Ibra fa un passo indietro. Comanda Furlani, DS e tecnico...

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Tuttosport: il Milan riparte dal suo amministratore delegato, Giorgio Furlani. Il viaggio a New York del dirigente rossonero per incontrare Gerry Cardinale, ma anche gli altri manager di RedBird che gravitano attorno all’investimento Milan, ha dato all’ex portfolio manager di Elliott delle certezze decisionali in più. Di fatto, comanda lui, che da sempre ha le deleghe di fi rma per quanto concerne le dinamiche milaniste. Una legittimazione importante, che diventa anche un messaggio forte a chi sta al di fuori del Milan e si chiedeva, legittimamente, quali fossero i rapporti di forza in seno alla società, con il duopolio Furlani-Ibrahimovic che qualche dubbio aveva fatto nascere sulla reale catena di comando milanista (era anche uno dei punti del papello che l’ex portavoce di Sergio Conceiçao aveva fatto pervenire alle redazioni giovedì sera). Furlani, che tecnicamente non ha più nulla a che fare con Elliott essendosi dimesso per ricoprire il ruolo di ad del Milan dopo l’addio di Ivan Gazidis, adesso avrà dei giorni molto importanti davanti perché dovrà riprendere i colloqui per la scelta del futuro direttore sportivo. Due, che erano già stati sentiti a Londra da Cardinale e Ibrahimovic, sono già nomi noti ovvero Fabio Paratici e Igli Tare, ma non è da escludere che vi siano altri profi li nell’agenda di Furlani, magari di direttori che sono attualmente ancora sotto contratto e che, di conseguenza, non potrebbero essere operativi immediatamente. Nei giorni scorsi era emerso il profilo di Tony D’Amico dell’Atalanta come nome in linea con le preferenze milaniste, ma nulla è stato deciso e ci vorrà ancora qualche settimana per arrivare a prendere una decisione in merito alla figura del direttore sportivo, che con il suo arrivo andrebbe a riassestare anche la scala gerarchia dell’area sport del Milan. Già, perché Geoff rey Moncada (il cui contrat to andrà a scadenza il prossimo anno) tornerebbe nella cabina di comando dello scouting mentre Zlatan Ibrahimovic potrebbe fare davvero l’advisor di RedBird sul Milan, affiancando il nuovo direttore e sostenendolo con la forza della sua figura. Una sorta di passo indietro che Zlatan sembrerebbe ben disposto a fare, anche se poi si dovrà prendere una decisione anche su chi gestirà Milan Futuro (a oggi sotto la sua ala di competenza) e se confermare o meno Jovan Kirovski nel ruolo di responsabile della seconda squadra, attualmente ultima a 23 punti nel girone B di Serie C e a -10 dalla salvezza diretta con quattro squadre davanti. In base a quella che sarà la decisione che verrà presa sul direttore sportivo (occhio anche a nomi mai emersi a oggi, sia italiani sia stranieri) ci sarà poi la scelta su chi allenerà il Milan nella prossima stagione. Sergio Conceiçao vuole giocarsi le sue chance fi no all’ultimo, ma nell’aria volteggiano già da settimane profi li di mister italiani, che conoscono il nostro campionato e che sono profi li estremamente validi. La short list attuale prevede: Massimiliano Allegri, Roberto De Zerbi (se si dovesse liberare dal Marsiglia, club con il quale il Milan ha ottimi rapporti), Vincenzo Italiano (il cui lavoro al Bologna è sotto gli occhi di tutti) e quell’Antonio Conte che, in caso di interruzione del rapporto con il Napoli, potrebbe balzare il pole position per tanti (troppi) motivi. Perché anche da qui passerà la ricucitura con la tifoseria, oggi in costante protesta.

CorSport: nessun ribaltone nel Milan dopo l'incontro tra Furlani e Cardinale. Comanda l'AD. Ribaditi pieni poteri all’ad, sarà lui ad avere l’ultima parola sulla scelta del nuovo ds. La nomina può slittare a dopo il Como. Per il ruolo di DS restano in corsa Tare e Paratici, ma Furlani valuterà anche altre opzioni (quelle di cui sopra NDR).
 
