Il Fatto: Draghi (e Berlusconi) niente quirinale, ma premier anche dopo le elezioni

Toby rosso nero

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Un editoriale pubblicato su Il Fatto Quotidiano firmato Massimo Rocca, afferma che sono finite le speranze di Mario Draghi, ma anche di Silvio Berlusconi, di essere i prossimi presidenti della Repubblica. Draghi è costretto a rimanere dov'è causa dell'allarme della variante Omicron, mentre il leader di Forza Italia non sarebbe apprezzato.

Pertanto, Draghi potrebbe farsi 7 anni come presidente del consiglio. Dopo le elezioni del 2023, vista anche la scarsa fiducia dei cittadini, ci potrebbe essere la formazione di una maggioranza filo-draghiana e ciò decreterebbe la fine della politica partitica.

Ovvio che il Ratto Quotidiano tifi per questa soluzione, se no Travaglio come fa a riposizionare i grullini nel nuovo governo? :asd:
 
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quoto, ma vorrei aggiungere una cosa.

sono minimo 10 anni che il voto non conta niente proprio effettivamente, e almeno 20 che non conta niente di fatto.
La questione è complessa.
Le politiche del 2013 sono state probabilmente l'ultimo momento in cui il parlamento è stato in grado di esprimere una maggioranza piu o meno politica, con una forza preponderante.
Dal 2018 in poi di fatto l'italia è ingovernabile a meno di larghissime intese con piu partner uguali e nessun plenipotenziario (e quindi di fatto nessuna direzione di governo); gli unici momenti in cui si riscontra un'azione esecutiva piu o meno decisa è quando spunta un tecnico (Dini, Monti, Draghi) con larga maggioranza trasversale, finchè dura.
Probabilmente il periodo 1994-2008 è stato il piu fervido per il gioco democratico, con due grossi poli che procedevano in alternanza tra loro e un parlamento ancora in grado di influenzare la politica (chiedere a Prodi).
Anche prima del 1994, la situazione era drammatica: quasi 50 anni in cui si andava a votare la qualunque, con la certezza che tanto PCI e MSI non sarebbero andati al governo e tutti gli altri, DC in primis, si, per tenere quei due movimenti all'opposizione.
Di fatto in italia la democrazia esiste in teoria, ma di fatto molto raramente i governi sono stati pienamente legittimati da un mandato popolare maturo.
 

livestrong

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La questione è complessa.
Le politiche del 2013 sono state probabilmente l'ultimo momento in cui il parlamento è stato in grado di esprimere una maggioranza piu o meno politica, con una forza preponderante.
Dal 2018 in poi di fatto l'italia è ingovernabile a meno di larghissime intese con piu partner uguali e nessun plenipotenziario (e quindi di fatto nessuna direzione di governo); gli unici momenti in cui si riscontra un'azione esecutiva piu o meno decisa è quando spunta un tecnico (Dini, Monti, Draghi) con larga maggioranza trasversale, finchè dura.
Probabilmente il periodo 1994-2008 è stato il piu fervido per il gioco democratico, con due grossi poli che procedevano in alternanza tra loro e un parlamento ancora in grado di influenzare la politica (chiedere a Prodi).
Anche prima del 1994, la situazione era drammatica: quasi 50 anni in cui si andava a votare la qualunque, con la certezza che tanto PCI e MSI non sarebbero andati al governo e tutti gli altri, DC in primis, si, per tenere quei due movimenti all'opposizione.
Di fatto in italia la democrazia esiste in teoria, ma di fatto molto raramente i governi sono stati pienamente legittimati da un mandato popolare maturo.
L'aggettivo finale è chiave. Con un elettori di un certo tipo, la stragrande maggioranza dei professionisti della politica che oggi riempiono il parlamento sarebbe a mendicare per strada, dopo esser stata anni al gabbio. La democrazia oltre a non essere attuabile su grandi comunità, non è nemmeno fatta per portare al miglioramento
 

gabri65

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La parola "democrazia" sta cominciando a darmi i conati di vomito allo stesso modo di quell'altra, la "solidarietà".
 
