Hitler: discorso integrale 1933 su politica interna ed estera.

Mika

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Ovvio che lo è, però parlo dei potenti e dei media che oggi lo boicottano. Che avrebbero fatto se avesse vinto la guerra?
In Europa sarebbero tutti stati asserviti o finivano nei campi...

in USA forse di meno perché nel 1945 la Germania non avrebbe avuto la forza di invadere militarmente gli USA (visto che l'UK aveva invaso prima in maniera pacifica l'Islanda prime dei tedeschi, per evitare che un porto nell'atlantico fosse in mano all'asse) che avrebbero vinto cmq la guerra nel pacifico. Il GIappone stesso sapeva che non sarebbe durato contro gli USA in una guerra lunga. L'attacco a Pearl Harobor è stato un fallimento epocale, perché hanno tirato giù solo le corazzate tra le quali erano anche vecchie (Arizona, Nevada erano degli anni '10) ma le portaerei Enterprise, Lexington e York Town non c'erano, quindi non depotenziarono di fatto la flotta del pacifico. Tra l'altro non distrussero le cisterne del petrolio ne fecero danni gravi alle banchine di carenaggio. Tanto che dopo qualche giorno ripararono la Nevada con i cannoni dell'Arizona e la rimisero in servizio, così le altre corazzate e incrociatori.

In Europa è un altro discorso. Bastava rispettare il patto di non aggressione con la Russia e la Germania avrebbe avuto i numeri per battere l'UK e conquistare la Francia non occupata.

Con la resa dell'UK, gli USA si sarebbero ritirati dalla guerra in Europa e non avrebbero fatto l'invasione per la liberazione dei territori occupati dall'Asse.
 

Sam

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PS: Aggiungo un’altra cosa prima che qualcuno venga a piangere dicendo che io nego i morti.
Io non nego niente. Sto solo dicendo che la narrazione ufficiale è piena di contraddizioni ed è piena di informazioni o basate su testimonianze inattendibili (Höss, tra tutti) o basate su informazioni senza riscontri provati.
 
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Infatti uno dei fattori che scatenò la seconda guerra mondiale e che portò al potere Hitler, fu proprio il malcontento delle masse, la distruzione della borghesia, media, la fame e la disperazione della gente comune. Sono dinamiche che esistono da sempre, un esempio su tutti la rivoluzine francese.
E l'errore lo commisero i paesi che avevano vinto la prima guerra mondiale, perché non si accontentarono della vittoria, ma vollero umiliare e distruggere per sempre la potenza tedesca. Tutto questo innescò quanto tutti conosciamo.
La repubblica di Weimar era inaccettabile per i tedeschi, con tutto quello che comportava il dopoguerra.
Però ammettiamolo, sono stati pure teneri con la Germania. Io personalmente l’avrei smembrata e divisa tra le varie nazioni e cancellata per semrle dalla storia
 
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Ma infatti è stato esattamente così.
Quel mostro era un abilissimo oratore e fu molto bravo a conquistare prima il sostegno delle elites industriali e finanziarie tedesche (tra cui, ebbene si, anche diversi ebrei...) e poi ad utilizzare le sue indubbie capacità oratorie per soffiare sul fuoco di un malcontento concreto e reale, che era prima di tutto economico (iperinflazione e drastica disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza) ma anche revanchista (chiunque abbia pensato che Versailles nella forma con cui è stato deciso fosse una buona idea, voleva chiaramente avere un secondo round risolutivo con la germania... una pace sbagliata è peggio di una guerra).
La gente disperata e scontenta è molto facile da ingannare con promesse vuote. Il grande problema della democrazia.
Che poi Hitler sia stato, insieme a Stalin e Mao, indubbiamente tra i più grandi mostri chel'umanità abbia mai prodotto beh, mi auguro davvero non ci siano dubbi...

Guardando a ciò che accadde in Germania negli anni 30, ci sono diversi paralleli (seppur con angoli piu sfumati) sia con l'ascesa del fascismo in italia, sia con l'ascesa del comunismo in Russia e Cina.
Questo, a mio modo di vedere, ci da un monito importante: quando si verifica una situazione di forte malcontento politico, sociale ed economico, l'errore più grande che si possa fare è non ascoltare le persone e non recepire le istanze di cambiamento.
Perchè quasi mai si passa improvvisamente dal politico "normale" al mostro dittatore psicopatico.
La germania, prima di arrivare a Hitler, passo diversi anni sotto Stresemann (campione del liberalismo occidentale), poi finì nel 1932 a von Papen (che potremmo definire "quello di destra radicale ma normale") e solo in seguito si arrivò ad Hitler.
Così come in Russia prima di Lenin e i Bolscevichi si passò dallo zar a Kerenskji (liberale).
In italia prima del fascismo, passammo per i governi fallimentari del redivivo Giolitti, Facta e Bonomi.

