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Perfetto.L'italia attualmente sta al 131,8% di debito in relazione al PIL, la francia al 97%. Questo per il debito/pil, l'unico che conta nella valutazione della percentuale di deficit che si può attuare.
Il debito aggregato non è mai stato considerato in questo senso. Il debito di stato, enti, banche e privati, globalmente considerato, resta fuori dagli specifici accordi e dal patto di stabilità. Che forse dovrebbe essere considerato è probabile, anche se non così com'è ma adeguato tramite qualche formula di influenza; che il debito dei privati sia la stessa cosa del debito pubblico generale no, perché il secondo è l'unico che deriva direttamente dalle manovre economiche, il primo è di origine derivata.
Ne segue che la Francia, intesa come nazione, è meno indebitata, e di molto, rispetto all'Italia e stessa cosa succede alla germania che di fatto tiene la contabilità separata delle sue "regioni". Gli italiani mettono da parte più soldi, ma questo non permette di certo di poter dire che l'italia ha meno debiti, perché non rispondono con i patrimoni personali i privati di debiti contratti a livello nazionale.
La Francia pur essendo sopra il 60%, soglia di intervento, ha una differente evoluzione dovuta agli accordi specifici degli ultimi anni, e lo sforamento è dello 0.2 rispetto allo 0.8 italiano.
Le regole permettono scostamenti temporanei motivati. Tra poco sapremo se quello francese è motivato.
Sul punto, l'Europa non ha detto "no" all'Italia sulla base del semplice superamento della soglia, ha detto "no" con una relazione motivata che smontava di fatto la manovra sostenendo che era piena di misure assistenziali e priva di investimenti (è disponibile online). Di quest'ultima cosa si sono accorti tutti, lo sappiamo noi come loro. E purtroppo, per quanto mi dia fastidio, ritengo che abbiano ragione. Su Macron ovviamente vedremo più avanti e non ho personalmente letto neanche le sue intenzioni.
Aggiungo soltanto che la Commissione ha già scritto la letterina ai francesi rimandando ulteriori giudizi in privamera e segnalando che le misure previste non sono sufficienti per raggiungere gli obiettivi. In poche parole la Francia ha previsto misure che si avvicinano allo scopo ma, a giudizio della Commissione, non abbastanza; l'Italia ha previsto misure che si allontanano ulteriormente dall'obiettivo. Questa è la differenza fondamentale(oltre a quelle che hai segnalato). E' necessario sottolinearlo perché, a sentire qualche commento, sembra che la Francia sia stata applaudita e indicata come modello virtuoso dalla Commissione.