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Apprezzo il tentativo di inquadrare la situazione attuale in un percorso di crescita ma quello che non mi convince del tutto della tua analisi è che in realtà è un pò tutta la stagione che questa squadra non è sé stessa. CI sono state partite recuperate per grazia divina (Fiorentina, Spezia, Empoli, Verona) ed anche tra settembre e novembre le prestazioni horror non sono mancate (i 5 gol dal Chalsea, la sfida di Torino).Non ci riescono neanche le cose piu semplici e facciamo errori grossolani.
Siamo contratti, nervosi, impauriti, disuniti.
Impossibile riconoscere le squadra che fino a pochi mesi fa eravamo abituati a vedere.
Capisco che sia difficile, perchè la reazione piu semplice è sempre la forca, ma paradossalmente parlare di disastro fine ciclo esonero non fa che peggiorare le cose.
E' proprio il clima teso e pessimista che è entrato a Milanello dopo la Roma ad aver creato questa situazione. Siamo in difficoltà, come capita a tutte nell'arco di una stagione, ma per uscirne il modo, secondo me, è recuperare leggerezza, entusiasmo, giocare per divertirsi in campo, tornare a giocare per stupire, giocare bene senza pensare a risultati e classifica, senza pensare al Napoli, senza obiettivi quasi, in questo modo per me possiamo recuperare lo spirito che ci ha portato a tante soddisfazioni in queste stagioni.
Invece ho idea che stiamo imboccando la strada che tante volte abbiamo preso prima dell'arrivo di Pioli, quella del pessimismo, della critica, della disfatta. Tutti cessi, tutti a casa, tutti colpevoli, tutti morti. Nessun che si salva, un clima da fine del mondo.
Cosa che capisco possa succedere al Milan (un ambiente che come puo darti il massimo come abbiamo vissuto neanche un anno fa, puo anche rapidamente diventare tossico, come abbiamo vissuto per molti anni purtroppo), ma è quanto di peggio e autodistruttivo per una squadra come la nostra, che resta comunque un gruppo giovane e poco esperto, nonostante siamo campioni in carica.
Comunque resto dell'idea che questo sia un rito di passaggio per diventare grandi e aprire un ciclo. Da Bergamo a Roma, la vedo come la chiusura di un cerchio, un periodo in cui abbiamo vissuto un idillio in una crescita costante e spettacolare, invidiati e Inspiegabili. Ma prima o poi le difficoltà arrivano e ti buttano a terra, è come se fosse finita la nostra adolescenza e ora si debba diventare adulti.
Se e come ci rialzeremo determinerà cosa diventeremo nei prossimi anni.
Non penso ci sia un'unica ragione ma un insieme di fattore che ci hanno portato al disastro attuale. Non sono sicuro però che se ne esca necessariamente confermando tutto e tutti e sperando che passi la nottata, come diceva il buon Edoardo, ma magari prendendo consapevolezza di alcuni aspetti. A livello tattico si potrebbe cercare di essere più elastici ed adattarsi al momento dei giocatori, a livello di squadra si potrebbe fare il salto di qualità sul piano della fame e della concentrazione, a livello dirigenziale magari capire che se inserisci 5 giovani under 23 tutti insieme si fa fatica ed è necessario affidarsi ad un pò di sana esperienza. Su questo punto quello che mi lascia perplesso è che a queste conclusioni era già giunto Boban nella famosa intervista del marzo 2020 che portò al suo licenziamento. Disse che erano stati presi Ibra e Kjaer perché con i soli giovani non si andava da nessuna parte. 2 anni e mezzo dopo in una sola sessione arrivano Dest, Vranckx, CDK, Agli e Thiaw. Perché siamo tornati indietro?
Detto questo la mia impressione è che questa crisi sia diverse dagli altri momenti neri della gestione Pioli. Si sono perse 2 partite di fila e giocato male per un certo periodo ma alla fine una ripresa, uno scatto d'orgoglio c'era sempre. Non si aveva la sensazione che la squadra stesse cadendo a pezzi. Invece qui parliamo di 3 partite consecutive in cui subisci 2 gol nel primo tempo e di un gruppo che passa i 90 minuti a mandarsi a quel paese o ad inveire contro il compagno. Anche il "body language" della squadra nel tunnel degli spogliatoi prima del secondo tempo era molto indicativo. Ho l'impressione che sia successo qualcosa di grosso tra il Mister e i giocatori negli ultimi mesi perché da fine dicembre ad oggi Pioli ad esempio è già ricorso due volte a sistemi punitivi (giorno di festa annullato dopo il PSV, ritiro dopo il Torino) che non aveva mai usato nei 3 anni precedenti.