Il Napoli ha vinto la Coppa Italia 2019/2020.

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Già che ci siamo precisiamo le cose.

Gattuso si è dimesso una settimana dopo Leonardo. Dunque dopo chi lo aveva criticato piu duramente in società. In altre parole quando è arrivato il momento, in teoria Gattuso sarebbe anche potuto rimanere non essendoci più la sua nemesi ma in pratica no, perché aveva già deciso di andarsene da settimane. Per questo si è dimesso e non è stato esonerato, non essendoci più Leonardo. Ma è vero che a quel punto la situazione era compromessa e il rapporto finito a prescindere.

Preciso che non ritengo Gattuso l'artefice del 5 quasi quarto posto, per me grande risultato. L'allenatore conta ma molto meno di società e squadra. Nel caso specifico Gattuso ha avuto meriti particolari, in particolare sul piano gestionale e agonistico, su questo penso non ci siano dubbi soprattutto oggi che quei giocatori li abbiamo tristemente misurati e hanno dimostrato la loro personalità vincente.
Andava difeso a spada tratta e fino in fondo sempre, come scrivevo in quei mesi d'altra parte. Poi se si fosse ritenuto che un altro avrebbe potuto fare meglio, arrivare quarti giocando bene, avrebbero fatto bene a cambiarlo comunque a fine stagione.

la tua ricostruzione mi sembra un po' fantasiosa e di parte, ma non essendo io gattuso potresti anche avere ragione. leonardo era il più critico si, ma perchè era l'unico che aveva il ruolo per criticare. maldini era pappa e ciccia con leo ed infatti maldini è rimasto e gattuso no. la società intesa come proprietà non lo voleva più perchè non ha valorizzato un giocatore e comunque non ha rilasciato un'intervista in 2 anni, figurati se lo fa per criticare l'allenatore. la tifoseria non lo voleva per lo scempio di gioco e per la mancata qualificazione (a ragione o a torto), aveva pure litigato con alcuni giocatori...
semplicemente si sono accordati di far la bella figura, io mi dimetto e tu non mi licenzi. hai mai sentito qualcuno dire "gattuso ripensaci"? ecco... non lo voleva più nessuno e c'è stato un accordo come è successo con tutti gli altri. leo, boban (un po' meno d'accordo) e paolo.

per il resto sono opinioni, inutile che ti ridica le mie tanto le conosci...
 
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eh be ha fatto i miracoli a napoli e una rosa che valeva 100 con lui è diventata 300. ha vinto una coppa europea col chelsea. 8 promozioni in carriera. nsomma..... poi che sia un simpaticone no proprio.
Il Napoli ha vinto comunque qualcosa prima e dopo di lui. Con lui zero. Non parliamo di miracoli. Il paragone con Sacchi poi lo ha reso uno dei più grandi bluff della storia. Europa League non ha incontrato nessuno fino in semifinale è paragonabile alla coppetta che ha perso contro Rino
 

AntaniPioco

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Il Napoli ha vinto comunque qualcosa prima e dopo di lui. Con lui zero. Non parliamo di miracoli. Il paragone con Sacchi poi lo ha reso uno dei più grandi bluff della storia. Europa League non ha incontrato nessuno fino in semifinale è paragonabile alla coppetta che ha perso contro Rino

Va comunque detto che la Coppa Italia riempie la bacheca, ma sportivamente vale veramente poco. Sono 5 partite per arrivare a vincere, un secondo posto a 91 punti come quelli di Sarri al Napoli vale più di una coppa Italia.
Stavamo per vincerla noi con quel bidone di Brocchi in panchina, che si era avvalso del buon lavoro di Mihajlovic. Questo già dimostra quanto la coppetta in bacheca valga poco.
 
