Il futuro non era roseo già da un pezzo.
Paolo ha semplicemente scelto il momento migliore per giocare la partita definitiva.
Sono assolutamente certo che le cose non andavano bene da molto tempo, probabilmente avevano fatto promesse che non sono state mantenute. Lui ha tenuto la barra dritta ed ha aspettato il momento di colpire.
Si è giocato bene le sue carte, ed adesso la proprietà (chiunque essa sia) è di fronte al bivio.
Basta giochetti con il Milan, queste sono le parole. E quello che pensiamo noi è irrilevante, ci dà fastidio dall'esterno perché sottovalutiamo quello che sta succedendo.
E' fortemente probabile che in questi giorni si giochi il destino dell'AC Milan 1899 per decenni e decenni a venire, con il rischio che tutto quello che esiste vada in malora, dovesse capitare un'altra proprietà indecente. E sarebbe la fine. Questo scudetto è forse l'ultimo, ma proprio ultimo, treno per cercare di riagganciare il calcio che conta.
Personalmente, io scelgo Paolo comunque vada a finire. Perché lui è il dogma della fede. Se lui esce, esco anch'io.