Chi è tossicodipendente DEVE andare in comunità di recupero. Non è che lo lasci andare a se stesso facendogli continuare a bucare...Queste idee sulle stanze dove si può drogarsi sono inquietanti.
Non puoi obbligare una persona a disintossicarsi. Non solo per una questione di impostazione liberale dello Stato, ma anche perché senza la volontà della persona i programmi di recupero hanno zero possibilità di avere successo.
La somministrazione controllata ha come obiettivi quelli di ridurre i rischi connessi all’utilizzo di siringhe non sterili e di sostanze tagliate con roba tossica-cancerogena, ridurre la gente che si droga nelle strade/nei parchi/nei palazzi abbandonati/ecc e ridurre i fenomeni di criminalità connessi al consumo di stupefacenti(furti e rapine per procurarsi le sostanze, spaccio ecc).
Poi comunque se si fanno le cose in modo sensato, deve essere prevista la presenza all’interno di quelle strutture di personale che offra un supporto psicologico.
Reputo quasi certo che sarà un flop epocale perché si tratta di un’iniziativa per la quale questo Paese non è pronto da nessun punto di vista.
Ma chissà, magari per una volta si riesce a fare una cosa…
Piano piano si sta legalizzando l'idea della morte. Prima i partiti sull'eutanasia dove promuovono in maniera stucchevole la morte, ora queste cose. Degrado, niente più.
Nessuno ha mai promosso la morte. Si chiede solo che, in determinate situazioni, ognuno possa essere libero di morire serenamente, se reputa quella la miglior soluzione per se stesso. È proprio il minimo indispensabile per qualunque Stato che voglia definirsi civile(e laico).