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Va comunque detto che la Coppa Italia riempie la bacheca, ma sportivamente vale veramente poco. Sono 5 partite per arrivare a vincere, un secondo posto a 91 punti come quelli di Sarri al Napoli vale più di una coppa Italia.
Stavamo per vincerla noi con quel bidone di Brocchi in panchina, che si era avvalso del buon lavoro di Mihajlovic. Questo già dimostra quanto la coppetta in bacheca valga poco.

vallo a dire ai tifosi del Napoli che dopo il gol di Koulibaly credevano nello scudetto se è meglio la coppetta o il secondo posto a 91 punti
 
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Il Napoli ha vinto comunque qualcosa prima e dopo di lui. Con lui zero. Non parliamo di miracoli. Il paragone con Sacchi poi lo ha reso uno dei più grandi bluff della storia. Europa League non ha incontrato nessuno fino in semifinale è paragonabile alla coppetta che ha perso contro Rino

E no dai, un trofeo internazionale è sempre un torneo importante.
Se iniziamo a fare valutazioni di questo genere ne usciamo mai, mio parere personale.
 

Lineker10

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Ricordo che venne nominato proprio Giampaolo, peraltro, come uno degli allenatori coi quali saremmo arrivati quarti in carrozza.



Beh Gabri, in una competizione lunga normalmente i valori vengono fuori, per questo se avevamo una squadra da settimo posto (e la avevamo, perché come rosa eravamo inferiori a: Juve, Napoli, Inter, Atalanta, Roma, Lazio) è stato un miracolo non solo arrivare ad avere dieci punti di vantaggio su una rosa evidentemente superiore come quella dell’Atalanta, ma anche avere a fine campionato un solo punto di svantaggio su di loro e sull’Inter (che ha fatto una stagione pessima per via del caso Icardi e dei casini in spogliatoio ma era abbondantemente la terza forza del torneo già prima di Conte, basta vedere i suoi uomini di punta in difesa, centrocampo e attacco per vedere che con l’Inda già non c’era paragone nel 2018/2019, con buona pace di chi ci riteneva superiori a loro).

Il punto non è chiedersi come mai ci siamo fatti rimontare dall’Atalanta e dall’Inter, il punto è chiedersi come abbia fatto una squadra indegna come quella a fare 68 punti in campionato (e non è un caso di quella stagione e basta, perché anche nella stagione 2017/2018, con una squadra ancora più scarsa di quella del 2018/2019, da quando arrivò Rino tenemmo una media punti pazzesca con tanto di girone di ritorno a 40!!!! punti. E parliamo della squadra di Mirabelli nuda e cruda eh, senza Bakayoko,senza Piatek versione Schillaci ‘90 ecc. Una squadra di una scarsezza indecorosa).

Beh direi che hai ragione. La trovo una opinione equilibrata e obiettiva.

Oggi col senno di poi direi che sono state fatte valutazioni sbagliate al momento. E' stata sopravvalutata la squadra, soprattutto gli acquisti di quella gestione Leonardo (prima Higuain, poi Paqueta e Piatek) e forse indotto a pensare che avessimo una squadra superiore a quella che realmente era. Di conseguenza sono state, secondo me, clamorosamente sottovalutate le qualità che l'allenatore apportava (e aveva saputo apportare anche l'anno prima, come giustamente fai notare) al gruppo e all'ambiente.

Per molti mesi nella gestione Gattuso siamo stati una squadre brutta, il gioco divertente e offensivo non era certo la priorità, ma anche quadrata, tosta, difensivamente notevole, che portava a casa punti anche in trasferte difficili con avversari diretti (vedi Lazio Atalanta e Roma, contro le quali da dieci anni a questa parte in pratica abbiamo vinto solo in quella stagione e mezzo).

Penso che sia stato un errore dovuto alla ancora presente presunzione che soffoca l'ambiente Milan e che trovo inadatta e ingiustificata alla situazione che viviamo. Al Milan anche quando abbiamo avuto una squadra che con fatica e alti e bassi comunque competeva per questo maledetto 4 posto, abbiamo voluto polemizzare sul bel gioco, sul fatto eh ma noi siamo il Milan mica l'Atalanta, eh ma il Milan deve giocare bene come il Real e via dicendo.

