Ciora
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Per quanto mi riguarda non è un difetto, lo trovo l'unico punto a favore di Salvini, fermo restando che ha fatto/proseguito un lavoro a metà. Gli sbarchi non li puoi azzerare (a meno che spari ai gommoni che arrivano) pertanto va trovata una soluzione soddisfacente con l'Europa che superi il famoso accordo di Dublino, e su questo non sono stati fatti passi avanti. Secondo punto sono i rimpatri, anche qua zero passi avanti.
Tutto questo è nato dalla gestione, o meglio, dalla non-gestione della sinistra sui migranti, poi un pò raddrizzata con le politiche di Minniti ma il danno ormai era stato fatto e Salvini ci ha costruito gran parte del suo successo.
Alla tua domanda iniziale mi sentirei di dire che Salvini ha "marciato" troppo su questa cosa, l'ha portata un pò all'esasperazione, facendo in modo che un elettore non di lega ad un certo punto si chiedesse: Si ok gli immigrati, ma il resto?
Mentre ci si accapiglia per barchette di cento persone, presto un quarto della popolazione mondiale rimarrà senza acqua, tra una ventina di anni l'artico potrebbe restare senza ghiacci, parti del pianeta densamente popolate saranno invivibili a causa del caldo e il cambiamento climatico destabilizzerà la geopolitica nel breve termine portando milioni di persone a spostarsi; però si sta qui a difendere i guardiani di tale sistema, i Santi imprenditori che fanno beneficenza. Gli amici dei fasci brasiliani che mettono a fuoco la foresta amazzonica per renderla campo fertile per lo "sviluppo" (attività agricole, allevamenti intensivi), gente senza scrupoli la cui agenda politica nella maggior parte dei casi nemmeno sfiora questi problemi a conferma che «così finisce il mondo / non in un baccano ma in un piagnisteo».