Il sistema cerca sempre in qualche modo di reagire alle istanze che arrivano dal basso.
Il problema è quando le elites al potere diventano distaccate dalla base dell'elettorato a tal punto da non riuscire a capire il senso e le motivazioni del malcontento (che è esattamente quello che successe in Italia con la vecchia politica liberale nell'immediato post WW1, e ancora piu marcatamente con la vecchia classe dirigente zarista nella Russia dopo la rivoluzione di febbraio che aveva deposto Nicola II).
E se non capisci le ragioni, non hai gli strumenti per agire e introdurre i cambiamenti che, volenti o nolenti, saranno introdotti.
La scelta dei sistemi non è se cambiare o meno.
Ma se governare un cambiamento ordinato e graduale, o lasciare che la frustrazione prenda il sopravvento e che il sistema si avviti su se stesso producendo mostri dittatoriali e cambiamenti caotici che portano sempre inevitabilmente a guerre e distruzione.

Per questo in Italia siamo MOLTO fortunati ad avere Meloni.
Perchè Meloni è la perfetta "parafulmine" che introduce piccoli cambiamenti graduali e mantiene una retorica adeguata ai tempi.
Chi odia la destra dovrebbe amare Meloni, perchè è l'ultimo argine che ci separa dall'arrivo di quelli "cattivi per davvero".

Questo infatti è il grande problema che hanno in Inghilterra, Germania e soprattutto Francia.
I sistemi si sono chiusi ermeticamente alle istanze dal basso e cercano disperatamente di perpetuare uno status quo che non è sostenibile da tempo.
Ostaggi del vecchio mondo e sordi al cambiamento.
Questo farà si che, in un lasso di tempo più o meno lungo, anche loro cambieranno.
Passeranno prima per i loro "Meloni" (che potrebbero essere Le Pen in Francia, un conservatore più tradizionalista e reazionario in germania, un Farage in inghilterra), e se falliranno anche quelli, sorgeranno cose indicibili che a quel punto davvero ci porteranno in guerra.
Anche la Russia ha vissuto una traiettoria simile nel post caduta dell'URSS, e con il fallimento di Eltsin infatti è arrivato Putin, che ha condotto il paese alla stretta autoritaria e alla coincidente, logica guerra eterna.

Se non vedete riferimenti a USA e Israele in questo post, è perchè loro sono già arrivati allo step successivo.
Trump in USA che sta smantellando lo stato di diritto e la coalizione Netanyahu con gli ultraortodossi genocidi in Israele sono l'esempio perfetto di quanto detto sopra: il sistema si è cristallizzato e un evento scatenante (Biden che deperiva nel silenzio dei media conniventi in USA, il 7 ottobre in Israele) hanno radicalizzato oltre la soglia critica le opinioni pubbliche e spalancato le porte dell'inferno.
E non a caso in Israele da allora si vive in uno stato di guerra eterna, e gli USA a breve ci finiranno (che sia esterna o interna, questo ancora non è dato sapere... ma intanto occhio ad Iran e Venezuela).
Però c’è una differenza abissale, almeno per il momento: ai tempi in Occidente non c’era un miliardesimo del benessere che c’è oggi. Tra avere come motivo di insoddisfazione l’andare in pensione a 65 anni invece che a 60 ma avendo casa con acqua corrente, elettricità ecc/ospedali/lo smartphone in tasca/tutto il resto come è oggi e non avere tutto ciò/non avere di che campare in senso letterale/rischiare di morire di fame e malattie/ecc com’era ai tempi, cambia parecchio.
Il sistema economico-finanziario occidentale è sicuramente in crisi, ma finché non “viene giù tutto”, ma proprio nel senso che la stragrande maggioranza della popolazione non ha di che vivere, non credo ci possano essere dei ritorni al passato. In Europa abbiamo visto diversi Paesi in crisi nerissima(per esempio la Grecia), ma non c’è stata la svolta autoritaria.
In sintesi, finché ci sarà il benessere attuale la gente si lamenterà ma non sarà disposta a rischiare di perdere nulla di ciò che ha.
 
