Condivisibile, ma è conseguenza inevitabile di un modo di fare dell'agente che al Milan, con altri dirigenti, era stato ampiamente tollerato ed assecondato, in passato. Con ben altra consapevolezza, non amichevole, di Raiola, il Milan avrebbe gestito diversamente la transizione contrattuale alla maturità di Donnarumma, ad esempio con un inserimento graduale in prima squadra, utile al club ma anche allo stesso giocatore, che palesa continuamente errori tecnici che sono figlio di una crescita improvvisa e squilibrata. Con Plizzari, indipendentemente dall'assenza di Raiola, le cose andranno diversamente.