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Gravina:"A maggionon ripartiremo ma possiamo arrivare a luglio".
Gravina, presidente della Federcalcio, al Corsera in edicola oggi 29 marzo:"Quanto torneremo a giocare? Dipende dal virus. Il nostro piano è chiaro: rispettare il valore della competizione sportiva. L’obiettivo è finire i campionati, arrivando alla definizione delle classifiche. Abbiamo capito che ripartire a maggio sarà difficile, ma possiamo spingerci sino a luglio. Stiamo cercando di adattare la situazione alla nostra realtà".
"C'è il rischio di rovinare la prossima stagione? Non vogliamo invadere la stagione che verrà perchè c'è l'Europeo. La deadline è chiudere entro maggio 2021".
"La crisi può portare ad un cambio dei formati? Ci guida una stella polare che sono le norme e non è facile modificarle. La serie A a 22 squadre nell’anno in cui bisogna chiudere prima non mi sembra una strada percorribile".
"Cosa abbiamo chiesto al Governo? Le cifre delle potenziali perdite mi sembrano fuori luogo. Siamo convinti che certe risorse dobbiamo procurarcele da soli. Stiamo studiando un piano salva calcio per il rilancio di questo importante settore produttivo del Paese".
Gravina, presidente della Federcalcio, al Corsera in edicola oggi 29 marzo:"Quanto torneremo a giocare? Dipende dal virus. Il nostro piano è chiaro: rispettare il valore della competizione sportiva. L’obiettivo è finire i campionati, arrivando alla definizione delle classifiche. Abbiamo capito che ripartire a maggio sarà difficile, ma possiamo spingerci sino a luglio. Stiamo cercando di adattare la situazione alla nostra realtà".
"C'è il rischio di rovinare la prossima stagione? Non vogliamo invadere la stagione che verrà perchè c'è l'Europeo. La deadline è chiudere entro maggio 2021".
"La crisi può portare ad un cambio dei formati? Ci guida una stella polare che sono le norme e non è facile modificarle. La serie A a 22 squadre nell’anno in cui bisogna chiudere prima non mi sembra una strada percorribile".
"Cosa abbiamo chiesto al Governo? Le cifre delle potenziali perdite mi sembrano fuori luogo. Siamo convinti che certe risorse dobbiamo procurarcele da soli. Stiamo studiando un piano salva calcio per il rilancio di questo importante settore produttivo del Paese".