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Però c’è una differenza abissale, almeno per il momento: ai tempi in Occidente non c’era un miliardesimo del benessere che c’è oggi. Tra avere come motivo di insoddisfazione l’andare in pensione a 65 anni invece che a 60 ma avendo casa con acqua corrente, elettricità ecc/ospedali/lo smartphone in tasca/tutto il resto come è oggi e non avere tutto ciò/non avere di che campare in senso letterale/rischiare di morire di fame e malattie/ecc com’era ai tempi, cambia parecchio.
Il sistema economico-finanziario occidentale è sicuramente in crisi, ma finché non “viene giù tutto”, ma proprio nel senso che la stragrande maggioranza della popolazione non ha di che vivere, non credo ci possano essere dei ritorni al passato. In Europa abbiamo visto diversi Paesi in crisi nerissima(per esempio la Grecia), ma non c’è stata la svolta autoritaria.
In sintesi, finché ci sarà il benessere attuale la gente si lamenterà ma non sarà disposta a rischiare di perdere nulla di ciò che ha.
Sono d'accordo con quanto dici.
Ma il benessere crea nuovi bisogni, che uniti alla pervasività dei social e della tv dell'odio e del dolore, radicalizzano ugulmente.
Finchè ci sarà il benessere, sarà la nostra principale tutela alle derive autoritarie.
Ma non sarà sufficiente.
 

Sam

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Però c’è una differenza abissale, almeno per il momento: ai tempi in Occidente non c’era un miliardesimo del benessere che c’è oggi. Tra avere come motivo di insoddisfazione l’andare in pensione a 65 anni invece che a 60 ma avendo casa con acqua corrente, elettricità ecc/ospedali/lo smartphone in tasca/tutto il resto come è oggi e non avere tutto ciò/non avere di che campare in senso letterale/rischiare di morire di fame e malattie/ecc com’era ai tempi, cambia parecchio.
Il sistema economico-finanziario occidentale è sicuramente in crisi, ma finché non “viene giù tutto”, ma proprio nel senso che la stragrande maggioranza della popolazione non ha di che vivere, non credo ci possano essere dei ritorni al passato. In Europa abbiamo visto diversi Paesi in crisi nerissima(per esempio la Grecia), ma non c’è stata la svolta autoritaria.
In sintesi, finché ci sarà il benessere attuale la gente si lamenterà ma non sarà disposta a rischiare di perdere nulla di ciò che ha.
Non ci saranno mai ritorni al passato, @sunburn.
Non è tecnicamente possibile.
Il sistema attuale è pensato proprio in ottica del mantenere l’ordine di Jalta.
Ed è stato fatto con strati di strutture sovranazionali, tenute in piedi dai cinque del Consiglio di Sicurezza, che nonostante la propaganda in cui fanno vedere che si odiano, sono amiconi che si sostengono l’un l’altro.
Tipo Peppone e Don Camillo, per chi se li ricorda.
 
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si ma l'impatto economico devastante sulla popolazione post WWI era la consequenza del vero problema, ben piu' grave. Ovvero la totale umiliazione del popolo tedesco. Le condizioni imposte furono durissime, tra riparazioni di guerra, perdite territoriali, caduta dell'impero tedesco. Fu devastante. Fu molto facile emergere in questo contesto. Mussolini fece qualcosa di simile facendo leva sulla "vittoria mutilata".

L'intera esperienza di Hitler, ricordiamo una persona affetta da disturbi mentali, depravato sessuale e tossicodipendente (cocaina, oppiacei, anfetamine) puo' essenzialmente essere ridotta a ultra nazionalismo "on steroids", condito da elementi mistici (l'arianesimo, la svastica simbolo orientale, l'ossessione di Himmler per il Santo Grahl..). Ricordo anche sommariamente che la concezione che avevano di noi Italiani era pessima. Ai loro occhi eravamo una razza inferiore, italiani bassi, carnagione scura, capelli crespi mediterranei. Razza inferiore da spazzare via. Il piano finale dopo la vittoria della guerra sarebbe stata la sistematica "germanizzazione" dell'europa con deportazione/eliminazione dei popoli mediterranei. Solo i popoli nordici (non slavi) erano assimilati ai tedeschi. Questo era il piano finale. Per questo motivo non riesco a capire come un vero fascista oggi in italia continui ad ammirare tutto questo. Il Nazionalsocialismo tedesco, di fatto un progetto etnonazionalista suprematista (molto simile a quello che sta facendo un certo signore in medio oriente attualmente) non ha nulla a che vedere con il fascismo italiano delle origini, di derivazione socialista. Per certi versi il fascismo come movimento, almeno alle origini, era piu' di sinistra che di destra, certamente un movimento rivoluzionario e non conservatore. Un vero fascista dovrebbe odiare Hitler, non osannarlo.
Non so quanto lo credesse sul serio o se lo usasse solo per spronare la folla la storia della razza ariana. I nazi usarono diversi testi per indottrinare il popolo al patriottismo fanatico, tra cui il de bello gallico, che ho sentito essere ritenuta una lettura sconsigliata se non bandita dalle scuole proprio per l’associazione al nazismo, quando in realtà fecero un lavoro di estrapolazione dal contesto per far passare come esaltazioni del popolo germanico delle frasi che in realtà se lette da inizio alla fine erano più sminuenti che celebranti.
 

