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Incredibile Monti:"All'OMS per spiegare che salute deve contare".
Mario Monti, l'uomo che ha tagliato la sanità in Italia, chiamato dall'OMS per spiegare l'importanza della sanità. Le incredibili e sconcertanti dichiarazioni dell'ex Premier a Repubblica in edicola:"Vado all'OMS per spiegare che la salute deve contare di più. E' un compito inatteso, non remunerato, difficile ma credo importante. Di questa commissione è importante non solo il titolo, 'Salute e sviluppo sostenibile', ma forse ancor più il sottotitolo 'Ripensare le priorità politiche alla luce delle pandemie'. Dovremo dare indicazioni a cavallo tra economia e politica, e soprattutto guardando avanti, anche perché i governi possano indirizzare la spesa pubblica in modo da rendere più efficiente la risposta ad eventi simili a questa pandemia. Quel che è certo è che la salute dovrà pesare di più nelle scelte politiche, se vogliamo evitare crisi che rischiano di costare un multiplo delle cifre che si potrebbero stanziare per prevenirle o attenuarne la portata devastante. Quello che mi preoccupa, però, è che si è entrati in un mondo del debito e del disavanzo che ha conseguenze molto pesanti dal punto di vista economico ma anche culturale: si rischia di pensare che debito e disavanzo siano condizioni naturali e permanenti, si trasformino quasi in una virtù, mentre come è ovvio non è così. Serve prima di tutto consapevolezza. È difficile attuare politiche che contrastino il cambiamento climatico ed è più facile promettere che il prossimo anno le tasse caleranno. Peccato che se si deve investire sulla salute e sulla difesa dell'ambiente difficilmente si potrà spendere di meno e difficilmente si potranno ridurre le tasse, a meno di non fare scelte precise in altri settori di spesa. Il MES? Rinunciarci è poco responsabile. La strategia italiana fondata sui bonus difficilmente troverà fondi per la sanità"".
Mario Monti, l'uomo che ha tagliato la sanità in Italia, chiamato dall'OMS per spiegare l'importanza della sanità. Le incredibili e sconcertanti dichiarazioni dell'ex Premier a Repubblica in edicola:"Vado all'OMS per spiegare che la salute deve contare di più. E' un compito inatteso, non remunerato, difficile ma credo importante. Di questa commissione è importante non solo il titolo, 'Salute e sviluppo sostenibile', ma forse ancor più il sottotitolo 'Ripensare le priorità politiche alla luce delle pandemie'. Dovremo dare indicazioni a cavallo tra economia e politica, e soprattutto guardando avanti, anche perché i governi possano indirizzare la spesa pubblica in modo da rendere più efficiente la risposta ad eventi simili a questa pandemia. Quel che è certo è che la salute dovrà pesare di più nelle scelte politiche, se vogliamo evitare crisi che rischiano di costare un multiplo delle cifre che si potrebbero stanziare per prevenirle o attenuarne la portata devastante. Quello che mi preoccupa, però, è che si è entrati in un mondo del debito e del disavanzo che ha conseguenze molto pesanti dal punto di vista economico ma anche culturale: si rischia di pensare che debito e disavanzo siano condizioni naturali e permanenti, si trasformino quasi in una virtù, mentre come è ovvio non è così. Serve prima di tutto consapevolezza. È difficile attuare politiche che contrastino il cambiamento climatico ed è più facile promettere che il prossimo anno le tasse caleranno. Peccato che se si deve investire sulla salute e sulla difesa dell'ambiente difficilmente si potrà spendere di meno e difficilmente si potranno ridurre le tasse, a meno di non fare scelte precise in altri settori di spesa. Il MES? Rinunciarci è poco responsabile. La strategia italiana fondata sui bonus difficilmente troverà fondi per la sanità"".