Hitler: discorso integrale 1933 su politica interna ed estera.

Marilson

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Hitler è salito al potere perché ironicamente una certa fetta di voti andarono ad estremisti molto peggiori di lui (in quel momento) infatti hitler non predicava uccisioni di ebrei all’epoca. Salì al potere per maggioranza relativa, era il più moderato tra gli estremisti. Ora, all’epoca i tedeschi vivevano post prima guerra un’inflazione che aumentava letteralmente ogni ora di svariati numeri percentuali, gli operai andavano via dalle fabbriche con carriole di contanti, letteralmente, e se gli andava bene si potevano permettere un tozzo di pane. Ogni giorno i cosi raddoppiavano o triplicavano rispetto al precedente per ogni bene. E un popolo affamato se ne frega altamente di idee politiche finché gli viene promesso di poter finalmente riempirsi lo stomaco, è la legge della sopravvivenza. Hitler poi voleva espatriare gli ebrei e lo fece all’inizio, il problema fu quando invase la Polonia e si ritrovò 3 milioni di ebrei. E alla fine ha guardato al portafogli, espatriare era molto costoso e quindi ha optato per l’eliminazione. Perché alla fine gira tutto intorno al denaro. Se Hitler non avesse mai iniziato la guerra sarei stato curioso di vedere come avrebbe gestito la Germania onestamente. Ma nel momento in cui ha dichiarato guerra ha superato il limite.

si ma l'impatto economico devastante sulla popolazione post WWI era la consequenza del vero problema, ben piu' grave. Ovvero la totale umiliazione del popolo tedesco. Le condizioni imposte furono durissime, tra riparazioni di guerra, perdite territoriali, caduta dell'impero tedesco. Fu devastante. Fu molto facile emergere in questo contesto. Mussolini fece qualcosa di simile facendo leva sulla "vittoria mutilata".

L'intera esperienza di Hitler, ricordiamo una persona affetta da disturbi mentali, depravato sessuale e tossicodipendente (cocaina, oppiacei, anfetamine) puo' essenzialmente essere ridotta a ultra nazionalismo "on steroids", condito da elementi mistici (l'arianesimo, la svastica simbolo orientale, l'ossessione di Himmler per il Santo Grahl..). Ricordo anche sommariamente che la concezione che avevano di noi Italiani era pessima. Ai loro occhi eravamo una razza inferiore, italiani bassi, carnagione scura, capelli crespi mediterranei. Razza inferiore da spazzare via. Il piano finale dopo la vittoria della guerra sarebbe stata la sistematica "germanizzazione" dell'europa con deportazione/eliminazione dei popoli mediterranei. Solo i popoli nordici (non slavi) erano assimilati ai tedeschi. Questo era il piano finale. Per questo motivo non riesco a capire come un vero fascista oggi in italia continui ad ammirare tutto questo. Il Nazionalsocialismo tedesco, di fatto un progetto etnonazionalista suprematista (molto simile a quello che sta facendo un certo signore in medio oriente attualmente) non ha nulla a che vedere con il fascismo italiano delle origini, di derivazione socialista. Per certi versi il fascismo come movimento, almeno alle origini, era piu' di sinistra che di destra, certamente un movimento rivoluzionario e non conservatore. Un vero fascista dovrebbe odiare Hitler, non osannarlo.
 

Ramza Beoulve

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Io non so come sia andata realmente perchè non c'ero. Uno può leggere tutto quello che vuole ma è palese, e pure fisiologico, che la storia venga scritta sempre dai vincitori.

Però in base a tutto quello che sto vedendo, alla descrizione e affossamento di quelli che sarebbero i cattivi di turno e gli Hitler postmoderni, io qualche domanda me la faccio. Almeno un piccolo dubbio me lo pongo.
Dovesse scoppiare la guerra con la russia e dovessimo mai (impossibile) vincerla, nei libri di storia si leggerebbe come casus belli questa farloccata del gps della von der culen descrivendolo come un attentato mortale fallito ai danni di una grande leader amante della pace che tutto il popolo europeo adorava...

