Hai ragione. Ma il fatto è che siamo tutti (credo) un po' stanchi. Sfiancati e ipertesi. E il motivo è la politica, perché è la responsabile #1 dei malesseri dell'Italia. Non abbiamo a che fare con mancanza di risorse naturali, collocazione geografica o periodici monsoni che devastano. Abbiamo solo il problema della politica.
Di chi è la colpa. Salvini? Ha sbagliato a chiedere con forza misure restrittive? Forse sì. Ma sono sembrate a molti dettate dal buon senso. Erano richieste troppo forti e strumentali? Forse.
La colpa è degli altri? Hanno sbagliato a essere leggeri? Forse sì. Ma a molti sono sembrate appropriate. Era proprio necessario mettere a tacere la controparte tirando in mezzo un razzismo fuori luogo? Non era forse meglio dire semplicemente che le misure restrittive erano fuori luogo?
Indipendentemente da chi ha ragione o meno, questa cosa va avanti da troppo tempo. Normale che adesso le nostre corde sono tese e si scatta per un possibile nonnulla. Come al Milan, uguale. Se fosse solo da un paio di anni che navighiamo nella mediocrità, sarebbe tutto sommato comprensibile. Ma comincia a essere una decade. La gente non ne puole più. Qui la situazione politica clownesca va avanti da troppo tempo. Chiaro che quando uno vede e sente certe cose si inalbera, non ha più crediti da spendere per la pazienza.
A fronte dell'eccessivo allarmismo messo in campo all'inizio, adesso le cose sembrano davvero allarmanti. Quello che sta succedendo adesso non si era mai sperimentato prima. Ovvio che esca fuori malcontento se si rammentano certe frasi dette non più tardi di pochi giorni fa, circa la solidarietà, e i cinesi discriminati, etc etc.
Qui nessuno vuole discriminare, si vuole soltanto vedere azione e pochi discorsi retorici su etica morale fra popoli. Non abbiamo discriminato gli altri, però intanto siamo arrivati a discriminarci tra di noi, visto la decisione dei sindaci di Ischia.