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La questione è complessa.
Le politiche del 2013 sono state probabilmente l'ultimo momento in cui il parlamento è stato in grado di esprimere una maggioranza piu o meno politica, con una forza preponderante.
Dal 2018 in poi di fatto l'italia è ingovernabile a meno di larghissime intese con piu partner uguali e nessun plenipotenziario (e quindi di fatto nessuna direzione di governo); gli unici momenti in cui si riscontra un'azione esecutiva piu o meno decisa è quando spunta un tecnico (Dini, Monti, Draghi) con larga maggioranza trasversale, finchè dura.
Probabilmente il periodo 1994-2008 è stato il piu fervido per il gioco democratico, con due grossi poli che procedevano in alternanza tra loro e un parlamento ancora in grado di influenzare la politica (chiedere a Prodi).
Anche prima del 1994, la situazione era drammatica: quasi 50 anni in cui si andava a votare la qualunque, con la certezza che tanto PCI e MSI non sarebbero andati al governo e tutti gli altri, DC in primis, si, per tenere quei due movimenti all'opposizione.
Di fatto in italia la democrazia esiste in teoria, ma di fatto molto raramente i governi sono stati pienamente legittimati da un mandato popolare maturo.
io credo che non sia un caso.
le leggi e le persone vengono scelte per mantenere questo andazzo, tanto in realtà sono tutti amici i politici.
fanno un po' per uno in teoria come facevano milan e juve. tanto poi le decisioni le prendono sempre i soliti.
 
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io credo che non sia un caso.
le leggi e le persone vengono scelte per mantenere questo andazzo, tanto in realtà sono tutti amici i politici.
fanno un po' per uno in teoria come facevano milan e juve. tanto poi le decisioni le prendono sempre i soliti.
Non è un caso, è semplicemente sintomo di un sistema malato ed esanime che si sta attorcigliando su se stesso prima di esalare l'ultimo respiro.
L'egemonia occidentale liberista è al tramonto, arriverà un modello nuovo ibrido tra dittatura e democrazia, una tecnocrazia illuminata che, compresi gli enormi rischi della democrazia e la facilità con cui lo stato si deteriora senza un elettorato consapevole, gestirà uno stato liberale ma con elezioni "attenuate".
Il tutto per cercare più efficienza politica e militare in ottica di contenimento del vero nemico, ovvero la cina 8che già sta plasmando le menti delle giovani generazioni tramite un enorme piano di propaganda e soft power basata sui big data, con Tiktok come ariete. Ma su questo servirebbero topic su topic...)
 
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Non è un caso, è semplicemente sintomo di un sistema malato ed esanime che si sta attorcigliando su se stesso prima di esalare l'ultimo respiro.
L'egemonia occidentale liberista è al tramonto, arriverà un modello nuovo ibrido tra dittatura e democrazia, una tecnocrazia illuminata che, compresi gli enormi rischi della democrazia e la facilità con cui lo stato si deteriora senza un elettorato consapevole, gestirà uno stato liberale ma con elezioni "attenuate".
Il tutto per cercare più efficienza politica e militare in ottica di contenimento del vero nemico, ovvero la cina 8che già sta plasmando le menti delle giovani generazioni tramite un enorme piano di propaganda e soft power basata sui big data, con Tiktok come ariete. Ma su questo servirebbero topic su topic...)
ma non è che ci siamo molto lontani è, anzi.
mi andrebbe anche bene se i dittatori agissero per provare a migliorare la situazione e non per venire rieletti l'anno dopo.
 
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ma non è che ci siamo molto lontani è, anzi.
mi andrebbe anche bene se i dittatori agissero per provare a migliorare la situazione e non per venire rieletti l'anno dopo.
Non avere un'opinione pubblica a cui rispondere e poter prendere misure giuste ma impopolari è un vantaggio troppo grande per poterlo tralasciare.
 
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Non avere un'opinione pubblica a cui rispondere e poter prendere misure giuste ma impopolari è un vantaggio troppo grande per poterlo tralasciare.
appunto, anzi è fondamentale. altrimenti uno stato è ingovernabile.
perche almeno l'80% della gente è caprona e non ragiona, guarda tg1 ed è finita.
l'esempio è draghi che col corona ha fatto quello che ha voluto. per ora dico "per fortuna". sul resto non mi pronuncio perchè non sono in grado.
 
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