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Secondo me sbagli bersaglio perché alla fine invochi leggi più severe, quando il vero problema è il mancato controllo e l'effettiva applicazione di quelle già in vigore.Sono ovviamente d’accordo a controllare minuziosamente ogni utilizzo di denaro pubblico.
Ma prendo spunto per una riflessione di carattere generale. Tutti gli interventi annunciati su questo tema hanno, in sostanza, come conseguenza principale un aumento esponenziale della burocrazia. È un meccanismo che in questo Paese vale per qualunque cosa, qualunque ambito produttivo/industriale/ecc e che paralizza molto spesso le attività. Io mi sono sempre chiesto: ma se invece di rendere la vita impossibile alla gente perbene con miliardi di scartoffie facessero delle norme penali PESANTI per chi sgarra e le accompagnassero con adeguati controlli in modo che “chi sbaglia paga”, ma paga davvero e pesantemente? Tanto se questo secondo aspetto manca cosa succederà nel caso dei finanziamenti ai film? Succederà che il poveraccio che si dimentica di indicare il titolo del film nella fattura magari perderà i finanziamenti, mentre il tizio delinquente continuerà a rubare soldi pubblici sapendo che le probabilità di essere beccato sono estremamente basse e che, se pure lo beccano, se la cava con una pacca sulla spalla.
Ripeto, prendo solo spunto dal discorso finanziamento al cinema, ma è una dinamica molto diffusa all’interno di questo Paese in qualunque ambito.
Poi la semplificazione normativa ci sta.
E giustamente consideri questo dei finanziamenti a pioggia a progetti culturali solo un esempio della gestione dei soldi pubblici in generale.
Ci sono persone che lo fanno di professione.
E leggi severe ma non fatte rispettare non sono un deterrente per i professionisti.
Anzi, leggi sempre più intricate e sovrapposte, danno ancora maggior potere agli azzeccagarbugli.
In un altro paese ciò che scrivi avrebbe senso.
In Italia no.