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Per fare il progetto ci vuole:
-organizzazione
-investimenti
-unità d'intenti
-zoccolo duro di cinque/sei giocatori
-visione a lungo termine
Tutte cose che ci mancano. Inoltre il progetto attuale con Gazidis è il player trading. Col player trading sistemi i conti, ma di progetti non se ne parla. A dir tanto diventi come la Roma, ma a noi gli scimmiottamenti per imitare gli altri non ci hanno mai portato bene. Abbiamo vissuto il guardiolismo, il contismo, il marottaparaticismo, e ora potremmo addentrarci nel romismo.
Il Milan per essere competitivo deve fare il Milan. Non la Roma o la Juventus dei poveri.
Bel commento. Mi piacciono questi contributi che allargano il confine della discussione dalle solite ristrette diatribe.
I timori su Elliott li abbiamo ancora. Per ora non hanno buttato giù la maschera e mostrato tutte le proprie intenzioni.
Personalmente penso che se hanno preso il Milan con l'idea di guadagnarci davvero non si scappi da fare un progetto serio e globale, con investimenti pesanti in giocatori e infrastrutture, sicuramente una squadra fortissima e competitiva a livello Europeo.
Altrimenti non riprenderanno granché di quello che hanno investito. Ci siamo già passati dalla cessione del Milan e così com'è oggi non interessa a nessun investitore, su questo penso che non ci piova.
Il modello del player trading è uno strumento temporaneo, se Elliott intende rivendere e guadagnarci davvero non è quella la strada, devono giocoforza aumentare il valore reale del club riportandolo stabilmente ai vertici (ciò non esclude naturalmente singole cessioni anche pesanti per autofinanziarsi).
Penso che questo sia il vero tema interessante da discutere e chiarire, altro che il povero cristo che di volta in volta metteremo in panchina per allenare quei quattro scappati di casa che abbiamo oggi in rosa...