La verità invece, cioè che è una guerrafondaia corrotta odiata da gran parte dell'opinione pubblica la sappiamo noi perché siamo qui... Ma i nostri nipoti storditi dalla propaganda a senso unico non avranno modo di verificarlo ed anche se saremo qui per raccontarlo ci vedranno come quei vecchietti un pó matti rimasti russofobi... un pó come da bambino vedevo i nonnetti che erano stati fascisti e che delle atrocità scritte sui libri dicevano che non ne sapevano nulla (mentre riportavano le carognate fatte dai rossi, spesso a guerra finita)...

Orwell, ragazzi, aveva visto lungo, ma non a distanza di 50 anni, ma di uno, due secoli... Con l'intelligenza artificiale, poi, si potrà fare credere al popolino qualunque cosa, qualunque...
 
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Ok, pazzo quanto volete (ma anche io parlo per sentito dire, perchè non ho mai avuto modo di verificare la reale pazzia), però, in riferimento alle masse che lo seguivano, vi chiedo: se voi viveste in una situazione atroce nella quale (una delle tante...) un chilo di pane veniva "barattato" con una carriola piena di marchi, cosa fareste? Non vi appigliereste a chi tenta di combattere lo status quo? Anzi, all'epoca era sicuramente così. Oggi, per ideali folli, la maggior parte della gente probabilmente si lascerebbe morire di fame e di sete.
Ma infatti è stato esattamente così.
Quel mostro era un abilissimo oratore e fu molto bravo a conquistare prima il sostegno delle elites industriali e finanziarie tedesche (tra cui, ebbene si, anche diversi ebrei...) e poi ad utilizzare le sue indubbie capacità oratorie per soffiare sul fuoco di un malcontento concreto e reale, che era prima di tutto economico (iperinflazione e drastica disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza) ma anche revanchista (chiunque abbia pensato che Versailles nella forma con cui è stato deciso fosse una buona idea, voleva chiaramente avere un secondo round risolutivo con la germania... una pace sbagliata è peggio di una guerra).
La gente disperata e scontenta è molto facile da ingannare con promesse vuote. Il grande problema della democrazia.
Che poi Hitler sia stato, insieme a Stalin e Mao, indubbiamente tra i più grandi mostri chel'umanità abbia mai prodotto beh, mi auguro davvero non ci siano dubbi...

Guardando a ciò che accadde in Germania negli anni 30, ci sono diversi paralleli (seppur con angoli piu sfumati) sia con l'ascesa del fascismo in italia, sia con l'ascesa del comunismo in Russia e Cina.
Questo, a mio modo di vedere, ci da un monito importante: quando si verifica una situazione di forte malcontento politico, sociale ed economico, l'errore più grande che si possa fare è non ascoltare le persone e non recepire le istanze di cambiamento.
Perchè quasi mai si passa improvvisamente dal politico "normale" al mostro dittatore psicopatico.
La germania, prima di arrivare a Hitler, passo diversi anni sotto Stresemann (campione del liberalismo occidentale), poi finì nel 1932 a von Papen (che potremmo definire "quello di destra radicale ma normale") e solo in seguito si arrivò ad Hitler.
Così come in Russia prima di Lenin e i Bolscevichi si passò dallo zar a Kerenskji (liberale).
In italia prima del fascismo, passammo per i governi fallimentari del redivivo Giolitti, Facta e Bonomi.

Il sistema cerca sempre in qualche modo di reagire alle istanze che arrivano dal basso.
Il problema è quando le elites al potere diventano distaccate dalla base dell'elettorato a tal punto da non riuscire a capire il senso e le motivazioni del malcontento (che è esattamente quello che successe in Italia con la vecchia politica liberale nell'immediato post WW1, e ancora piu marcatamente con la vecchia classe dirigente zarista nella Russia dopo la rivoluzione di febbraio che aveva deposto Nicola II).
E se non capisci le ragioni, non hai gli strumenti per agire e introdurre i cambiamenti che, volenti o nolenti, saranno introdotti.
La scelta dei sistemi non è se cambiare o meno.
Ma se governare un cambiamento ordinato e graduale, o lasciare che la frustrazione prenda il sopravvento e che il sistema si avviti su se stesso producendo mostri dittatoriali e cambiamenti caotici che portano sempre inevitabilmente a guerre e distruzione.

