Il Milan sta diventando un club di plastica?

Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
68,589
Reaction score
36,529
Io condivido l’approccio di Milanismo…
Io tifo il Milan e tifare significa sperare per il meglio.
Sia nelle annate buone che in quelle pessime.

se alcuni vogliono passare le giornate a vomitare odio contro la società che facciano pure, ma dovrebbero capire che lo sport si può vivere in tanti modi e che rimane un argomento frivolo e da cui si dovrebbe trarre positività, anche quando non si vince.
E ad alcuni secondo me piacerebbe ancora parlare di calciomercato, di giocatori, di formazioni per la prossima stagione e di calcio giocato, senza per questo essere ammorbati da chi ha perso passione e vuole vedere sprofondare la squadra sperando che cambi la società.
poi, per carità, sono il primo che vorrebbe Maldini in società, Furlani a Honolulu e Tonali in mezzo al campo con Rejinders, e che finalmente spendessero 60/70 milioni per una punta degna di questo nome, però ad una certa bisognerebbe anche farsene una ragione, non è così e non sarà così finché siamo in mano ad Elliot.
Non vi piace l’idea? Non è colpa mia, né di chi ha piacere di continuare a seguire e tifare la squadra.
Ma se questo approccio per qualcuno significa essere appecorati me ne farò una ragione
Avrai notato che non ho parlato di soldi, di investimenti, di vittorie ma solo di sentimento.
Per gestire il Milan servono sentimento e cuore .

Non sono rancoroso e nemmeno adirato.
Come fa quel detto?
Preoccupati fin quando sbotto, che' quando non parlo vuol dire che è finita.

A me non piace come il club tratta giocatori, tifosi e come gestisce la quotidianità.
Il Milan dovrebbe partire sempre dalla tradizione per poi fondersi con l'innovazione.

Questo è essenziale affinché un padre possa tramandare una passione a un figlio.
Passano i dirigenti, passano i tifosi, passano i giocatori ma il club resta e deve restare nel cuore.
 
Ultima modifica:

7AlePato7

Senior Member
Registrato
3 Settembre 2012
Messaggi
27,173
Reaction score
16,572
Era il lontano 2016 quando in Germania la neopromossa RB Lipsia faceva urlare inorriditi tutti i vecchi conservatori teutonici allo scandalo.

E si perché il colosso Red Bull era riuscito a raggirare la norma tutta tedesca sul 50%+1 ,regola che non consente che la maggioranza di un club sia in mano ad una azienda, con il 50%+1,appunto, che deve rimanere in mano ai tifosi.
Eccezion fatta solo per le proprietà che erano nel calcio tedesco già da più di 20 anni, vedi Bayer e Wolksvagen.

La red bull aveva di fatto cancellato la storia del club che aveva rilevato, l'Austria Salisburgo.
Un “club di plastica” fu subito etichettato, senza storia né alcun radicamento sul territorio.

Di anni ne sono passati quasi 10 e il colosso Red Bull di strada nel calcio mondiale ne ha fatta tanta ma in Germania il loro club ormai è stato etichettato come 'il più odiato'.
La distruzione della storia, la mancanza di radicamento sul territorio e la loro scientificità, oserei dire ,nel fare calcio hanno trasformato uno sport della gente in qualcosa che fa disinnamorare.


Della situazione del nostro Milan, ora andiamo a noi, ne abbiamo parlato in lungo e in largo e ci siamo concentrati sulla nebulosa situazione societaria e sui discutibili colletti bianchi che ci ritroviamo tra consiglio di amministrazione e dirigenza.
Un Milan che facciamo fatica a riconoscere e ritrovare perché ha poco o nulla del club che ci ha fatto innamorare e sognare.


Ma , a parte la gestione finanziaria e sportiva, lacunosa ,losca e approssimativa , da 2 anni a questa parte quello che mi fa letteralmente paura è la totale mancanza di empatia verso la nostra maglia e la nostra tifoseria.
Non c'è un solo settore nel quale si metta cuore ma è tutto aridamente confezionato a tal punto che , come da titolo, mi viene da definire il Milan un club di plastica.
La storia e la tradizione si stanno distruggendo giorno dopo giorno e il tifoso viene come respinto fuori dai cancelli.

La gestione della squadra non è da meno e l'empatia verso i nostri ragazzi ha lasciato il posto a una freddissima gestione professionale del dipendente.
Il giocatore non si legherà più al rossonero, il tifoso non si innamorerà del suo beniamino in campo.


La gestione della comunicazione è da brividi con voci selvagge denigratorie che escono quotidianamente e il club non riesce a fare muro o semplicemente nemmeno interessa.


Ma se la Red Bull ha deciso di rilevare club mediamente minore nel brand ,non me ne vogliano i tifosi delle squadre in questione, quanto sta accedendo al Milan è clamoroso ,vista e considerata la grandezza della nostra gloriosa società.

La guerra al tifo organizzato è stata dichiarata , le vecchie bandiere sono state allontanate, il milanismo viene estirpato come si fa con le erbacce infestanti, la gestione fredda e anonima ormai è diventata la normalità.


E allora attenzione all'ultimo grande step che potrebbe veramente annichilirci, e qua rischio di passare per anacronistico: lo stadio.
Se questa proprietà realizza lo stadio fuori Milano per il Milan è finita.
Oggi è rimasto solo San Siro a riecheggiare storia, se ci portano fuori rischiamo di vederci tagliare definitivamente il cordone ombelicale.


