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Dire che la squadra di oggi è il doppio più forte rispetto a quella dello scudetto significa offendere l’intelligenza di milioni di tifosi.Ibra a Sky sull'eliminazione del Milan dalla Champions:"Siamo delusi e arrabbiati. E' mancata maturità. Vinci 1-0, continui a giocare. Poi il secondo giallo su Theo. L'arbitro è stato duro. Poteva dare un avvertimento invece di ammonire. La partita è cambiata. Siamo delusi e arrabbiato. Ora dobbiamo restare uniti e pensare al campionato. Soffriamo stanotte e pensiamo al prossimo obiettivo. Si poteva fare tanto di più, Oggi con un pò di fortuna potevamo fare 2-0. Abbiamo iniziato bene. Poi è cambiata la partita. Theo fa sempre queste cose? Queste situazioni quando succedono non si può dire se siano giuste o meno. Theo non fa l'attore. Cerca sempre di fare il meglio. Sono cose che succedono in campo. Non è che lo cerca. Siamo arrabbiati con noi stessi. Ci ammazziamo da soli. Non siamo arrabbiato con l'arbitro. E' colpa nostra. Non ci sono scuse. E' colpa nostra. Dobbiamo guardarci allo specchio vedere dove sbagliamo e continuare. In ogni partita accadono situazioni. Non possiamo controllarle. Bisogna essere sereni e concentrati. Oggi è una delusione uscire. La CL era un obiettivo. Noi puntiamo sempre a tutto quello si può vincere. La Supercoppa l'abbiamo vinta. Manca la Coppa Italia. Poi durante la stagione non sempre va come hai pensato. Non eravamo soddisfatti e contenti. Abbiamo fatto acquisti per cambiare la situazione. Poi non c'è garanzia. Io voglio vedere un Milan dominante. Da Milan. Quando sono arrivati non era il Milan a cui tutti erano abituati. Poi da lì siamo cresciuti. La squadra dello scudetto smantellata? Poi io ho smesso, a 42 anni. Ho giocato in quella squadra e posso dire che la squadra di oggi ha più possibilità di vincere rispetto a quella squadra. E' il doppio più forte. Con quella squadra abbiamo vinto, ma come qualità è meglio quella di oggi".
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Ibra è stato tanto grande come giocatore, quanto è piccolo come dirigente, anzi proprio inadeguato.