Il Codacons denuncia Burioni. È polemica col medico

juventino

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Le ultime uscite del medico Roberto Burioni, noto per il suo attivismo sul web e le sue aspre critiche ai no-vax, riguardo l’interveanti del ministro degli Interni Salvini sembrano aver stancato definitivamente parte della popolazione; il Codacons nei giorni scorsi ha infatti annunciato di aver denunciato l’immunologo all’ordine dei medici, chiedendone la radiazione. Questo il comunicato del presidente Carlo Rienzi: “Burioni ha superato il segno e i cittadini non ne possono più delle sue uscite pesanti e contrarie a qualsiasi confronto costruttivo su un tema così delicato come quello dei vaccini. Chiediamo che l’Ordine dei Medici avvii un procedimento disciplinare nei confronti di Burioni e ne valuti la radiazione dall’albo“.
Ma la polemica non è finita qui: Burioni non si è lasciato perdere l’occasione per rispondere, come suo solito, sui social, in cui ha accusato il Codacons di “fare gli interessi dei virus” ed ha sfidato Salvino ad indicargli i vaccini da lui ritenuti superflui. La replica non ha però intimorito il Codacons, che ha fatto sapere di aver presentato un esposto all’Anac in cui ha evidenziato perplessità riguardo le attività di Burioni e chiedendo chiarimenti: ad esempio viene evidenziato il fatto che Burioni sarebbe infatti responsabile ed ideatore di una società di ricerca immunologica denominata Pomona Ricerca Srl, la quale avrebbe intrattenuto rapporti con il Wellcome Trust, soggetto di diritto statunitense che sponsorizzerebbe eventi organizzati da varie multinazionali come Novartis, Johnson & Johnson e Roche. Il comunicato completo è disponibile sul sito del Codacons.
 

juventino

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Io non ho le competenze per affrontare un dibattito su un tema del genere, ma penso di non dire un eresia ad affermare che Burioni è un personaggio imbarazzante ed irresponsabile e che un vero medico e ricercatore non dovrebbe perdere tempo ad imbastire polemiche ed insultare le persone sul web. Non ci vuole un genio a capire che insultare apertamente le persone invece di cercare di chiarire i loro dubbi e perplessità con calma è una mossa poco intelligente, che ottiene l’esatto opposto dell’effetto sperato.
 

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Io non ho le competenze per affrontare un dibattito su un tema del genere, ma penso di non dire un eresia ad affermare che Burioni è un personaggio imbarazzante ed irresponsabile e che un vero medico e ricercatore non dovrebbe perdere tempo ad imbastire polemiche ed insultare le persone sul web. Non ci vuole un genio a capire che insultare apertamente le persone invece di cercare di chiarire i loro dubbi e perplessità con calma è una mossa poco intelligente, che ottiene l’esatto opposto dell’effetto sperato.

Dipende! Un vero medico si fa domande e cerca di rispondere a dubbi, anche perchè la medicina è tutto fuorchè una scienza esatta. Chi ha interessi economici, invece...
 

PheelMD

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Dipende! Un vero medico si fa domande e cerca di rispondere a dubbi, anche perchè la medicina è tutto fuorchè una scienza esatta. Chi ha interessi economici, invece...

In quali contesti e situazioni la Medicina non è una scienza esatta?
Questa è una convinzione filosofica che va di moda ultimamente ed è molto pericolosa. Il farsi domande e rispondere ai dubbi sono propri della Medicina, in quanto scienza e fondata sul metodo scientifico. Vero, quanto è vero che sui vaccini non ci sono dubbi scientifici.
Faccio uno studio, lo studio mi dà dei risultati, li analizzo: l'ipotesi in questione è valida. Faccio un altro studio, ho dei risultati opposti: l'ipotesi non è valida.
E visto che gli studi sulla validità dei vaccini (in termini generici, poi si può passare sempre più al particolare) sono decine di migliaia e tutti hanno risultato "l'ipotesi in questione è valida" e non ne esiste uno con risultato opposto, ad oggi non c'è ragione scientifica di dubitare la tesi.
Non si può discutere sulla qualità del ragionamento che sottende gli studi. Ciò non vuol dire che il ragionamento sia perfetto e immutabile: 15 anni fa per il cancro alla mammella la terapia era l'asportazione completa, aveva anche un discreto margine di guarigione; poi un giorno Veronesi ha detto che la tecnica più valida era la quadrantectomia, ha fatto i suoi studi ed oggi si fa quella.