Davidoff

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Butto lì due cose che ho letto tempo fa che non sono ancora state dette:

- La crisi economica in Germania era sicuramente dovuta a Versailles ma fu molto peggiorata dalla crisi del '29 in America, fino ad allora tutto sommato la situazione era gestibile;

- L'entrata in guerra dei tedeschi fu accelerata rispetto ai tempi previsti, addirittura di qualche anno, perché i nazisti per riarmarsi e alzare il tenore di vita della popolazione (e comprare consenso) si indebitarono in modo clamoroso e restavano loro pochi mesi prima della bancarotta. Il saccheggio dei paesi conquistati servì a ripristinare la finanze svuotate, così come la persecuzione degli ebrei, che in Germania controllavano buona parte della ricchezza.

- Altro possibile fattore fu la malattia di Hitler; il fuhrer alla fine degli anni '30 scoprì di avere un grave problema al cuore, sostanzialmente sarebbe potuto morire in qualsiasi momento, quindi si lanciò in guerra per realizzare i suoi obiettivi.

Sulla narrazione che ci viene propinata a scuola e ovunque...la storia la scrivono i vincitori, ergo è di parte.
 

Sam

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In Europa sarebbero tutti stati asserviti o finivano nei campi...

in USA forse di meno perché nel 1945 la Germania non avrebbe avuto la forza di invadere militarmente gli USA (visto che l'UK aveva invaso prima in maniera pacifica l'Islanda prime dei tedeschi, per evitare che un porto nell'atlantico fosse in mano all'asse) che avrebbero vinto cmq la guerra nel pacifico. Il GIappone stesso sapeva che non sarebbe durato contro gli USA in una guerra lunga. L'attacco a Pearl Harobor è stato un fallimento epocale, perché hanno tirato giù solo le corazzate tra le quali erano anche vecchie (Arizona, Nevada erano degli anni '10) ma le portaerei Enterprise, Lexington e York Town non c'erano, quindi non depotenziarono di fatto la flotta del pacifico. Tra l'altro non distrussero le cisterne del petrolio ne fecero danni gravi alle banchine di carenaggio. Tanto che dopo qualche giorno ripararono la Nevada con i cannoni dell'Arizona e la rimisero in servizio, così le altre corazzate e incrociatori.

In Europa è un altro discorso. Bastava rispettare il patto di non aggressione con la Russia e la Germania avrebbe avuto i numeri per battere l'UK e conquistare la Francia non occupata.

Con la resa dell'UK, gli USA si sarebbero ritirati dalla guerra in Europa e non avrebbero fatto l'invasione per la liberazione dei territori occupati dall'Asse.
Operazione Groza e Piano di Mobilitazione 41.
L’Operazione Barbarossa era una guerra preventiva, perché Stalin stava preparando l’invasione della Germania e non solo, nella più totale visione sovietica della svolta comunista mondiale.
Alla faccia di chi dice che Stalin e Lenin erano all’opposto.

Idem Pearl Harbor.
Fu un attacco preventivo necessario per la guerra che gli USA stavano facendo al Giappone bloccando ILLEGALMENTE i rifornimenti di petrolio.
 

gabri65

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Detto questo, l'ammeriga ha vinto (almeno sul fronte Pacifico) sganciando due caramelle sulla popolazione civile, un evento unico nella storia di questo consunto pianeta. Ed hanno avuto medaglie. E' agghiacciante l'ipocrisia dell'homo sapiens. Ma sicuro, dai, Hitler è stato il più grande criminale mai esistito.

E non mi si venga a dire che i giapponesi avrebbero perso lo stesso la guerra, anche Sinner ha vinto gli AO da sotto due set.

Se vinci la guerra, hai ragione e l'altro torto a prescindere, stop. Millenni di civiltà e di supercazzole etico-morali e poi si ragiona ancora con le leggi della giungla.
 
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