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Tuttosport: il Milan riparte dal suo amministratore delegato, Giorgio Furlani. Il viaggio a New York del dirigente rossonero per incontrare Gerry Cardinale, ma anche gli altri manager di RedBird che gravitano attorno all’investimento Milan, ha dato all’ex portfolio manager di Elliott delle certezze decisionali in più. Di fatto, comanda lui, che da sempre ha le deleghe di fi rma per quanto concerne le dinamiche milaniste. Una legittimazione importante, che diventa anche un messaggio forte a chi sta al di fuori del Milan e si chiedeva, legittimamente, quali fossero i rapporti di forza in seno alla società, con il duopolio Furlani-Ibrahimovic che qualche dubbio aveva fatto nascere sulla reale catena di comando milanista (era anche uno dei punti del papello che l’ex portavoce di Sergio Conceiçao aveva fatto pervenire alle redazioni giovedì sera). Furlani, che tecnicamente non ha più nulla a che fare con Elliott essendosi dimesso per ricoprire il ruolo di ad del Milan dopo l’addio di Ivan Gazidis, adesso avrà dei giorni molto importanti davanti perché dovrà riprendere i colloqui per la scelta del futuro direttore sportivo. Due, che erano già stati sentiti a Londra da Cardinale e Ibrahimovic, sono già nomi noti ovvero Fabio Paratici e Igli Tare, ma non è da escludere che vi siano altri profi li nell’agenda di Furlani, magari di direttori che sono attualmente ancora sotto contratto e che, di conseguenza, non potrebbero essere operativi immediatamente. Nei giorni scorsi era emerso il profilo di Tony D’Amico dell’Atalanta come nome in linea con le preferenze milaniste, ma nulla è stato deciso e ci vorrà ancora qualche settimana per arrivare a prendere una decisione in merito alla figura del direttore sportivo, che con il suo arrivo andrebbe a riassestare anche la scala gerarchia dell’area sport del Milan. Già, perché Geoff rey Moncada (il cui contrat to andrà a scadenza il prossimo anno) tornerebbe nella cabina di comando dello scouting mentre Zlatan Ibrahimovic potrebbe fare davvero l’advisor di RedBird sul Milan, affiancando il nuovo direttore e sostenendolo con la forza della sua figura. Una sorta di passo indietro che Zlatan sembrerebbe ben disposto a fare, anche se poi si dovrà prendere una decisione anche su chi gestirà Milan Futuro (a oggi sotto la sua ala di competenza) e se confermare o meno Jovan Kirovski nel ruolo di responsabile della seconda squadra, attualmente ultima a 23 punti nel girone B di Serie C e a -10 dalla salvezza diretta con quattro squadre davanti. In base a quella che sarà la decisione che verrà presa sul direttore sportivo (occhio anche a nomi mai emersi a oggi, sia italiani sia stranieri) ci sarà poi la scelta su chi allenerà il Milan nella prossima stagione. Sergio Conceiçao vuole giocarsi le sue chance fi no all’ultimo, ma nell’aria volteggiano già da settimane profi li di mister italiani, che conoscono il nostro campionato e che sono profi li estremamente validi. La short list attuale prevede: Massimiliano Allegri, Roberto De Zerbi (se si dovesse liberare dal Marsiglia, club con il quale il Milan ha ottimi rapporti), Vincenzo Italiano (il cui lavoro al Bologna è sotto gli occhi di tutti) e quell’Antonio Conte che, in caso di interruzione del rapporto con il Napoli, potrebbe balzare il pole position per tanti (troppi) motivi. Perché anche da qui passerà la ricucitura con la tifoseria, oggi in costante protesta.
Qualsiasi cosa succeda tanto ormai siamo abituati, la stampa lancia sempre mille nomi per allenatori giocatori e dirigenti… E noi cari fratelli sappiamo bene, ormai, che in mezzo a quei mille nomi quello che toccherà a noi sarà sempre la peggior scelta possibile 😂
 

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CorSport: nessun ribaltone nel Milan dopo l'incontro tra Furlani e Cardinale. Comanda l'AD. Ribaditi pieni poteri all’ad, sarà lui ad avere l’ultima parola sulla scelta del nuovo ds. La nomina può slittare a dopo il Como. Per il ruolo di DS restano in corsa Tare e Paratici, ma Furlani valuterà anche altre opzioni (quelle di cui sopra NDR).
 
