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Inter - Milan: 16 settembre 2023 ore 18. Tv e Streaming
La Serie A riparte col botto dopo la pausa per le nazionali. In campo Inter - Milan, super derby e sfida tra le squadre in testa a punteggio pieno dopo tre partite
Inter - Milan si gioca sabato 16 settembre 2023 alle ore 18:00 a San Siro
Dove vedere Inter Milan in tv e streaming?
Diretta su DAZN dalle ore 18:00
La formazione rossonera: Maignan, Calabria, Kalulu, Thiaw, Theo, Loftus, Krunic, Reijnders, Pulisic, Giroud, Leao
Sarebbe fondamentale avere un allenatore che giochi sui punti deboli degli avversari. Inzaghi fa così con noi, i loro gol sembrano studiati a tavolino, siamo un libro aperto.
Un bravo allenatore deve studiare e cercare di colpire l'avversario nei loro punti deboli, non ha senso come giochiamo con loro, non ha senso.
Completamente! Inzaghi nelle ultime derby ha approfittato della superiorità numerica a centrocampo, ora con il problema di Giroud penso che Pioli abbia l'opportunità di rinforzare il nostro centrocampo e smettere così di dare tanti vantaggi tatticamente parlando... e così proteggere un po' Kjaer, che sappiamo presenta alcune difficolta giocando lontano dalla nostra porta, io farei così...
Laureato non l'ho mai visto rotto ma mi ricordo che Barella al Cagliari si era rotto il crociato. Dopo che è arrivato nelle non gli è mai venuto neanche un mal di testa probabilmente
La Serie A riparte col botto dopo la pausa per le nazionali. In campo Inter - Milan, super derby e sfida tra le squadre in testa a punteggio pieno dopo tre partite
Inter - Milan si gioca sabato 16 settembre 2023 alle ore 18:00 a San Siro
Dove vedere Inter Milan in tv e streaming?
Diretta su DAZN dalle ore 18:00
Arbitro Sozza
VAR Di Paolo.
La formazione rossonera: Maignan, Calabria, Kalulu, Thiaw, Theo, Loftus, Krunic, Reijnders, Pulisic, Giroud, Leao
I precedenti permettono di formulare un'ipotesi catastrofista: secondo me Okafor è già stato bruciato dalla gestione di Pioli.
Un Giroud non al cento per cento diventa dannoso, e l'unica alternativa è lo svizzero. Da adattato, certo, come lo fu lungamente Rebic.
Ma l'indefettibile arroganza del nostro allenatore — che rimane l'ultima zavorra da cui liberarsi prima di poter iniziare a pensare di competere per qualsivoglia trofeo — farà sì che lo vedremo, forse, al venticinquesimo della ripresa.
Il paradosso incarnato da Pioli: un allenatore che cerca di abbigliare il proprio dogmatismo e conservatorismo tattico con una postura da allenatore-filosofo illuminato. Neanche Montella era in grado di farmi prudere le mani in questo modo.