Per questo in Italia siamo MOLTO fortunati ad avere Meloni.
Perchè Meloni è la perfetta "parafulmine" che introduce piccoli cambiamenti graduali e mantiene una retorica adeguata ai tempi.
Chi odia la destra dovrebbe amare Meloni, perchè è l'ultimo argine che ci separa dall'arrivo di quelli "cattivi per davvero".

Questo infatti è il grande problema che hanno in Inghilterra, Germania e soprattutto Francia.
I sistemi si sono chiusi ermeticamente alle istanze dal basso e cercano disperatamente di perpetuare uno status quo che non è sostenibile da tempo.
Ostaggi del vecchio mondo e sordi al cambiamento.
Questo farà si che, in un lasso di tempo più o meno lungo, anche loro cambieranno.
Passeranno prima per i loro "Meloni" (che potrebbero essere Le Pen in Francia, un conservatore più tradizionalista e reazionario in germania, un Farage in inghilterra), e se falliranno anche quelli, sorgeranno cose indicibili che a quel punto davvero ci porteranno in guerra.
Anche la Russia ha vissuto una traiettoria simile nel post caduta dell'URSS, e con il fallimento di Eltsin infatti è arrivato Putin, che ha condotto il paese alla stretta autoritaria e alla coincidente, logica guerra eterna.

Se non vedete riferimenti a USA e Israele in questo post, è perchè loro sono già arrivati allo step successivo.
Trump in USA che sta smantellando lo stato di diritto e la coalizione Netanyahu con gli ultraortodossi genocidi in Israele sono l'esempio perfetto di quanto detto sopra: il sistema si è cristallizzato e un evento scatenante (Biden che deperiva nel silenzio dei media conniventi in USA, il 7 ottobre in Israele) hanno radicalizzato oltre la soglia critica le opinioni pubbliche e spalancato le porte dell'inferno.
E non a caso in Israele da allora si vive in uno stato di guerra eterna, e gli USA a breve ci finiranno (che sia esterna o interna, questo ancora non è dato sapere... ma intanto occhio ad Iran e Venezuela).
 
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Thanos Hitler aveva ragione.
 
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Dovesse scoppiare la guerra con la russia e dovessimo mai (impossibile) vincerla, nei libri di storia si leggerebbe come casus belli questa farloccata del gps della von der culen descrivendolo come un attentato mortale fallito ai danni di una grande leader amante della pace che tutto il popolo europeo adorava...

La verità invece, cioè che è una guerrafondaia corrotta odiata da gran parte dell'opinione pubblica la sappiamo noi perché siamo qui... Ma i nostri nipoti storditi dalla propaganda a senso unico non avranno modo di verificarlo ed anche se saremo qui per raccontarlo ci vedranno come quei vecchietti un pó matti rimasti russofobi... un pó come da bambino vedevo i nonnetti che erano stati fascisti e che delle atrocità scritte sui libri dicevano che non ne sapevano nulla (mentre riportavano le carognate fatte dai rossi, spesso a guerra finita)...

Orwell, ragazzi, aveva visto lungo, ma non a distanza di 50 anni, ma di uno, due secoli... Con l'intelligenza artificiale, poi, si potrà fare credere al popolino qualunque cosa, qualunque...
Per me questa dell' Europa guerrafondaia è soltanto una diceria dovuta alla paura che DAVVERO entrassimo in qualche guerra.

La realtà dice che in Europa nessuno fa guerre da decenni, e pure in Ucraina, che il tempo vola e quindi ci sembra ieri, ce ne sono state di occasioni per fare i guerrieri e anche di tempo per farlo ce n'è stato.

Io anzi vedo un' Europa totalmente dimessa dal punto di vista militare, ora c'è un sussulto, ma vedremo.

