Indagare contro il volere della famiglia

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Ieri pomeriggio è venuto a mancare mio zio, stava in una struttura per persone non autosufficienti.

In settimana ero andato a visitarlo e non volevano farmi salire, perchè di solito le visite sono a piano terra e sono gli ospiti a scendere autonomamente o in carrozzina.
Dopo vari passaggi, alla fine sono salito e ho capito il motivo per cui non vogliono far salire...ma non è questo il punto ora, certo che pensare che volessero farlo scendere mi aveva portato a volerli prendere a ceffoni poichè privi di coscienza.

Aveva reagito bene alla cura per un'infezione polmonare.
Inoltre il personale aveva detto che mangiava e beveva regolarmente, al contrario di altri ospiti, per cui non c'era nulla di cui preoccuparsi.
Volevano le bombole di ossigeno solo come precauzione.

Ieri dal nulla questa chiamata...

Sua figlia fa il minimo indispensabile per vecchi rancori e credo che se ne freghi altamente di capire precisamente cosa sia accaduto.

Sono l'unico in famiglia che crede sia successo qualcosa di poco chiaro nella struttura, oltre al deficit di condizione extra sanitaria.

Dovrei andare da solo alla polizia quando la figlia stessa, titolare della delega di tutore, se ne frega?
Non vorrei fare caos pure in famiglia... cosa fareste?
Condoglianze.

Difficile consigliare, si rischia di superficializzare nella risposta ed il fatto che stai chiedendo consiglio a noi dimostri quanto tu ci tenga a tuo zio.
Da quel che so, la trafila processuale sarebbe lunga e complicata, esempio determinare la reale causa di morte (autopsia) in primis, quindi riesumazione del corpo ecc ecc…

in ogni caso il mio consiglio è che se ti convincerai a far qualcosa, prima di tutto metti a conoscenza la figlia, di questa tua decisione ed in secondo, rivolgiti ad un avvocato specializzato in questi temi, così che possa lui dirti se si può fare oppure no.

Bye
 

Route66

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Ieri pomeriggio è venuto a mancare mio zio, stava in una struttura per persone non autosufficienti.

In settimana ero andato a visitarlo e non volevano farmi salire, perchè di solito le visite sono a piano terra e sono gli ospiti a scendere autonomamente o in carrozzina.
Dopo vari passaggi, alla fine sono salito e ho capito il motivo per cui non vogliono far salire...ma non è questo il punto ora, certo che pensare che volessero farlo scendere mi aveva portato a volerli prendere a ceffoni poichè privi di coscienza.

Aveva reagito bene alla cura per un'infezione polmonare.
Inoltre il personale aveva detto che mangiava e beveva regolarmente, al contrario di altri ospiti, per cui non c'era nulla di cui preoccuparsi.
Volevano le bombole di ossigeno solo come precauzione.

Ieri dal nulla questa chiamata...

Sua figlia fa il minimo indispensabile per vecchi rancori e credo che se ne freghi altamente di capire precisamente cosa sia accaduto.

Sono l'unico in famiglia che crede sia successo qualcosa di poco chiaro nella struttura, oltre al deficit di condizione extra sanitaria.

Dovrei andare da solo alla polizia quando la figlia stessa, titolare della delega di tutore, se ne frega?
Non vorrei fare caos pure in famiglia... cosa fareste?
Condoglianze innanzitutto.
E' difficile e forse non è nemmeno giusto darti dei consigli in questo caso da parte mia non essendo un "uomo di legge" e leggendo i suggerimenti degli altri utenti vedo che in generale ti si chiede di lasciar perdere.
Vivo questa situazione da ormai due anni con mia mamma che abbiamo ricoverato in una struttura RSA privata perchè non più autosufficiente causa peggioramento della sua patologia(SM) e ad oggi non mi posso assolutamente lamentare del trattamento potendo anche entrare in ogni momento senza problemi.
E' brutto da pensare e anche da scrivere ma potrebbe essere che tra i motivi del menefreghismo di sua figlia ci sia anche una motivazione economica visti i costi allucinanti del mantenimento del paziente in struttura?
 
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