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Tuttosport: il Milan riparte dal suo amministratore delegato, Giorgio Furlani. Il viaggio a New York del dirigente rossonero per incontrare Gerry Cardinale, ma anche gli altri manager di RedBird che gravitano attorno all’investimento Milan, ha dato all’ex portfolio manager di Elliott delle certezze decisionali in più. Di fatto, comanda lui, che da sempre ha le deleghe di fi rma per quanto concerne le dinamiche milaniste. Una legittimazione importante, che diventa anche un messaggio forte a chi sta al di fuori del Milan e si chiedeva, legittimamente, quali fossero i rapporti di forza in seno alla società, con il duopolio Furlani-Ibrahimovic che qualche dubbio aveva fatto nascere sulla reale catena di comando milanista (era anche uno dei punti del papello che l’ex portavoce di Sergio Conceiçao aveva fatto pervenire alle redazioni giovedì sera). Furlani, che tecnicamente non ha più nulla a che fare con Elliott essendosi dimesso per ricoprire il ruolo di ad del Milan dopo l’addio di Ivan Gazidis, adesso avrà dei giorni molto importanti davanti perché dovrà riprendere i colloqui per la scelta del futuro direttore sportivo. Due, che erano già stati sentiti a Londra da Cardinale e Ibrahimovic, sono già nomi noti ovvero Fabio Paratici e Igli Tare, ma non è da escludere che vi siano altri profi li nell’agenda di Furlani, magari di direttori che sono attualmente ancora sotto contratto e che, di conseguenza, non potrebbero essere operativi immediatamente. Nei giorni scorsi era emerso il profilo di Tony D’Amico dell’Atalanta come nome in linea con le preferenze milaniste, ma nulla è stato deciso e ci vorrà ancora qualche settimana per arrivare a prendere una decisione in merito alla figura del direttore sportivo, che con il suo arrivo andrebbe a riassestare anche la scala gerarchia dell’area sport del Milan. Già, perché Geoff rey Moncada (il cui contrat to andrà a scadenza il prossimo anno) tornerebbe nella cabina di comando dello scouting mentre Zlatan Ibrahimovic potrebbe fare davvero l’advisor di RedBird sul Milan, affiancando il nuovo direttore e sostenendolo con la forza della sua figura. Una sorta di passo indietro che Zlatan sembrerebbe ben disposto a fare, anche se poi si dovrà prendere una decisione anche su chi gestirà Milan Futuro (a oggi sotto la sua ala di competenza) e se confermare o meno Jovan Kirovski nel ruolo di responsabile della seconda squadra, attualmente ultima a 23 punti nel girone B di Serie C e a -10 dalla salvezza diretta con quattro squadre davanti. In base a quella che sarà la decisione che verrà presa sul direttore sportivo (occhio anche a nomi mai emersi a oggi, sia italiani sia stranieri) ci sarà poi la scelta su chi allenerà il Milan nella prossima stagione. Sergio Conceiçao vuole giocarsi le sue chance fi no all’ultimo, ma nell’aria volteggiano già da settimane profi li di mister italiani, che conoscono il nostro campionato e che sono profi li estremamente validi. La short list attuale prevede: Massimiliano Allegri, Roberto De Zerbi (se si dovesse liberare dal Marsiglia, club con il quale il Milan ha ottimi rapporti), Vincenzo Italiano (il cui lavoro al Bologna è sotto gli occhi di tutti) e quell’Antonio Conte che, in caso di interruzione del rapporto con il Napoli, potrebbe balzare il pole position per tanti (troppi) motivi. Perché anche da qui passerà la ricucitura con la tifoseria, oggi in costante protesta.

CorSport: nessun ribaltone nel Milan dopo l'incontro tra Furlani e Cardinale. Comanda l'AD. Ribaditi pieni poteri all’ad, sarà lui ad avere l’ultima parola sulla scelta del nuovo ds. La nomina può slittare a dopo il Como. Per il ruolo di DS restano in corsa Tare e Paratici, ma Furlani valuterà anche altre opzioni (quelle di cui sopra NDR).
Ma se furlani è ad del milan e il milan è (??) di cardinale , come fa a comandare furlani ??

ahahhahahah siamo alle comiche.
Ormai la farsa è completa.
 

Jack92

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Aldilà che Furlani è un mostro
Comunque abbiamo fatto passi in avanti, perché finalmente c’è uno al comando che dovrà rispondere dei suoi eventuali fallimenti
 
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Io vorrei sapere chi è il responsabile delle scelte disastrose di quest'anno. Ibraimovich fa un passo indietro, perchè? È lui che ha scelto, ad esempio Fonseca? Chi ha influito maggiormente sul mercato? Cosa ha spinto a questi cambiamenti?
 

Lineker10

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Io vorrei sapere chi è il responsabile delle scelte disastrose di quest'anno. Ibraimovich fa un passo indietro, perchè? È lui che ha scelto, ad esempio Fonseca? Chi ha influito maggiormente sul mercato? Cosa ha spinto a questi cambiamenti?
Cosa ha spinto ai cambiamenti è presto detto: il crollo dei ricavi che avremo l'anno prossimo senza Champions e forse senza coppe europee addirittura.
Chi paga, cioè Elliott, adesso decide.
 
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Io vorrei sapere chi è il responsabile delle scelte disastrose di quest'anno. Ibraimovich fa un passo indietro, perchè? È lui che ha scelto, ad esempio Fonseca? Chi ha influito maggiormente sul mercato? Cosa ha spinto a questi cambiamenti?
Non è dato sapersi.
Il team incapace è una distesa di parafulmini.

La nostra situazione è talmente intricata che è difficile distinguere gli amici dai nemici, capire dove inizia l'incapacità e dove finisce la malafede...

A marzo 2025 nel frattempo hanno capito che serve un ds.
Sono progressi ..
 
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Cosa ha spinto ai cambiamenti è presto detto: il crollo dei ricavi che avremo l'anno prossimo senza Champions e forse senza coppe europee addirittura.
Chi paga, cioè Elliott, adesso decide.
Credo anche io che in questa matassa impossibile da districare il denaro sia l'unica via da seguire per capirne qualcosa.

Ma non escluderei che cardinale dal di dentro possa essere stato sabotato più e più volte, anche sportivamente, sempre per soldi e interessi.

Io già mesi fa mi chiedevo e vi chiedevo perchè ibra sia stato assunto da cardinale , quindi redbird, ma non dal club milan.

E intanto lo stadio canta cardinale deve vendere. ahhaha
Magari ora canteranno cardinale devi comprare.
 
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