L' unica che fa sul serio mi sembra al solito la Germania

I guerrafondai sono i russi e gli americani, e basta.

Altro che Europa guerrafondaia...
 
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Il sistema cerca sempre in qualche modo di reagire alle istanze che arrivano dal basso.
Il problema è quando le elites al potere diventano distaccate dalla base dell'elettorato a tal punto da non riuscire a capire il senso e le motivazioni del malcontento
E' quello che sta accadendo oggi ad occidente...
 
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Ma infatti è stato esattamente così.
Quel mostro era un abilissimo oratore e fu molto bravo a conquistare prima il sostegno delle elites industriali e finanziarie tedesche (tra cui, ebbene si, anche diversi ebrei...) e poi ad utilizzare le sue indubbie capacità oratorie per soffiare sul fuoco di un malcontento concreto e reale, che era prima di tutto economico (iperinflazione e drastica disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza) ma anche revanchista (chiunque abbia pensato che Versailles nella forma con cui è stato deciso fosse una buona idea, voleva chiaramente avere un secondo round risolutivo con la germania... una pace sbagliata è peggio di una guerra).
La gente disperata e scontenta è molto facile da ingannare con promesse vuote. Il grande problema della democrazia.
Che poi Hitler sia stato, insieme a Stalin e Mao, indubbiamente tra i più grandi mostri chel'umanità abbia mai prodotto beh, mi auguro davvero non ci siano dubbi...

Guardando a ciò che accadde in Germania negli anni 30, ci sono diversi paralleli (seppur con angoli piu sfumati) sia con l'ascesa del fascismo in italia, sia con l'ascesa del comunismo in Russia e Cina.
Questo, a mio modo di vedere, ci da un monito importante: quando si verifica una situazione di forte malcontento politico, sociale ed economico, l'errore più grande che si possa fare è non ascoltare le persone e non recepire le istanze di cambiamento.
Perchè quasi mai si passa improvvisamente dal politico "normale" al mostro dittatore psicopatico.
La germania, prima di arrivare a Hitler, passo diversi anni sotto Stresemann (campione del liberalismo occidentale), poi finì nel 1932 a von Papen (che potremmo definire "quello di destra radicale ma normale") e solo in seguito si arrivò ad Hitler.
Così come in Russia prima di Lenin e i Bolscevichi si passò dallo zar a Kerenskji (liberale).
In italia prima del fascismo, passammo per i governi fallimentari del redivivo Giolitti, Facta e Bonomi.

Il sistema cerca sempre in qualche modo di reagire alle istanze che arrivano dal basso.
Il problema è quando le elites al potere diventano distaccate dalla base dell'elettorato a tal punto da non riuscire a capire il senso e le motivazioni del malcontento (che è esattamente quello che successe in Italia con la vecchia politica liberale nell'immediato post WW1, e ancora piu marcatamente con la vecchia classe dirigente zarista nella Russia dopo la rivoluzione di febbraio che aveva deposto Nicola II).
E se non capisci le ragioni, non hai gli strumenti per agire e introdurre i cambiamenti che, volenti o nolenti, saranno introdotti.
La scelta dei sistemi non è se cambiare o meno.
Ma se governare un cambiamento ordinato e graduale, o lasciare che la frustrazione prenda il sopravvento e che il sistema si avviti su se stesso producendo mostri dittatoriali e cambiamenti caotici che portano sempre inevitabilmente a guerre e distruzione.

Per questo in Italia siamo MOLTO fortunati ad avere Meloni.
Perchè Meloni è la perfetta "parafulmine" che introduce piccoli cambiamenti graduali e mantiene una retorica adeguata ai tempi.
Chi odia la destra dovrebbe amare Meloni, perchè è l'ultimo argine che ci separa dall'arrivo di quelli "cattivi per davvero".

