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Il Fatto Quotidiano oggi in edicola riporta in prima pagina, come notizia principale, un'inchiesta su DAZN.
Sulla quale si fa spazio l'ingombrante ombra del calcio scommesse.
Un bluff per i tifosi. Ironicamente, il giornale dice che si scrive DAZN ma si legge affari con calcio e scommesse.
DAZN negli scorsi giorni avrebbe mentito e non ha fatto investimenti adeguati sulla rete per garantire il servizio in streaming della SerieA. Pochi server, e a breve la situazione non cambierà perché deve capire quanti sono gli abbonati.
Il vero obiettivo di DAZN sarebbe quello di puntare sulla differita, non sulla diretta.
Nell'articolo si punta il dito anche contro il contratto con Telecom, e gli investimenti molto strani: hanno 700mila clienti e un accordo standard con Telecom che rende quasi impossibile recuperare le spese.
In tre anni investimenti in Italia per 579 milioni di euro.
La principale fonte di ricavi del gruppo Perform sarebbero i dati che fornisce alle società d’azzardo. Anche a quelle non ufficiali.
Agli allibratori vengono costantemente diffuse informazioni e statistiche per calibrare le quote in tempo reale.
Sempre sul Fatto, la testimonianza di una fonte che ha trattato con gli ingegneri DAZN:
"Non c'è differenza tra le gare su Dazn e una video live su Facebook di un utente qualunque. Una struttura assolutamente incapace di sostenere il peso di tutti i clienti che si aspettano una qualità ad alta definizione.
I dirigenti di Dazn sapevano che i mezzi a disposizione all'inizio della loro avventura in serie A erano limitati, anzi inadeguati per qualità dello streaming delle partite quantomeno decente"
Sulla quale si fa spazio l'ingombrante ombra del calcio scommesse.
Un bluff per i tifosi. Ironicamente, il giornale dice che si scrive DAZN ma si legge affari con calcio e scommesse.
DAZN negli scorsi giorni avrebbe mentito e non ha fatto investimenti adeguati sulla rete per garantire il servizio in streaming della SerieA. Pochi server, e a breve la situazione non cambierà perché deve capire quanti sono gli abbonati.
Il vero obiettivo di DAZN sarebbe quello di puntare sulla differita, non sulla diretta.
Nell'articolo si punta il dito anche contro il contratto con Telecom, e gli investimenti molto strani: hanno 700mila clienti e un accordo standard con Telecom che rende quasi impossibile recuperare le spese.
In tre anni investimenti in Italia per 579 milioni di euro.
La principale fonte di ricavi del gruppo Perform sarebbero i dati che fornisce alle società d’azzardo. Anche a quelle non ufficiali.
Agli allibratori vengono costantemente diffuse informazioni e statistiche per calibrare le quote in tempo reale.
Sempre sul Fatto, la testimonianza di una fonte che ha trattato con gli ingegneri DAZN:
"Non c'è differenza tra le gare su Dazn e una video live su Facebook di un utente qualunque. Una struttura assolutamente incapace di sostenere il peso di tutti i clienti che si aspettano una qualità ad alta definizione.
I dirigenti di Dazn sapevano che i mezzi a disposizione all'inizio della loro avventura in serie A erano limitati, anzi inadeguati per qualità dello streaming delle partite quantomeno decente"