Mia moglie è siciliana, ogni anno da un po' di tempo scendo. Le problematiche principali in parte le conosco e saprai meglio di me che l'inizio sarebbe stato innanzitutto sistemare la rete ferroviaria già esistente, specialmente nella tratta Palermo-Messina. Dopodichè dotare tutta l'isola di trasporti efficienti. Dare pure una bella ripulita dai quintali di rifiuti a bordo strada non sarebbe male... A me pare una mossa che fa assai di più il bene di chi costruisce piuttosto che quello di chi ci vive. Capisco che dal tuo punto di vista e di chi scende ogni anno per tornare a casa il ponte possa essere un vantaggio, ma a me pare evidente come le stesse risorse un altro paese le utilizzerebbe diversamente. Mi pare il voler mettere una ciliegina su una torta che non c'è, onestamente
Chi vive in Sicilia chiaramente lo sa cosa serve, per migliorare realmente la vita. Credo che ad aver bisogno del ponte siano ben zero persone. Non ho mai sentito un siciliano sognare il ponte "così da risolvere...", "così potrei fare...".
E certo, perché non cambierebbe nulla.
A quello che hai detto tu, ovvero rete ferroviaria, trasporti e rifiuti, aggiungo la rete stradale:
ad esempio da anni per fare la Palermo-Agrigento ci si impiega tantissimo tempo in più del necessario, dato che presenta numerose deviazioni e altrettanti semafori (di quelli che il rosso dura vari minuti); chi per lavoro (come i camionisti) è costretto a fare questa strada in continuazione sì che ha un disagio concreto. Chiedere a questa gente se volessero una strada nuova e completa che colleghi Palermo e Agrigento in tempi non biblici.
Ma di una stradina nuova tra due città siciliane al telegiornale non se ne parlerebbe neanche dopo l'aggiornamento sulla vita sentimentale di Ilary Blasi. Con il ponte sullo stretto invece Matteo Salvini entra nei libri di storia e di lui si parlerà anche fra 150 anni.