Se la preparazione è scarsa e lo studente pure, non c'è bisogno di graduatorie di istituto, se un concorso è serio lo seghi e basta. Ma potrebbe esserci il caso di uno che arriva da un istituto scarso, ma è un genio...che fai, lo siluri e fai passare uno meno bravo ma che arriva dalla Bocconi?
Io posso solo portare gli esempi che riguardano la mia persona.
Io ho rischiato di non entrare nell'università che volevo, perché aveva un test di ammissione ed entrava circa il 30%.
Arrivavo con un voto di maturità "Normale", intorno a 80.
Mediamente, da quello che ho avuto modo di sentire, i 90 e i 100 fioccavano come funghi. Mi sono preso abbastanza male, pensando di non riuscire ad entrare.
Poi mi sono dovuto confrontare, dopo, con tanti (decine di studenti) che si bullavano del loro 100 di maturità e del 9 fisso in matematica.
Io ho rischiato in maniera sistematica (sistematica) il debito in matematica per 4 anni in fila.
In università, i vari "Ma come hai fatto ad entrare con un voto di maturità così basso, hai copiato?" dopo 2 settimane di matematica venivano da me a chiedermi come calcolare cose anche abbastanza banali (limiti, derivate, analisi di funzioni abbastanza terra terra, che se hai fatto uno scientifico decente non dovrebbero essere qualcosa di complicato).
Alla fine io ho "rischiato" il 30 in matematica all'università, dopo 5 anni di lacrime e sangue al liceo, dove forse un anno solo ho rischiato il 7 in pagella.
Io sono rimasto fortemente amareggiato. Felice sì, perché evidentemente ho fatto il test di ingresso della vita e la mia scuola superiore mi ha preparato meglio degli altri, però, allo stesso tempo, mi sono messo nei panni di tanti altri, che probabilmente si sono visti scavalcare al momento dell'entrata in università (il voto di liceo pesava al 50%) pur essendo più preparati di altri.
Se tu fai un percorso quinquennale (liceo, università, quello che vuoi) in una scuola che è più difficile alle altre (e questo, per me, è stato un dato di fatto, perché ho visto troppi individui credersi dei geni grazie a dei voti dopati per poi scontrarsi con delle realtà più grandi di loro) non puoi essere messo allo stesso piano della media, su singola giornata. Perché in singola giornata puoi rendere più delle tue possibilità o meno delle tue possibilità. E l'esame può non essere esaustivo, anche.
Arriviamo ad un paradosso che un mal di testa mette in discussione 5 anni di studi, per assurdo.
Se due fanno esattamente lo stesso esame, che copre il, fai, 70% di quello che uno dovrebbe sapere, e allo stesso tempo i due vengono da due università differenti, tutti e due con 110 e lode, ma uno viene dalla Normale e uno viene dall'università parificata di Voghera, vogliamo veramente dire che i due candidati sono uguali?