Per come la vedo io in questo periodo storico ci sarebbe da essere pragmatici e realisti, ma capisco che per un tifoso non sia semplice.

Oggi dopo questa stagione catastrofica penso che il vento stia cambiando. Le illusioni cinesi prima e Leonardiane poi mi sembrano svanite. Penso che si sia fatti tutti un bel bagno di umiltà a suon di batoste e umiliazioni. Forse, dico forse, siamo più pronti a ragionare in un certo modo più equilibrato e distaccato. Più pronti, almeno spero, a far rinascere davvero un nuovo Milan, che non sia la pallida copia di un Milan che invece non esiste più.
 

gabri65

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Beh direi che hai ragione. La trovo una opinione equilibrata e obiettiva.

Oggi col senno di poi direi che sono state fatte valutazioni sbagliate al momento. E' stata sopravvalutata la squadra, soprattutto gli acquisti di quella gestione Leonardo (prima Higuain, poi Paqueta e Piatek) e forse indotto a pensare che avessimo una squadra superiore a quella che realmente era. Di conseguenza sono state, secondo me, clamorosamente sottovalutate le qualità che l'allenatore apportava (e aveva saputo apportare anche l'anno prima, come giustamente fai notare) al gruppo e all'ambiente.

Per molti mesi nella gestione Gattuso siamo stati una squadre brutta, il gioco divertente e offensivo non era certo la priorità, ma anche quadrata, tosta, difensivamente notevole, che portava a casa punti anche in trasferte difficili con avversari diretti (vedi Lazio Atalanta e Roma, contro le quali da dieci anni a questa parte in pratica abbiamo vinto solo in quella stagione e mezzo).

Penso che sia stato un errore dovuto alla ancora presente presunzione che soffoca l'ambiente Milan e che trovo inadatta e ingiustificata alla situazione che viviamo. Al Milan anche quando abbiamo avuto una squadra che con fatica e alti e bassi comunque competeva per questo maledetto 4 posto, abbiamo voluto polemizzare sul bel gioco, sul fatto eh ma noi siamo il Milan mica l'Atalanta, eh ma il Milan deve giocare bene come il Real e via dicendo.

Per come la vedo io in questo periodo storico ci sarebbe da essere pragmatici e realisti, ma capisco che per un tifoso non sia semplice.

Oggi dopo questa stagione catastrofica penso che il vento stia cambiando. Le illusioni cinesi prima e Leonardiane poi mi sembrano svanite. Penso che si sia fatti tutti un bel bagno di umiltà a suon di batoste e umiliazioni. Forse, dico forse, siamo più pronti a ragionare in un certo modo più equilibrato e distaccato. Più pronti, almeno spero, a far rinascere davvero un nuovo Milan, che non sia la pallida copia di un Milan che invece non esiste più.

Ma nessuno, almeno io, voleva il gioco spumeggiante da Real Madrid. Quello che volevo era il provare almeno a giocare. Viene descritta una situazione dove sembra che arrivavamo dalla serie B con giocatori sconosciuti. Poi adesso il degrado si è esacerbato e ci siamo vicini, a codesta situazione.

Parecchie partite le abbiamo finite con il computo totale di 1 tiro in porta. Passavano mezzore intere senza oltrepassare la metà campo. Trequartisti messi a fare gli interditori. Suso tenuto in campo perché se disgraziatamente usciva una palla, era ritenuto l'unico in grado di buttarla dentro.

Mi rifiuto di credere che l'unico pensiero ragionevole fosse "non ci proviamo nemmeno ad attaccare, ma proprio no, mettiamo l'autobus in area e poi facciamo voto a qualche santo". A me ha dato l'impressione di tanta, ma tanta paura a essere propositivi, con la classica mentalità utilitaristica. Alla fine "ha pagato", nel senso che ha fatto diversi punti. Purtroppo non sono bastati, e il risultato è stato un degrado di squadra, giocatori svalutati, polemiche e tutto da rifare. Forse esisteva anche un'atteggiamento meno ruvido.

