juventino
New member
- Registrato
- 30 Agosto 2012
- Messaggi
- 13,191
- Reaction score
- 68
Il "guardiolismo": una vera sciagura per le squadre italiane!
Anno 2008: dopo una stagione deludente il Barcellona decide di sostituire Frank Rijkaard, artefice comunque di un ciclo di grandi successi, con Pep Guardiola, allenatore del Barcellona B (de facto la primavera). La scelta, complice la rifondazione in casa blaugrana e la partenza nella stessa estate di un totem come Ronaldinho, desta grandi perplessità inizialmente anche a causa di un avvio incerto (in molti non lo ricordano, ma Pep perse sia all'andata dei preliminari di Champions col Wisla Cracovia e sia all'esordio in Liga col piccolo Numancia); il resto però è storia: la squadra di Guardiola sbriciola ogni avversario e record e conclude l'annata col triplete dando il via ad un ciclo leggendario, ma anche ad una pericolosa tendenza, che è il fulcro di questo thread.
Si tratta del cosiddetto "guardiolismo", ossia la tendenza ad affidare la prima squadra all'allenatore della squadra giovanile, seppur questi non abbia la minima esperienza. In realtà è una scelta che già prima veniva ciclicamente adottata, ma che i successi del Barça hanno fatto prepotentemente ritornare in pista, diffondendosi soprattutto nel nostro calcio, offrendo a presidenti e proprietari un perfetto spechietto per le allodole per ingaggiare "allenatori" a prezzi stracciati, ma con risultati praticamente sempre disastrosi. Qualche esempio? Ferrara alla Juve, Stramaccioni all'Inter e Inzaghi al Milan. Tre completi fallimenti, praticamente 100% di insuccesso garantito. Adesso gli ultimi casi sono Simone Inzaghi alla Lazio e, probabilmente, Brocchi sulla panchina del Milan il prossimo anno. Nuovi disastri in vista?
Anno 2008: dopo una stagione deludente il Barcellona decide di sostituire Frank Rijkaard, artefice comunque di un ciclo di grandi successi, con Pep Guardiola, allenatore del Barcellona B (de facto la primavera). La scelta, complice la rifondazione in casa blaugrana e la partenza nella stessa estate di un totem come Ronaldinho, desta grandi perplessità inizialmente anche a causa di un avvio incerto (in molti non lo ricordano, ma Pep perse sia all'andata dei preliminari di Champions col Wisla Cracovia e sia all'esordio in Liga col piccolo Numancia); il resto però è storia: la squadra di Guardiola sbriciola ogni avversario e record e conclude l'annata col triplete dando il via ad un ciclo leggendario, ma anche ad una pericolosa tendenza, che è il fulcro di questo thread.
Si tratta del cosiddetto "guardiolismo", ossia la tendenza ad affidare la prima squadra all'allenatore della squadra giovanile, seppur questi non abbia la minima esperienza. In realtà è una scelta che già prima veniva ciclicamente adottata, ma che i successi del Barça hanno fatto prepotentemente ritornare in pista, diffondendosi soprattutto nel nostro calcio, offrendo a presidenti e proprietari un perfetto spechietto per le allodole per ingaggiare "allenatori" a prezzi stracciati, ma con risultati praticamente sempre disastrosi. Qualche esempio? Ferrara alla Juve, Stramaccioni all'Inter e Inzaghi al Milan. Tre completi fallimenti, praticamente 100% di insuccesso garantito. Adesso gli ultimi casi sono Simone Inzaghi alla Lazio e, probabilmente, Brocchi sulla panchina del Milan il prossimo anno. Nuovi disastri in vista?