Il Napoli ha vinto la Coppa Italia 2019/2020.

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Lineker10

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Ma nessuno, almeno io, voleva il gioco spumeggiante da Real Madrid. Quello che volevo era il provare almeno a giocare. Viene descritta una situazione dove sembra che arrivavamo dalla serie B con giocatori sconosciuti. Poi adesso il degrado si è esacerbato e ci siamo vicini, a codesta situazione.

Parecchie partite le abbiamo finite con il computo totale di 1 tiro in porta. Passavano mezzore intere senza oltrepassare la metà campo. Trequartisti messi a fare gli interditori. Suso tenuto in campo perché se disgraziatamente usciva una palla, era ritenuto l'unico in grado di buttarla dentro.

Mi rifiuto di credere che l'unico pensiero ragionevole fosse "non ci proviamo nemmeno ad attaccare, ma proprio no, mettiamo l'autobus in area e poi facciamo voto a qualche santo". A me ha dato l'impressione di tanta, ma tanta paura a essere propositivi, con la classica mentalità utilitaristica. Alla fine "ha pagato", nel senso che ha fatto diversi punti. Purtroppo non sono bastati, e il risultato è stato un degrado di squadra, giocatori svalutati, polemiche e tutto da rifare. Forse esisteva anche un'atteggiamento meno ruvido.

Poi non è tutta colpa sua al 100%, ovviamente, essendo il personaggio più esposto ha dovuto pagare anche per altri motivi.

Adesso spero che Rino abbia acquisito fiducia e si sciolga. Però intanto la sua gavetta ce la siamo sorbita. Ma va bene, eh, non critico più di tanto, probabilmente continueremo a fare pena con o senza di lui ancora per molto, indipendentemente dalla sua presenza.

A conti fatti comunque parliamo di due stagioni da 55 56 goal fatti.

Forse questo esasperato difensivismo è stato mitizzato. Mediamente tiravamo in porta più di una volta a partita 3 giocavamo qualche tempo anche nelle aree avversarie per segnare questi goal.

Anche sui giocatori svalutati penso ci sia molta mitizzazione, anzi penso che pure questa conclusione, che non condivido assolutamente, derivi da una sopravvalutazione della rosa. Chi sarebbero gli svalutati da Gattuso? Piatek e Paqueta? A me pare che anzi alcuni di loro, tipo Calabria o Cutrone o Kessie o Suso, per certi versi anche Bakayoko, abbiano vissuto l'apice delle loro carriere finora, in quella stagione e mezzo. Certo se si pensa che Paqueta valga 40 milioni si è svalutato per forza, ma non dipende da nessun allenatore credo.

Infine per me il degrado di squadra e tutto da rifare non siano stati la conseguenza della gestione Gattuso, ma la causa della flessione finale, decisiva, di stagione. Una isteria collettiva che ha fatto collassare l'ambiente, il cui responsabile non è certo solo Gattuso.
 

Lineker10

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Concordo, Lineker.

Aggiungo che quando si parla del gioco di quel Milan non si tiene conto di un fattore: per fare un gioco non dico da Real ma decente, propositivo, offensivo ecc, oltre alla qualità individuale degli interpreti serve una squadra che abbia un senso. Il Milan 2017/2018 e 2018/2019 non ha nessun senso, è l’anticalcio stesso. Avevamo difensori centrali incapaci di giocare alti perché bradipi (tranne Zapata, da molti considerato un reietto del Giannino, ma che per l’idea di gioco di quest’anno avrebbe potuto tornare utile. Sta di fatto che il titolare non era lui, ma Romagnoli e Musacchio, che le caratteristiche per giocare alti non le hanno), dei terzini ridicoli per fisicità e propositività, un centrocampo privo di fosforo, un attacco anemico (compreso Higuain, che sia al Chelsea che al ritorno alla Juve ha tenuto medie realizzative molto inferiori a prima, segno che l’abbiamo preso nel pieno del suo tracollo, quest’anno per dire ha più minuti giocati e meno goal di quelli fatti nel Milan di Gattuso), degli esterni d’attacco che esterni non erano, che non avevano nè dribbling nè goal nelle gambe. Ma come si può pensare di fare gioco con una squadra così? Una squadra così può fare risultato solo stando con le chiappe strette, badando a non prenderle e cercando il golletto fortunoso in avanti * , che spesso arrivava perché comunque qualche individualità capace di segnare l’avevamo, infatti nel 2017/2018 -con una batteria d’attacco, esterni (che esterni non sono) compresi se vogliamo considerarli, composta da Chala, Suso, Cutrone, Kalinic, Silva, cioè un attacco osceno a tutti gli effetti- e nel 2018/2019 chiudemmo con 56 e 55 goal segnati, non molti ma comunque molti di più rispetto a quest’anno.