Poi non è tutta colpa sua al 100%, ovviamente, essendo il personaggio più esposto ha dovuto pagare anche per altri motivi.

Adesso spero che Rino abbia acquisito fiducia e si sciolga. Però intanto la sua gavetta ce la siamo sorbita. Ma va bene, eh, non critico più di tanto, probabilmente continueremo a fare pena con o senza di lui ancora per molto, indipendentemente dalla sua presenza.
 

A.C Milan 1899

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Beh direi che hai ragione. La trovo una opinione equilibrata e obiettiva.

Oggi col senno di poi direi che sono state fatte valutazioni sbagliate al momento. E' stata sopravvalutata la squadra, soprattutto gli acquisti di quella gestione Leonardo (prima Higuain, poi Paqueta e Piatek) e forse indotto a pensare che avessimo una squadra superiore a quella che realmente era. Di conseguenza sono state, secondo me, clamorosamente sottovalutate le qualità che l'allenatore apportava (e aveva saputo apportare anche l'anno prima, come giustamente fai notare) al gruppo e all'ambiente.

Per molti mesi nella gestione Gattuso siamo stati una squadre brutta, il gioco divertente e offensivo non era certo la priorità, ma anche quadrata, tosta, difensivamente notevole, che portava a casa punti anche in trasferte difficili con avversari diretti (vedi Lazio Atalanta e Roma, contro le quali da dieci anni a questa parte in pratica abbiamo vinto solo in quella stagione e mezzo).

Penso che sia stato un errore dovuto alla ancora presente presunzione che soffoca l'ambiente Milan e che trovo inadatta e ingiustificata alla situazione che viviamo. Al Milan anche quando abbiamo avuto una squadra che con fatica e alti e bassi comunque competeva per questo maledetto 4 posto, abbiamo voluto polemizzare sul bel gioco, sul fatto eh ma noi siamo il Milan mica l'Atalanta, eh ma il Milan deve giocare bene come il Real e via dicendo.

Per come la vedo io in questo periodo storico ci sarebbe da essere pragmatici e realisti, ma capisco che per un tifoso non sia semplice.

Oggi dopo questa stagione catastrofica penso che il vento stia cambiando. Le illusioni cinesi prima e Leonardiane poi mi sembrano svanite. Penso che si sia fatti tutti un bel bagno di umiltà a suon di batoste e umiliazioni. Forse, dico forse, siamo più pronti a ragionare in un certo modo più equilibrato e distaccato. Più pronti, almeno spero, a far rinascere davvero un nuovo Milan, che non sia la pallida copia di un Milan che invece non esiste più.

Concordo, Lineker.

Aggiungo che quando si parla del gioco di quel Milan non si tiene conto di un fattore: per fare un gioco non dico da Real ma decente, propositivo, offensivo ecc, oltre alla qualità individuale degli interpreti serve una squadra che abbia un senso. Il Milan 2017/2018 e 2018/2019 non ha nessun senso, è l’anticalcio stesso. Avevamo difensori centrali incapaci di giocare alti perché bradipi (tranne Zapata, da molti considerato un reietto del Giannino, ma che per l’idea di gioco di quest’anno avrebbe potuto tornare utile. Sta di fatto che il titolare non era lui, ma Romagnoli e Musacchio, che le caratteristiche per giocare alti non le hanno), dei terzini ridicoli per fisicità e propositività, un centrocampo privo di fosforo, un attacco anemico (compreso Higuain, che sia al Chelsea che al ritorno alla Juve ha tenuto medie realizzative molto inferiori a prima, segno che l’abbiamo preso nel pieno del suo tracollo, quest’anno per dire ha più minuti giocati e meno goal di quelli fatti nel Milan di Gattuso), degli esterni d’attacco che esterni non erano, che non avevano nè dribbling nè goal nelle gambe. Ma come si può pensare di fare gioco con una squadra così? Una squadra così può fare risultato solo stando con le chiappe strette, badando a non prenderle e cercando il golletto fortunoso in avanti * , che spesso arrivava perché comunque qualche individualità capace di segnare l’avevamo, infatti nel 2017/2018 -con una batteria d’attacco, esterni (che esterni non sono) compresi se vogliamo considerarli, composta da Chala, Suso, Cutrone, Kalinic, Silva, cioè un attacco osceno a tutti gli effetti- e nel 2018/2019 chiudemmo con 56 e 55 goal segnati, non molti ma comunque molti di più rispetto a quest’anno.