Ad ogni modo, il problema di Burioni è uno: sbaglia la forma. Le sue affermazioni sono tutte assolutamente valide e comprovate, il modo in cui le riporta è pericoloso. Avendolo conosciuto, si ha sempre la percezione di avere a che fare con qualcuno che ti vuole insegnare qualcosa e comprendo questo non sia sempre positivo comunicativamente. È un professore, sarà per deformazione professionale o sua indole, ma ogni volta che lo si ascolta sembra di assistere ad una lezione. Questo, anche in termini di educazione sanitaria, è sbagliato.
Se ad un fumatore si dice che morirà di cancro, state pur certi che questo non smetterà (ci sono studi anche su questo). Lui, purtroppo, ha lo stesso metodo di comunicazione: ti devo insegnare qualcosa perchè sei ignorante e forse anche un po' stupido.
 

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In quali contesti e situazioni la Medicina non è una scienza esatta?
Questa è una convinzione filosofica che va di moda ultimamente ed è molto pericolosa. Il farsi domande e rispondere ai dubbi sono propri della Medicina, in quanto scienza e fondata sul metodo scientifico. Vero, quanto è vero che sui vaccini non ci sono dubbi scientifici.
Faccio uno studio, lo studio mi dà dei risultati, li analizzo: l'ipotesi in questione è valida. Faccio un altro studio, ho dei risultati opposti: l'ipotesi non è valida.
E visto che gli studi sulla validità dei vaccini (in termini generici, poi si può passare sempre più al particolare) sono decine di migliaia e tutti hanno risultato "l'ipotesi in questione è valida" e non ne esiste uno con risultato opposto, ad oggi non c'è ragione scientifica di dubitare la tesi.
Non si può discutere sulla qualità del ragionamento che sottende gli studi. Ciò non vuol dire che il ragionamento sia perfetto e immutabile: 15 anni fa per il cancro alla mammella la terapia era l'asportazione completa, aveva anche un discreto margine di guarigione; poi un giorno Veronesi ha detto che la tecnica più valida era la quadrantectomia, ha fatto i suoi studi ed oggi si fa quella.

Ad ogni modo, il problema di Burioni è uno: sbaglia la forma. Le sue affermazioni sono tutte assolutamente valide e comprovate, il modo in cui le riporta è pericoloso. Avendolo conosciuto, si ha sempre la percezione di avere a che fare con qualcuno che ti vuole insegnare qualcosa e comprendo questo non sia sempre positivo comunicativamente. È un professore, sarà per deformazione professionale o sua indole, ma ogni volta che lo si ascolta sembra di assistere ad una lezione. Questo, anche in termini di educazione sanitaria, è sbagliato.
Se ad un fumatore si dice che morirà di cancro, state pur certi che questo non smetterà (ci sono studi anche su questo). Lui, purtroppo, ha lo stesso metodo di comunicazione: ti devo insegnare qualcosa perchè sei ignorante e forse anche un po' stupido.

Non è una scienza esatta. Se lo fosse, ogni terapia varrebbe per tutti indistintamente, le operazioni non rappresenterebbero più un rischio, gli effetti collaterali dei farmaci non esisterebbero e tanti farmaci non sarebbero stati ritirati dal mercato dopo aver causato numerosi problemi e morti.

Riguardo i vaccini, qualcuno può escludere con assoluta certezza che da qui a 10/20/30/40 anni una percentuali di soggetti vaccinati non si ammalerà a causa di qualcosa contenuto negli stessi vaccini? Specifico: non sono assolutamente anti vaccinista (i vaccini possono salvare la vita) ma dieci mi sembrano un pò troppi.
 

bmb

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Fosse x me sarebbe ministro della salute. Ma la tendenza in Italia è di difendere le minoranze. Gay, profughi, clandestini, vegani, no-vax, no-TAV.
 

PheelMD

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Non è una scienza esatta. Se lo fosse, ogni terapia varrebbe per tutti indistintamente, le operazioni non rappresenterebbero più un rischio, gli effetti collaterali dei farmaci non esisterebbero e tanti farmaci non sarebbero stati ritirati dal mercato dopo aver causato numerosi problemi e morti.

Riguardo i vaccini, qualcuno può escludere con assoluta certezza che da qui a 10/20/30/40 anni una percentuali di soggetti vaccinati non si ammalerà a causa di qualcosa contenuto negli stessi vaccini? Specifico: non sono assolutamente anti vaccinista (i vaccini possono salvare la vita) ma dieci mi sembrano un pò troppi.

Non so se sia una concezione imprecisa di Medicina, o di scienza. Gli studi sono validi fino a quando non se ne dovesse presentare uno con risultato opposto. Questo è un dogma, in cui vale sia il primo assunto, sia il secondo, allo stesso livello.