E si che quest’anno molti problemi li avevamo attutiti. Ora almeno un terzino che spinge lo abbiamo, così come abbiamo un po’ più di fosforo a centrocampo e più corsa e strappo davanti, specie con Rebic. Eppure a tentare di giocare propositivi ci spaccava la faccia chiunque, sia con Giampaolo (che peraltro riusciva a non fare mai un tiro in porta, ci si lamenta di Gattuso ma in realtà come mole di gioco offensiva Gattuso era Zeman in confronto a questo qua, che ha proposto il Milan peggiore mai visto, un Milan friabile come un novantenne con l’osteoporosi in difesa -perché la difesa alta non faceva altro che esporre i limiti imbarazzanti, in campo aperto, dei nostri centrali e terzini- e impotente sempre come un novantenne in attacco) che con Pioli, che aveva sistemato un po’ di problemi dietro e davanti ma in realtà aveva sempre, fino all’arrivo di Ibra, una media punti da ottavo/nono posto.

Questi siamo: pur applicando migliorie alla rosa, il gioco propositivo per questa rosa è stato un sicuro viatico per la sconfitta, fino a quando non è arrivato un trentanovenne a toglierci qualche castagna dal fuoco.

E a questo punto viva gli 0-1 col Benevento in casa, se poi fai 4 punti tra andata e ritorno con Lazio, Roma e Atalanta. Con Pioli il Benevento lo batti, sicuro, poi però con le squadre succitate fai 0 punti tra andata e ritorno e una rosa migliore (perché si, la rosa del Milan 2019/2020 è superiore, per i motivi detti sopra, a quella del Milan 2018/2019 e ancora di più a quella del Milan 2017/2018, perché il Milan del 2017/2018 non aveva nemmeno i Bakayoko e i Piatek in versione miracolo ai quali alcuni attribuiscono i tanti punti della stagione scorsa, dimenticando che Piatek dopo Chievo-Milan 1-2 smise di giocare e non ne teneva più una che fosse una) , non so cosa sia preferibile.

* Non penso sia un caso che l’uomo Ragno abbia scelto, a quanto pare, sei giocatori dell’attuale rosa e gli altri li voglia buttare nell’umido. E guardacaso ha scelto gli unici compatibili con la sua idea di calcio, antitetica a quella di Gattuso ma che con questa rosa sarebbe assolutamente irrealizzabile e lo esporrebbe solo al ridicolo. Segno che è cosciente che un calcio di certo tipo è irrealizzabile con questo materiale umano.

Assolutamente d'accordo. Spesso scrivo che il Milan è una rosa costruita senza capo né coda e inallenabile. Colpa dei tanti cambiamenti, delle cose fatte improvvisando, della mancanza di un'idea comune e della condivisione di una visione nella gestione tecnica. Questo più delle colpe delle specifiche persone che si sono succedute, che pure ne hanno.

Questo anno secondo me qualcosina meglio è stata fatta, Pioli ha fatto anche un buon lavoro nei suoi limiti, su alcuni giocatori. Una stagione disastrosa ma a livello individuale siamo forse messi meglio dell'anno scorso. Sembra paradossale.
 
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Assolutamente d'accordo. Spesso scrivo che il Milan è una rosa costruita senza capo né coda e inallenabile. Colpa dei tanti cambiamenti, delle cose fatte improvvisando, della mancanza di un'idea comune e della condivisione di una visione nella gestione tecnica. Questo più delle colpe delle specifiche persone che si sono succedute, che pure ne hanno.

Questo anno secondo me qualcosina meglio è stata fatta, Pioli ha fatto anche un buon lavoro nei suoi limiti, su alcuni giocatori. Una stagione disastrosa ma a livello individuale siamo forse messi meglio dell'anno scorso. Sembra paradossale.

La stima che una dirigenza/proprietà ha in un allenatore è direttamente proporzionale alla rosa che gli mette tra le mani, visto che una rosa costa e il destino sportivo di una società è il frutto del lavoro di tutti.
Parafrasando il concetto potremmo anche dire che l'allenatore deve meritarsi la grande squadra e , allo stesso modo, la squadra deve meritarsi il grande allenatore.
Forse abbiamo avuto i montella, inzaghi, giampaolo, brocchi perchè questi ci meritavamo e a meglio non potevamo ambire.
Lo stesso Gattuso, non lo scordiamo, prima della grande occasione al milan allenava la primavera del club e veniva da precedenti mediocri in piazze secondarie, a volte dimenticate dal dio del calcio.
Non stiamo certo parlando dello spalletti di turno.
Che poi gattuso abbia voglia e mezzi per diventare bravo come spalletti ci può stare, è opinabile ma ci può stare, come leao ha tanto per diventare un grande attaccante e il milan ha tutto per tornare a vincere. Un giorno ma non ancora, non ancora.
Il presente poi è di lacrime e sangue.
Gattuso non ci metterà mai tutti d'accordo perchè è il milan, per primo, che non ci mette d'accordo.
 
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Il Napoli ha vinto comunque qualcosa prima e dopo di lui. Con lui zero. Non parliamo di miracoli. Il paragone con Sacchi poi lo ha reso uno dei più grandi bluff della storia. Europa League non ha incontrato nessuno fino in semifinale è paragonabile alla coppetta che ha perso contro Rino

ragazzi vincere la coppa italia è 99% ****, pure noi abbiamo fatto 2 finali con le squadracce che avevamo...
 

