Ibra shock a Gazidis:"Ti presenti solo ora?".

[corvorossonero]

Queste sono le conseguenze del non avere una proprietà, o di far finta di averla. Quando avremo un proprietario vero si potrà a tornare a parlare di calcio. Lascio un barlume di speranza solo in rangnick ma anche qui ho tanti dubbi.

 

[A.C Milan 1899]

Queste sono le conseguenze del non avere una proprietà, o di far finta di averla. Quando avremo un proprietario vero si potrà a tornare a parlare di calcio. Lascio un barlume di speranza solo in rangnick ma anche qui ho tanti dubbi.

La penso esattamente allo stesso modo. Anche io ho un barlume di speranza per l’uomo ragno che qualcosa ha dimostrato (a differenza di Giampiattola al quale a volte viene paragonato, senza motivo peraltro). Ma per il resto buio pesto.

Se dovesse fallire pure questa Idiott e Clitoridis dovranno essere cacciati in qualsiasi modo, anche non ortodosso.

 

[Walker]

Gangbanglliani non può nemmeno essere messo a confronto con Clitoridis. Il primo ha cominciato a fare disastri quando sono stati chiusi i rubinetti ed è stato dato l’ordine di smantellare tutto lo smantellabile, Clitoridis è semplicemente una piaga invece.

Speriamo che ci vada bene con Ragnick.

Grandissimo Ibra, penso che se potesse appenderebbe Coglionidis alla parete dello spogliatoio...

 

[Jino]

Il Corriere dello Sport in edicola oggi, 11 giugno, riporta i dettagli del duro faccia a faccia tra Ibrahimovic e Gazidis (QUI https://www.milanworld.net/ibra-gazidis-tensione-e-poi-chiarimento-vt90552.html ). Il quotidiano romano titola "Il Milan scoppia", e riporta che c'è stato un duro faccia a faccia tra lo svedese e l'AD. Queste le parole di Ibra:"Ti presenti qui solo ora? Non è più il Milan di una volta".

Ibra a Gazidis, secondo la GDS:"Non è più il mio Milan. Non c'è progetto. Se io sono qui è solo per passione". Alcuni giocatori non sarebbero rimasti contenti dall'uscita di Zlatan. Dopo quanto accaduto, difficile che il Milan e Ibra decidano di andare avanti insieme. Gazidis, parlando un pò in inglese e un pò in italiano, si è difeso dicendo che la storia degli stipendi era stata affrontata a Londra solo il giorno prima. Gazidis ha ribadito la voglia di investire, sia nello stadio che nelle parte sportiva. Inoltre, Gazidis ha detto ai giocatori che Elliott vuole riportare il club in alto, ma che con i disastri finanziari trovati ha dovuto mettere mano ai conti. Hanno parlato anche Bonaventura e Begovic. Entrambi andranno via a a fine stagione. Ha parlato anche Romagnoli. Non c'era Maldini, la società ha fatto sapere che il dirigente aveva preso altri impegni, in precedenza. La squadra ha chiesto a Gazidis di farsi vedere più spesso, lui ha risposto che lo farà anche se ciò non rientra nell'ottica anglosassone di un AD.

Corriere della Sera: i leader dello spogliatoio hanno chiesto a Gazidis dove andrà il Milan. E' stato un confronto diretto, sincero ed onesto. Hanno parlato Ibra, Bonaventura, Romagnoli, Biglia e Begovic. Sono stati chiesti dei chiarimenti sulle tante incertezze che circondano il Milan. Gazidis ha risposto che sono tutti sotto esame in questo mese e mezzo, compreso lui. L'obiettivo della proprietà è valorizzare il club, e serve il ritorno in Europa. A lasciare il dubbio sul confronto, le tempistiche. Perchè proprio a 48 ore dal match con la Juve?

Franco Ordine sul CorSprt conferma tutte le news precedenti, compreso l'invito dei giocatori a Gazidis di presentarsi maggiormente a Milanello. Lo stesso Ordine commenta così:"Ma un AD deve farsi dire dai calciatori in che modo esercitare il proprio ruolo?".

Ibra ha fatto questa uscita semplicemente perchè ha già deciso di andarsene, palese.

 

[Giangy]

Il Corriere dello Sport in edicola oggi, 11 giugno, riporta i dettagli del duro faccia a faccia tra Ibrahimovic e Gazidis (QUI https://www.milanworld.net/ibra-gazidis-tensione-e-poi-chiarimento-vt90552.html ). Il quotidiano romano titola "Il Milan scoppia", e riporta che c'è stato un duro faccia a faccia tra lo svedese e l'AD. Queste le parole di Ibra:"Ti presenti qui solo ora? Non è più il Milan di una volta".

Ibra a Gazidis, secondo la GDS:"Non è più il mio Milan. Non c'è progetto. Se io sono qui è solo per passione". Alcuni giocatori non sarebbero rimasti contenti dall'uscita di Zlatan. Dopo quanto accaduto, difficile che il Milan e Ibra decidano di andare avanti insieme. Gazidis, parlando un pò in inglese e un pò in italiano, si è difeso dicendo che la storia degli stipendi era stata affrontata a Londra solo il giorno prima. Gazidis ha ribadito la voglia di investire, sia nello stadio che nelle parte sportiva. Inoltre, Gazidis ha detto ai giocatori che Elliott vuole riportare il club in alto, ma che con i disastri finanziari trovati ha dovuto mettere mano ai conti. Hanno parlato anche Bonaventura e Begovic. Entrambi andranno via a a fine stagione. Ha parlato anche Romagnoli. Non c'era Maldini, la società ha fatto sapere che il dirigente aveva preso altri impegni, in precedenza. La squadra ha chiesto a Gazidis di farsi vedere più spesso, lui ha risposto che lo farà anche se ciò non rientra nell'ottica anglosassone di un AD.

Corriere della Sera: i leader dello spogliatoio hanno chiesto a Gazidis dove andrà il Milan. E' stato un confronto diretto, sincero ed onesto. Hanno parlato Ibra, Bonaventura, Romagnoli, Biglia e Begovic. Sono stati chiesti dei chiarimenti sulle tante incertezze che circondano il Milan. Gazidis ha risposto che sono tutti sotto esame in questo mese e mezzo, compreso lui. L'obiettivo della proprietà è valorizzare il club, e serve il ritorno in Europa. A lasciare il dubbio sul confronto, le tempistiche. Perchè proprio a 48 ore dal match con la Juve?

Franco Ordine sul CorSprt conferma tutte le news precedenti, compreso l'invito dei giocatori a Gazidis di presentarsi maggiormente a Milanello. Lo stesso Ordine commenta così:"Ma un AD deve farsi dire dai calciatori in che modo esercitare il proprio ruolo?".

Grande Zlatan! Il gazzosa, non pensa, che ormai gioca con il fuoco! Come hanno detto altri, se fallisce anche con l’uomo ragno la prossima stagione, Idiott e il gazzosa, dovrebbero solo nascondersi con vergogna, e non farsi più vedere a Milano.