Le terapie non sono indistinte, proprio perchè il livello di scientificità nella Medicina è estremamente fine, per non dire microscopico.

Prendiamo il Lasix, un diuretico comune. Studio sulla validità del Lasix nella terapia per scompenso cardiaco: su 10 mila persone in terapia diuretica, 9900 sono curati e hanno una aspettativa di vita di 15-20 anni. I restanti 100 muoiono nel corso della terapia.
Tesi: il Lasix funziona nel 99% dei casi.

Prendi quei 100, fai un altro studio: tutti erano affetti da insufficienza renale cronica.
Tesi: il Lasix non funziona. No, questa conclusione è erronea. Il Lasix non funziona nei pazienti affetti da insufficienza renale cronica.
Si può andare poi sempre più nel particolare, osservando che in quei 100, 20 rispondevano ad una dose minore.
Questo è lo schema di uno studio: di 10 mila pazienti malati, 9900 sono curati con Lasix 25 mg, 80 hanno bisogno di un altro farmaco perchè presentano la condizione x, 20 pazienti con Lasix 10 mg perchè la condizione y dosaggio 25 mg dà effetti collaterali.
Ciò non vuol dire che non funzioni, anzi.

C'è un tale grado di specificità dello studio da garantire una terapia personalizzata e la terapia personalizzata è un obiettivo della Medicina, non un fallimento.
Si può ripetere lo schema per tutta la clinica e tutta la chirurgia e potremmo fare decine di migliaia di esempi, anche tra i più conosciuti.

Il fatto che i vaccini tra 40 anni daranno suscettibilità a determinate malattie, non vuol dire che allo stato attuale la terapia preventiva vaccinale debba essere abbandonata, proprio perchè non c'è ad oggi, nessuno studio che dimostri ciò. Tra l'altro, con il fatto che i vaccini siano utilizzati da decenni e centinaia di anni (quello del vaiolo, nella sua forma primordiale, è stato usato per 200 anni prima di eradicare la malattia), gli studi epidemiologici pluridecennali sono tantissimi e ad oggi nessuno ha dato modo di valutare proposte di revisione.
 

tifoso evorutto

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Purtroppo in Italia su certi argomenti si tende a portare tutto in caciara, si creano due fronti contrapposti, pieni di sapientoni che pappagallano concetti di altri senza avere la minima idea di quello che affermano.

io posso provare a inserire le mie esperienze e convinzioni...

Il tema andrebbe dibattuto da persone totalmente neutrali, non legate a partiti, ideologie ne tantomeno a case farmaceutico, il cui scopo primario non dimentichiamolo è il profitto, sono certo che non venderebbero mai medicinali esplicitamente dannosi, ma so con certezza che non si fanno scrupoli a vendere prodotti superflui.

Mio figlio a seguito di vaccinazione obbligatoria ha avuto una reazione autoimmune in cui ha rischiato la vita, tutti i medici sono stati concordi nel ritenere molto probabilmente responsabile la vaccinazione, ma nessuno si è voluto esporre a metterla a referto, pertanto il suo caso e magari anche quello di molti altri non è entrato nelle statistiche, in seguito di fronte a ulteriori scadenze vaccinali ho posto il problema ai dottori responsabili del vaccino e tutti si sono rifiutati di farle, l'unica profilassi che abbiamo portato avanti è stata quella antitetanica, per inciso mio figlio è un atleta che non ha mai avuto nessun altro genere di disturbo.

In materia vaccinale sarebbe opportuno anche verificare le strategie adottate nei paesi più sviluppate, e 10 vaccinazioni obbligatorie non sono molto usuali, se poi si considera che la legge è stata fatta da un governo poco amico del popolo e molto di alcune lobby, come l'ultimo, dubitare è lecito.
non dimentichiamoci che siamo di fronte al governo che per interessi economici ha sabotato le sigarette elettroniche che avrebbero salvato migliaia di vite.

La scienza e la medicina in particolare per sua natura è legata alle conoscenze contingente, non è la prima volta che un concetto ritenuto universale si riveli sbagliato... un esempio? il latte veniva considerato un toccasana per gente soggetta a decalcificazione o osteoporosi, grazie al suo alto contenuto di calcio, oggi si sa che invece è uno dei maggiori responsabili del problema.

La vita prende sempre altre strade e non accetta "spazi vuoti" siamo certi che quando grazie alle vaccinazioni avremo debellato malattie relativamente preoccupanti come morbillo, pertosse, scarlatina, varicella ecc. non saranno sostituite da infezioni più allarmanti?
 
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