Questo infatti è il grande problema che hanno in Inghilterra, Germania e soprattutto Francia.
I sistemi si sono chiusi ermeticamente alle istanze dal basso e cercano disperatamente di perpetuare uno status quo che non è sostenibile da tempo.
Ostaggi del vecchio mondo e sordi al cambiamento.
Questo farà si che, in un lasso di tempo più o meno lungo, anche loro cambieranno.
Passeranno prima per i loro "Meloni" (che potrebbero essere Le Pen in Francia, un conservatore più tradizionalista e reazionario in germania, un Farage in inghilterra), e se falliranno anche quelli, sorgeranno cose indicibili che a quel punto davvero ci porteranno in guerra.
Anche la Russia ha vissuto una traiettoria simile nel post caduta dell'URSS, e con il fallimento di Eltsin infatti è arrivato Putin, che ha condotto il paese alla stretta autoritaria e alla coincidente, logica guerra eterna.

Se non vedete riferimenti a USA e Israele in questo post, è perchè loro sono già arrivati allo step successivo.
Trump in USA che sta smantellando lo stato di diritto e la coalizione Netanyahu con gli ultraortodossi genocidi in Israele sono l'esempio perfetto di quanto detto sopra: il sistema si è cristallizzato e un evento scatenante (Biden che deperiva nel silenzio dei media conniventi in USA, il 7 ottobre in Israele) hanno radicalizzato oltre la soglia critica le opinioni pubbliche e spalancato le porte dell'inferno.
E non a caso in Israele da allora si vive in uno stato di guerra eterna, e gli USA a breve ci finiranno (che sia esterna o interna, questo ancora non è dato sapere... ma intanto occhio ad Iran e Venezuela).
Una delle analisi più lucide, dettagliate e profonde sulla natura umana e sulle dinamiche dei popoli che abbia mai letto.
Come tutti sappiamo sei il massimo esperto qui sul forum di geopolitica, e per quello che hai scritto non posso che farti (per quel che possa valere), i miei complimenti.
 
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Per me questa dell' Europa guerrafondaia è soltanto una diceria dovuta alla paura che DAVVERO entrassimo in qualche guerra.

La realtà dice che in Europa nessuno fa guerre da decenni, e pure in Ucraina, che il tempo vola e quindi ci sembra ieri, ce ne sono state di occasioni per fare i guerrieri e anche di tempo per farlo ce n'è stato.

Io anzi vedo un' Europa totalmente dimessa dal punto di vista militare, ora c'è un sussulto, ma vedremo.

L' unica che fa sul serio mi sembra al solito la Germania

I guerrafondai sono i russi e gli americani, e basta.

Altro che Europa guerrafondaia...
L'europa dipende totalmente dagli USA per la difesa. Di fatto, è pressoché inerme dal punto di vista militare. La retorica dell'Europa guerrafondaia deriva essenzialmente dalle sparate di quella cretina della Von der Leyen e dall'idea che la guerra in Ucraina sia stata aizzata dall'Occidente (che ha le sue responsabilità ma fino a un certo punto).
 
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Premesso che Hitler era ed è da considerare pazzo per quello che ha fatto, per quello che ha detto e per quello che avrebbe voluto fare. Ovviamente però, tutto va contestualizzato. La Germania l'ha seguito un po' per paura perchè comunque sempre di dittatura di parla, un po' perchè comunque era stata ridotta a uno schifo totale dopo la pace della prima guerra mondiale e quindi serviva qualcuno che la risollevasse e Hitler con i suoi metodi spesso disumani l'ha comunque fatto. Fondamentalmente la seconda guerra mondiale è nata dopo gli accordi di pace della prima guerra mondiale. Una pace troppo penalizzante per la Germania che non poteva che far scaturire una reazione da parte della stessa prima o poi. E poi come han detto altri, la storia la scrive chi vince, quindi tutto ciò che ha fatto e detto di negativo Hitler è stato ovviamente decuplicato negativamente da chi ha vinto la guerra.
Difficilmente parlando della seconda guerra mondiale, nel pensiero comune, si parla dei bombardamenti alleati, degli innumerevoli civili tedeschi uccisi, delle bombe atomiche per quello che sono state. Si parla degli stermini spietati messi in atto dai tedeschi, si parla di atti eroici liberatori degli alleati, si parla delle bombe atomiche come strumento quasi di pace.
 
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