Lo scudetto-vergogna del 1910 vinto contro i bambini della Pro Vercelli (che una federazione seria dovrebbe cancellare, anche a piu' di un secolo di distanza); le vittorie dopate del ciclo di Herrera; il continuo ricorso alle vittorie a tavolino durante l'era di Peppino Prisco dirigente (era un grande avvocato e, appena ne intravedeva la possibilita', voleva essere protagonista, voleva giocare lui...); il giocatore piu' vecchio schierato nel torneo internazionale giovanile del 1981 con la falsa identita' di quello dell'eta' giusta lasciato a casa (giusto per insegnare gia' a due ragazzini di tredici e quattordici anni e a tutti i loro compagni di squadra delle giovanili che cosa e' l'inter...); la scontata retrocessione per il passaporto falso di Recoba evitata con una semplice multa ("perche' non potevamo mandare in B l'Inter, con tutti i soldi investiti da Moratti", confessò Carraro al giornalista Franco Ordine), l'insabbiamento delle sole intercettazioni dell’Inda fino alla prescrizione in occasione di Calciopoli (erano le uniche che contenevano veri e propri illeciti, secondo il procuratore federale Palazzi, quindi se non fossero state occultate altro che 4 scudi + 1 di cartone prendendo Ibra e Vieira); l'ex dirigente e tifoso interista Guido Rossi messo a capo della federazione giusto il tempo necessario per autoassegnarsi un vergognoso scudetto a tavolino (vergognoso, soprattutto alla luce delle intercettazioni di Facchetti infine emerse, che una federazione connivente non glielo abbia poi tolto); la loro totale antisportività (non riconoscere mai i meriti avversari è l’esatta negazione dello sport).
Per questo e molto altro, il fallimento sarebbe strameritato e glielo auguro di cuore.