Il Milan oggi non preoccupa più sportivamente, fa letteralmente paura per la mancanza di sentimenti.
La situazione è precipitata con Redbird, quello è stato il colpo finale. Hanno dichiarato guerra al tifo organizzato, messo in ultimo piano il risultato sportivo, smantellato completamente il progetto tecnico precedente con acquisti di dubbia qualità. Per quanto mi riguarda potrebbero anche non andarsene mai, stanno predisponendo il tutto in modo tale da registrare utili anche senza quarto posto. Il sogno loro è quello: avere una società che produce utili e fare continuamente recharge, ossia dirottare quegli utili in costi dei servizi. Oltretutto stanno operando in maniera machiavellica anche per non far capire niente al tifoso: il bilancio si chiude a giugno ma viene reso noto a ottobre affinché non vada a inficiare sulla campagna abbonamenti. Vendono i giocatori importanti a giugno in modo che quelle risorse non siano utilizzabili a luglio, così al tifoso non è neanche chiaro ciò che economicamente il Milan possa o non possa permettersi sul calciomercato. Una discrasia a tutti i livelli ammanta tutto il mondo rossonero: caos societario, caos nella comunicazione con i tifosi, caos nella comunicazione dei dati sul bilancio, caos su chi sia il reale proprietario.
Per me è il momento più difficile per un tifoso del Milan, perché non sai da che parte girarti, non sai dove trovare una cavolo di ragione per continuare a sostenere una squadra che non esiste più.
 
Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
68,589
Reaction score
36,529
La situazione è precipitata con Redbird, quello è stato il colpo finale. Hanno dichiarato guerra al tifo organizzato, messo in ultimo piano il risultato sportivo, smantellato completamente il progetto tecnico precedente con acquisti di dubbia qualità. Per quanto mi riguarda potrebbero anche non andarsene mai, stanno predisponendo il tutto in modo tale da registrare utili anche senza quarto posto. Il sogno loro è quello: avere una società che produce utili e fare continuamente recharge, ossia dirottare quegli utili in costi dei servizi. Oltretutto stanno operando in maniera machiavellica anche per non far capire niente al tifoso: il bilancio si chiude a giugno ma viene reso noto a ottobre affinché non vada a inficiare sulla campagna abbonamenti. Vendono i giocatori importanti a giugno in modo che quelle risorse non siano utilizzabili a luglio, così al tifoso non è neanche chiaro ciò che economicamente il Milan possa o non possa permettersi sul calciomercato. Una discrasia a tutti i livelli ammanta tutto il mondo rossonero: caos societario, caos nella comunicazione con i tifosi, caos nella comunicazione dei dati sul bilancio, caos su chi sia il reale proprietario.
Per me è il momento più difficile per un tifoso del Milan, perché non sai da che parte girarti, non sai dove trovare una cavolo di ragione per continuare a sostenere una squadra che non esiste più.
Bingo.

E infatti la mia conclusione finale sullo stadio si ricollega proprio a questo timore.

Uno stadio nuovo potrebbe creare una frattura ancora più forte tra il loro disegno e il vecchio tifoso.
Perché San Siro vuoi o non vuoi è storia e memoria.
 

7AlePato7

Senior Member
Registrato
3 Settembre 2012
Messaggi
27,173
Reaction score
16,572
Bingo.

E infatti la mia conclusione finale sullo stadio si ricollega proprio a questo timore.

Uno stadio nuovo potrebbe creare una frattura ancora più forte tra il loro disegno e il vecchio tifoso.
Perché San Siro vuoi o non vuoi è storia e memoria.
Infatti... Se realizzano lo stadio e il fatturato aumenta di 50-70 mln all'anno, chi mi dice che non aumentino della stessa cifra i costi dei servizi?
Qui c'è da sperare che il tutto naufraghi in qualche maniera portando Elliott e Redbird a giudicare sconveniente restare al timone. Il loro obiettivo è quello di fare soldi facendo leva sul brand Milan, investendo meno risorse possibili sulla squadra. Un incubo per noi tifosi.
 

gabri65

BFMI-class member
Registrato
26 Giugno 2018
Messaggi
24,337
Reaction score
22,529
Un incubo per noi tifosi.

Un incubo per ALCUNI tifosi.

Tutti gli altri ti criticano, perché secondo loro va bene così, perché è normale che dei criminali distruggano un patrimonio dell'immaginario collettivo quale è il Milan. Ne hanno tutti i diritti, eh, sono i padroni.

Eh sì, sei tu che ti devi piegare alle scatole finanziarie degli strozzini, che fanno i billion dollars da 8^ e fuori da tutte le competizioni.
E devi stare anche muto.

I melliuni raccattati dalle cessioni eccellenti per colmare il portafoglio dei cialtroni è tutto sentimento, sì sì sì.

Sai cosa, siccome ognuno deve vivere il tifo a modo suo, allora mi metto a tifare inda. In fondo il calcio è un gioco, no. Mica c'è un vincolo di sangue o un contratto da rispettare.
 
Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
68,589
Reaction score
36,529
Un incubo per ALCUNI tifosi.

Tutti gli altri ti criticano, perché secondo loro va bene così, perché è normale che dei criminali distruggano un patrimonio dell'immaginario collettivo quale è il Milan. Ne hanno tutti i diritti, eh, sono i padroni.

Eh sì, sei tu che ti devi piegare alle scatole finanziarie degli strozzini, che fanno i billion dollars da 8^ e fuori da tutte le competizioni.
E devi stare anche muto.

I melliuni raccattati dalle cessioni eccellenti per colmare il portafoglio dei cialtroni è tutto sentimento, sì sì sì.

Sai cosa, siccome ognuno deve vivere il tifo a modo suo, allora mi metto a tifare inda. In fondo il calcio è un gioco, no. Mica c'è un vincolo di sangue o un contratto da rispettare.
Si arriverà anche alla fluidità del tifo.
Tempo al tempo.

Il futuro è nerd.
 
Alto