Rivera10

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ragazzi vincere la coppa italia è 99% ****, pure noi abbiamo fatto 2 finali con le squadracce che avevamo...

Non ti offendere se con quest' ultima affermazione ti fanno del rosicone. Sembra la storia dello juventino che dice che la Champions e' al 99% **** perché non riesce a vincerla. La storia della volpe e dell' uva insomma.
 
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Comunque, si può dire quello che si vuole su Gattuso, ma non che non dia un'identità di squadra e di gioco. E per gioco non intendo il calcio spettacolo, il calcio spumeggiante, ma semplicemente un modo chiaro e definito di stare in campo. Lui ha questa maniera alla Simeone di far giocare la squadra compatta sfruttando la stanchezza e le lacune degli avversari. Non è probabilmente il gioco più vincente che si possa attuare, non è sicuramente il più bello da vedere ed è quello che ti porta più frustrazione e rimpianti se non vinci. Però lui la squadra la vuole far giocare così e la fa giocare così. Anche con noi faceva giocare così la squadra.
Ci sono allenatori tipo Giampaolo o lo stesso attuale Pioli (allenatore comunque onesto che a mio parere sta facendo tutto quello che può e sa fare) che non hanno mostrato al Milan un gioco definito. Squadre senza identità che non sanno cosa fare in campo. Con Giampaolo si giocava a caso, si cambiava formazione ogni 10 minuti, non si attaccava, non ci si difendeva, niente. Con Pioli si gioca ai lancioni sul 39enne Ibra.
Gattuso è uno che dice "si gioca in 11 dietro alla palla, compatti, nella nostra metà campo e poi si sfruttano gli errori avversari". Brutto, sbgliato, deprecabile che sia, è una scelta che in campo si traduce in certezza. Se ti va bene questo gioco, sai che Gattuso ti metterà giù la squadra per farlo.
Con moltissimi altri allenatori, non sai mai a cosa vai incontro, non sai mai come giocherai, ogni partita è un lancio di monetina.

Non abbiamo visto certo dei Milan stellari in questi anni, di sicuro però quello più squadra, quello con più senso, quello più efficace è stato quello di Gattuso. Miglior allenatore del dopo Allegri.
 
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Comunque, si può dire quello che si vuole su Gattuso, ma non che non dia un'identità di squadra e di gioco. E per gioco non intendo il calcio spettacolo, il calcio spumeggiante, ma semplicemente un modo chiaro e definito di stare in campo. Lui ha questa maniera alla Simeone di far giocare la squadra compatta sfruttando la stanchezza e le lacune degli avversari. Non è probabilmente il gioco più vincente che si possa attuare, non è sicuramente il più bello da vedere ed è quello che ti porta più frustrazione e rimpianti se non vinci. Però lui la squadra la vuole far giocare così e la fa giocare così. Anche con noi faceva giocare così la squadra.
Ci sono allenatori tipo Giampaolo o lo stesso attuale Pioli (allenatore comunque onesto che a mio parere sta facendo tutto quello che può e sa fare) che non hanno mostrato al Milan un gioco definito. Squadre senza identità che non sanno cosa fare in campo. Con Giampaolo si giocava a caso, si cambiava formazione ogni 10 minuti, non si attaccava, non ci si difendeva, niente. Con Pioli si gioca ai lancioni sul 39enne Ibra.
Gattuso è uno che dice "si gioca in 11 dietro alla palla, compatti, nella nostra metà campo e poi si sfruttano gli errori avversari". Brutto, sbgliato, deprecabile che sia, è una scelta che in campo si traduce in certezza. Se ti va bene questo gioco, sai che Gattuso ti metterà giù la squadra per farlo.
Con moltissimi altri allenatori, non sai mai a cosa vai incontro, non sai mai come giocherai, ogni partita è un lancio di monetina.

Non abbiamo visto certo dei Milan stellari in questi anni, di sicuro però quello più squadra, quello con più senso, quello più efficace è stato quello di Gattuso. Miglior allenatore del dopo Allegri.

Finalmente uno che lo dice. Senza arrossire o senza voler sminuire alcuno.
Mi premetto solo di puntualizzare che Pioli e Giampaolo uno stile di gioco lo avrebbero pure, soprattutto il secondo, ma non l' abbiamo visto al Milan per una serie di motivi.

Gattuso cura a livello maniacale la fase difensiva che attua coi reparti stretti, non ama il pressing alto e il palleggio lo cerca con insistenza nella propria area di rigore.
In altre zone del campo e in altre situazioni di gioco preferisce lasciare la prima mossa agli avversari , e si che quelli del Napoli il pressing sanno cosa è e saprebbero pure attuarlo.
 

Miracle1980

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Gattuso andava inchiodato a Milanello indipendentemente dal ruolo che avrebbe potuto ricoprire. Un uomo, milanista, come Rino non lo puoi forzare a licenziarsi e perderlo per il primo Giampioly di turno.
Un altro errore imperdonabile fatto in questi ultimi anni.
Ringhio andrebbe richiamato... altro che il crucco.
 
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