o 20 anni.
Della Ligue 1 mi ha impressionato molto il Monaco, fanno un ottimo calcio. Verratti è un giocatore che vorrei sempre nella mia squadra, ricorda Pirlo, lo apprezzo molto.