E si che quest’anno molti problemi li avevamo attutiti. Ora almeno un terzino che spinge lo abbiamo, così come abbiamo un po’ più di fosforo a centrocampo e più corsa e strappo davanti, specie con Rebic. Eppure a tentare di giocare propositivi ci spaccava la faccia chiunque, sia con Giampaolo (che peraltro riusciva a non fare mai un tiro in porta, ci si lamenta di Gattuso ma in realtà come mole di gioco offensiva Gattuso era Zeman in confronto a questo qua, che ha proposto il Milan peggiore mai visto, un Milan friabile come un novantenne con l’osteoporosi in difesa -perché la difesa alta non faceva altro che esporre i limiti imbarazzanti, in campo aperto, dei nostri centrali e terzini- e impotente sempre come un novantenne in attacco) che con Pioli, che aveva sistemato un po’ di problemi dietro e davanti ma in realtà aveva sempre, fino all’arrivo di Ibra, una media punti da ottavo/nono posto.

Questi siamo: pur applicando migliorie alla rosa, il gioco propositivo per questa rosa è stato un sicuro viatico per la sconfitta, fino a quando non è arrivato un trentanovenne a toglierci qualche castagna dal fuoco.

E a questo punto viva gli 0-1 col Benevento in casa, se poi fai 4 punti tra andata e ritorno con Lazio, Roma e Atalanta. Con Pioli il Benevento lo batti, sicuro, poi però con le squadre succitate fai 0 punti tra andata e ritorno e una rosa migliore (perché si, la rosa del Milan 2019/2020 è superiore, per i motivi detti sopra, a quella del Milan 2018/2019 e ancora di più a quella del Milan 2017/2018, perché il Milan del 2017/2018 non aveva nemmeno i Bakayoko e i Piatek in versione miracolo ai quali alcuni attribuiscono i tanti punti della stagione scorsa, dimenticando che Piatek dopo Chievo-Milan 1-2 smise di giocare e non ne teneva più una che fosse una) , non so cosa sia preferibile.

* Non penso sia un caso che l’uomo Ragno abbia scelto, a quanto pare, sei giocatori dell’attuale rosa e gli altri li voglia buttare nell’umido. E guardacaso ha scelto gli unici compatibili con la sua idea di calcio, antitetica a quella di Gattuso ma che con questa rosa sarebbe assolutamente irrealizzabile e lo esporrebbe solo al ridicolo. Segno che è cosciente che un calcio di certo tipo è irrealizzabile con questo materiale umano.
 

Jino

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Comunque Sarri è proprio un allenatore mediocre, l'ho sempre pensato. La scorsa estate quando Sarri è arrivato al posto di Allegri, e Conte è arrivato all'Inter ho subito pensato che il gap si fosse quasi interamente colmato, nonostante due rose con valori presi singolarmente abissali. Conte è un vincente, se non è stato quest'anno vincerà lo scudetto il prossimo anno, a meno che la Juventus non riprenda un tecnico che ha in testa solo vincere, com'era Allegri.

Vi rendete conto che nell'ultimo decennio di Napoli ha vinto Mazzarri, ha vinto Benitez, ha vinto Gattuso....e Sarri non ha vinto nulla!? Ma secondo voi è un caso? Sarri ha messo in bacheca al Napoli il bel gioco, che non conta nulla, cosa di cui tempo qualche anno non si ricorderà più nessuno.

Concludo con l'esser felice per Gattuso, per l'uomo, per il suo momento...se lo merita, gran persona. Poi come allenatore ognuno può pensarla come vuole, ma come uomo non si può discutere.
 
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